Descrizione

Centro montano di antichissime origini, la cui immagine è inscindibile dalla torre pentagonale formata da enormi blocchi di pietra; vivace polo commerciale, è sempre meno legata alle proprie radici rurali e sempre più impegnata nello svecchiamento della sua economia. La comunità dei pescinesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è concentrata soprattutto nell'abitato di Venere e nel capoluogo comunale; a causa dei disastrosi effetti dell'ultimo terremoto la parte alta di quest'ultimo è stata gradualmente abbandonata ed è iniziata una progressiva espansione a ridosso della statale Marsicana. Il profilo geometrico del territorio comunale è leggermente movimentato dalla catena, incisa dalla grotta di Tronci, che delimita a sud-est l'alveo del Fucino. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato" e presenta in basso un albero di quercia, in alto due trote legate bocca a bocca da una lenza.

Centro montano di antichissime origini, la cui immagine è inscindibile dalla torre pentagonale formata da enormi blocchi di pietra; vivace polo commerciale, è sempre meno legata alle proprie radici rurali e sempre più impegnata nello svecchiamento della sua economia. La comunità dei pescinesi, che presenta un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, è concentrata soprattutto nell'abitato di Venere e nel capoluogo comunale; a causa dei disastrosi effetti dell'ultimo terremoto la parte alta di quest'ultimo è stata gradualmente abbandonata ed è iniziata una progressiva espansione a ridosso della statale Marsicana. Il profilo geometrico del territorio comunale è leggermente movimentato dalla catena, incisa dalla grotta di Tronci, che delimita a sud-est l'alveo del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FUCINO'>Fucino</a>. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è "troncato" e presenta in basso un albero di quercia, in alto due trote legate bocca a bocca da una lenza.

Storia

Il territorio comunale ospitò un insediamento marso, ARX ANTIQUA, di cui MARRUVIUM (San Benedetto dei Marsi) raccolse l'eredità quando venne distrutta. La presenza dell'uomo non è puntualmente documentabile fino al XII secolo, allorché nelle fonti scritte fa la sua prima comparsa l'attuale denominazione dell'abitato, che con tutta probabilità equivale a 'luogo in cui si pesca'. A quell'altezza cronologica il borgo, con funzioni di difesa e di controllo di importanti vie di comunicazione, era soggetto alla contea dei Marsi, a cui fu strappato da Carlo d'Angiò nel XIII secolo. Divenuto sede vescovile nel 1580, rimase costantemente nell'orbita della contea di Celano, conservando comunque una discreta autonomia. Il centro storico è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1915 e dai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale. Sopravvivono tuttavia: i resti del castello e, accanto ad esso, avanzi di mura megalitiche; un'architettura civile con caratteri medievali e rinascimentali; la chiesa cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie splendidamente affrescata e quella di S. Francesco, con facciata romanica e artistico portale del XIII secolo.

Il territorio comunale ospitò un insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=MARSO'>marso</a>, ARX ANTIQUA, di cui MARRUVIUM (San Benedetto dei Marsi) raccolse l'eredità quando venne distrutta. La presenza dell'uomo non è puntualmente documentabile fino al XII secolo, allorché nelle fonti scritte fa la sua prima comparsa l'attuale denominazione dell'abitato, che con tutta probabilità equivale a 'luogo in cui si pesca'. A quell'altezza cronologica il borgo, con funzioni di difesa e di controllo di importanti vie di comunicazione, era soggetto alla contea dei Marsi, a cui fu strappato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARLODANGIA�'>Carlo d'Angiò</a> nel XIII secolo. Divenuto sede vescovile nel 1580, rimase costantemente nell'orbita della contea di Celano, conservando comunque una discreta autonomia. Il centro storico è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1915 e dai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale. Sopravvivono tuttavia: i resti del castello e, accanto ad esso, avanzi di mura megalitiche; un'architettura civile con caratteri medievali e rinascimentali; la chiesa cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie splendidamente affrescata e quella di S. Francesco, con facciata romanica e artistico portale del XIII secolo.

Economia

La fierezza di questa comunità, gelosa delle proprie tradizioni, si coniuga felicemente con un buon grado di intraprendenza. Queste qualità hanno dato frutto nell'ambito delle attività economiche: ai nostri giorni l'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, patate, barbabietole e frutta, ha perso il ruolo trainante che le competeva in passato, mentre interessanti prospettive di sviluppo e di occupazione sono legate alle opere di urbanizzazione che preludono all'insediamento di una zona artigianale e della piccola industria lungo la statale Marsicana. A ciò si aggiunga che l'apparato commerciale è florido, che la gamma dei servizi, inclusi quelli creditizi e assicurativi, è nutrita e qualificata e che il turismo storico-culturale rappresenterà in un prossimo futuro un ulteriore strumento di promozione sociale ed economica del comune. È sede della Comunità montana; possiede scuole materne, elementari e medie, un centro di formazione professionale ed un centro studi intitolato ad Giulio Ignazio Silone -qui ci si accinge a ricreare, in una delle sale disponibili, l'archivio privato dello scrittore, di cui la sua vedova ha fatto dono alla collettività-; vanta un teatro e una preziosa esposizione permanente di documenti e oggetti d'arte allestita nella casa-museo di Giulio Raimondo Mazzarino; dispone di svariati alberghi e ristoranti; usufruisce di alcune palestre, di un campo da tennis e di uno di calcio, a disposizione della squadra locale (Pescina Associazione Sportiva) che milita nei campionati minori; è sede di un presidio ospedaliero, di un consultorio familiare e di un centro di riabilitazione convenzionato.

La fierezza di questa comunità, gelosa delle proprie tradizioni, si coniuga felicemente con un buon grado di intraprendenza. Queste qualità hanno dato frutto nell'ambito delle attività economiche: ai nostri giorni l'agricoltura, rivolta alla produzione di cereali, patate, barbabietole e frutta, ha perso il ruolo trainante che le competeva in passato, mentre interessanti prospettive di sviluppo e di occupazione sono legate alle opere di urbanizzazione che preludono all'insediamento di una zona artigianale e della piccola industria lungo la statale Marsicana. A ciò si aggiunga che l'apparato commerciale è florido, che la gamma dei servizi, inclusi quelli creditizi e assicurativi, è nutrita e qualificata e che il turismo storico-culturale rappresenterà in un prossimo futuro un ulteriore strumento di promozione sociale ed economica del comune. È sede della Comunità montana; possiede scuole materne, elementari e medie, un centro di formazione professionale ed un centro studi intitolato ad Giulio <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=IGNAZIOSILONE'>Ignazio Silone</a> -qui ci si accinge a ricreare, in una delle sale disponibili, l'archivio privato dello scrittore, di cui la sua vedova ha fatto dono alla collettività-; vanta un teatro e una preziosa esposizione permanente di documenti e oggetti d'arte allestita nella casa-museo di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIULIORAIMONDOMAZZARINO'>Giulio Raimondo Mazzarino</a>; dispone di svariati alberghi e ristoranti; usufruisce di alcune palestre, di un campo da tennis e di uno di calcio, a disposizione della squadra locale (Pescina Associazione Sportiva) che milita nei campionati minori; è sede di un presidio ospedaliero, di un consultorio familiare e di un centro di riabilitazione convenzionato.

Relazioni

La sua felice posizione è garanzia di un piacevole soggiorno a contatto con la natura, che, a pochi passi dall'abitato, schiude al visitatore i suoi numerosi tesori. Una delle gustosissime specialità gastronomiche locali, la polenta con salsiccia, è protagonista in agosto di una sagra gastronomica. La festa del Patrono S. Berardo si celebra il 2 maggio. Ha dato i natali allo scrittore Ignazio Silone (19001978), a cui è intitolato un prestigioso premio letterario internazionale, e al cardinale Giulio Raimondo Mazzarino (1602-1661), maestro insuperato dell'arte di governare e della diplomazia.

La sua felice posizione è garanzia di un piacevole soggiorno a contatto con la natura, che, a pochi passi dall'abitato, schiude al visitatore i suoi numerosi tesori. Una delle gustosissime specialità gastronomiche locali, la polenta con salsiccia, è protagonista in agosto di una sagra gastronomica. La festa del Patrono S. Berardo si celebra il 2 maggio. Ha dato i natali allo scrittore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=IGNAZIOSILONE'>Ignazio Silone</a> (19001978), a cui è intitolato un prestigioso premio letterario internazionale, e al cardinale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIULIORAIMONDOMAZZARINO'>Giulio Raimondo Mazzarino</a> (1602-1661), maestro insuperato dell'arte di governare e della diplomazia.

Località

Cardito, Forchetta, Fucino, Venere

Cardito, Forchetta, Fucino, Venere

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pescina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.