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Descrizione

Comune di montagna di origine medievale, sorretto dalle tradizionali attività rurali e dal turismo. La comunità dei petrellani, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, risiede nel capoluogo comunale, in alcune altre località (Borgo San Pietro, Capradosso, Fiumata, Offeio e San Martino), in svariati aggregati urbani minori e in numerose case sparse. L’abitato, aggrappato a uno sperone montuoso, presenta un pittoresco aspetto medievale ed è coronato dai ruderi grigi della torre del castello. Il territorio comunale, dal profilo geometrico assai vario, è occupato da una serie di rilievi montuosi e collinari che si staccano dalla mole imponente del monte Nuria; castagneti e faggete ammantano le pendici di questo solitario massiccio calcareo, ancora poco noto al turismo di massa, mentre più in basso si addensano gli insediamenti umani e i seminativi.

Storia

Menzionata nel Catalogus Baronum, fece parte dal XII secolo dei feudi dei conti Mareri. Nel XVI secolo fu venduta da Costanza Maria Mareri all’imperatore Carlo V, che l’assegnò al fedele Marzio Colonna. Alla morte dell’ultimo discendente dei Colonna passò ai Barberini e infine fu inglobata nel regno di Napoli. È celebre per essere stata teatro della tragica vicenda di Beatrice Cenci, che nel 1511, con il consenso dei fratelli e della matrigna, organizzò l’uccisione del padre, il conte Francesco, e fu poi condannata alla decapitazione. La prima parte del toponimo, che è stato semplicemente Petrella fino al 1863, corrisponde a un appellativo geografico che designa una ‘pietraia’, dal latino PETRA, ‘pietra’. Il patrimonio storico-architettonico annovera interessanti palazzi (palazzo Maoli, il palazzetto baronale) e pregevoli edifici religiosi, come la collegiata della Santissima Annunziata, del XII secolo ma successivamente rimaneggiata, e la chiesa di Sant’Andrea, uno degli esempi più puri di manierismo di tutta la provincia; splendidi affreschi del XVI secolo sono conservati nel monastero delle clarisse di Santa Filippa Mareri, fondato nel 1231, mentre una vela campanaria seicentesca impreziosisce il santuario di Santa Maria Apparì, costruito nel 1562. Il territorio comunale ospita anche interessanti resti archeologici di epoca romana.

Economia

Il turismo va assumendo sempre maggior rilievo nell’ambito dell’economia petrellana, che trova ancora sostegno nelle tradizionali attività rurali, basate sulla zootecnia e sulla produzione di cereali, patate, leguminose, uva e castagne; poco rilevanti, invece, sono l’industria e il commercio; tra i servizi si registra comunque la presenza del credito. Il comune, sede della Comunità montana e di una stazione dei carabinieri, possiede le scuole dell’obbligo, una scuola magistrale e due biblioteche comunali; nel monastero di Santa Filippa Mareri si trovano inoltre un’altra biblioteca, specializzata in teologia, agiografia e liturgia, e un interessante museo, che raccoglie testimonianze relative alle attività svolte nel convento nel periodo compreso tra il Duecento e l’Ottocento: vi sono esposti vesti e arredi liturgici, pergamene medievali, oggetti di uso domestico, ricettari e strumenti farmaceutici. Le strutture sanitarie presenti annoverano la sede del distretto e assicurano l’assistenza farmaceutica; quelle ricettive contano diversi esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno.

Relazioni

La presenza del lago del Salto e il suggestivo scenario montano che lo incornicia la rendono un’apprezzata meta turistica; è assai forte anche il richiamo religioso esercitato dal santuario di Santa Maria Apparì, luogo di culto mariano. A Santa Maria Apparì è dedicata inoltre la festa che si svolge l’ultima domenica di maggio: la sera della vigilia una suggestiva processione si dirige alla luce delle fiaccole verso il santuario omonimo, detto anche della Cerasa; il giorno dopo ha luogo la sagra delle ciliegie e delle spumette, delicatissimi dolci a base di chiare d’uovo montate a neve, zucchero, mandorle, nocciole e noci. L’8 dicembre, in occasione della festa dell’Immacolata, i petrellani sono soliti recarsi in località Casali Pietrangeli, dove, secondo le usanze, una famiglia ogni anno diversa offre a tutti un piatto di fagioli e granturco. Agli amanti della buona tavola sono riservate le molte specialità della cucina locale, come le fettuccine al mattarello, i ravioli con ricotta, le trote alla griglia e il formaggio pecorino. La tendenza migratoria è centrifuga. La festa del Patrono San Rocco si celebra il 16 agosto; i festeggiamenti popolari comprendono, tra l’altro, il ballo della “pantasima”, un fantoccio di cartapesta rivestito di girandole e petardi, cui viene dato fuoco in piazza.

Località

Bacino del Salto, Borgo San Pietro, Campo di Trevi, Capradosso, Castel Mareri, Cerreta, Colle della Sponga, Collerosso, Diga Salto, Fiumata, Mareri, Monte Nurietta, Offeio, Oiano, Piagge, San Martino, Staffoli, Teglieto, Valle Incoronata

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Petrella Salto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 1.197
  • Lat 42° 17' 40,5'' 42.29445833
  • Long 13° 4' 5,58'' 13.06821667
  • CAP 02025
  • Prefisso 0746
  • Codice ISTAT 057050
  • Codice Catasto G513
  • Altitudine slm 786 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2652
  • Superficie 102.16 Km2
  • Densità 11,72 ab/Km2
  • Sismicità Zona 2A
  • Alba 04:34
  • Tramonto 19:39
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE CULTURALE UMANITARIA LOKOMOTIVAVIA MARZIA N 3
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