Descrizione

Comune montano risalente al Medioevo, i cui artigiani sono provetti intagliatori del legno e fantasiosi ideatori di souvenir; la sua vocazione turistica ha risollevato le sorti dell'economia locale. La comunità dei pescasserolesi, che presenta un alto indice di vecchiaia, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, che la cospicua domanda di abitazioni per le vacanze ha fatto crescere sensibilmente -per lo stesso motivo si è sviluppato anche il nucleo turistico-residenziale di Valle Chiara-. Il territorio comunale, che si estende in un'impervia zona montana, deve il suo profilo aspro alle vette serrate su entrambi i versanti dell'alta valle del Sangro; l'abitato è attraversato dal fiume e sorge all'estremità settentrionale di una conca che occhieggia sotto il tappeto uniforme dei pini e dei faggi; la natura rigogliosa si specchia nel laghetto di Vico all'indomani del disgelo e fra canneti ed alberi secolari riposa il lago artificiale della Montagna Spaccata. Nello stemma comunale campeggia l'immagine di S. Paolo. Il Santo ha il braccio destro sollevato; con il braccio sinistro, invece, sostiene un libro e impugna una spada.

Comune montano risalente al Medioevo, i cui artigiani sono provetti intagliatori del legno e fantasiosi ideatori di souvenir; la sua vocazione turistica ha risollevato le sorti dell'economia locale. La comunità dei pescasserolesi, che presenta un alto indice di vecchiaia, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, che la cospicua domanda di abitazioni per le vacanze ha fatto crescere sensibilmente -per lo stesso motivo si è sviluppato anche il nucleo turistico-residenziale di Valle Chiara-. Il territorio comunale, che si estende in un'impervia zona montana, deve il suo profilo aspro alle vette serrate su entrambi i versanti dell'alta valle del Sangro; l'abitato è attraversato dal fiume e sorge all'estremità settentrionale di una conca che occhieggia sotto il tappeto uniforme dei pini e dei faggi; la natura rigogliosa si specchia nel laghetto di Vico all'indomani del disgelo e fra canneti ed alberi secolari riposa il lago artificiale della Montagna Spaccata. Nello stemma comunale campeggia l'immagine di S. Paolo. Il Santo ha il braccio destro sollevato; con il braccio sinistro, invece, sostiene un libro e impugna una spada.

Storia

La prima menzione ufficiale del toponimo, che deriva dalla giustapposizione di due elementi -PESCULUM 'sasso, altura' e SERULA 'sbarra per chiudere la porta'- risale al XII secolo ma sono numerose le prove dell'esistenza di un insediamento molto più antico. Il borgo medievale, appartenuto ai Di Sangro, ai D'Aquino e ai D'Avalos, fu oggetto di varie compravendite. La violenza dei terremoti del 1579, del 1915 e infine del 1984 ha danneggiato ma non distrutto il centro storico, che si fregia di alcune abitazioni di epoca rinascimentale, di palazzo Sipari, con l'annessa cappella dell'Addolorata, e della chiesa romanica intitolata ai Santi Pietro e Paolo, più volte rimaneggiata. Seguendo un sentiero, fuori dell'abitato, si può raggiungere Castel Mancino, costruito sulla sommità di uno sperone.

La prima menzione ufficiale del toponimo, che deriva dalla giustapposizione di due elementi -PESCULUM 'sasso, altura' e SERULA 'sbarra per chiudere la porta'- risale al XII secolo ma sono numerose le prove dell'esistenza di un insediamento molto più antico. Il borgo medievale, appartenuto ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a> e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>, fu oggetto di varie compravendite. La violenza dei terremoti del 1579, del 1915 e infine del 1984 ha danneggiato ma non distrutto il centro storico, che si fregia di alcune abitazioni di epoca rinascimentale, di palazzo Sipari, con l'annessa cappella dell'Addolorata, e della chiesa romanica intitolata ai Santi Pietro e Paolo, più volte rimaneggiata. Seguendo un sentiero, fuori dell'abitato, si può raggiungere Castel Mancino, costruito sulla sommità di uno sperone.

Economia

La ventata di novità e di progresso che alimentacostantemente l'economia locale tende non a cancellare ma a ravvivare le tradizioni locali. Alla penuria di aree coltivabili si è ovviato sfruttando il territorio a scopo turistico; relegate in un ruolo subalterno le attività rurali, si sono incentivate le iniziative imprenditoriali nel settore delle manifatture, delle costruzioni, del commercio e dei servizi. Il dinamismo economico e l'accresciuto tenore di vita si sono tradotti in una rapida crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune è sprovvisto di importanti sedi burocratico-amministrative ma possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale, un museo naturalistico ed etnografico, uno zoo, un giardino e un centro di studi ecologici appenninici; dotato di due farmacie, usufruisce di un laboratorio analisi e di un centro di riabilitazione convenzionato; dispone di un apparato ricettivo, ricreativo e sportivo ricco e diversificato: accanto ai numerosi alberghi sorgono residence, campeggi, rifugi montani attrezzati, locali notturni, piscine, maneggi, campi di calcio e di pallacanestro, cabinovie e sciovie di supporto a piste sciistiche.

La ventata di novità e di progresso che alimentacostantemente l'economia locale tende non a cancellare ma a ravvivare le tradizioni locali. Alla penuria di aree coltivabili si è ovviato sfruttando il territorio a scopo turistico; relegate in un ruolo subalterno le attività rurali, si sono incentivate le iniziative imprenditoriali nel settore delle manifatture, delle costruzioni, del commercio e dei servizi. Il dinamismo economico e l'accresciuto tenore di vita si sono tradotti in una rapida crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune è sprovvisto di importanti sedi burocratico-amministrative ma possiede scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una biblioteca comunale, un museo naturalistico ed etnografico, uno zoo, un giardino e un centro di studi ecologici appenninici; dotato di due farmacie, usufruisce di un laboratorio analisi e di un centro di riabilitazione convenzionato; dispone di un apparato ricettivo, ricreativo e sportivo ricco e diversificato: accanto ai numerosi alberghi sorgono residence, campeggi, rifugi montani attrezzati, locali notturni, piscine, maneggi, campi di calcio e di pallacanestro, cabinovie e sciovie di supporto a piste sciistiche.

Relazioni

Il soggiorno estivo e invernale in questi luoghi offre numerose alternative di svago: rilassanti passeggiate fra la flora e la fauna del Parco nazionale d'Abruzzo, che ospita numerosi esemplari di lupo appenninico; pesca di gamberi e trote nel lago della Montagna Spaccata; discese inebrianti sul manto nevoso dei piani d'Angro e dei monti Ceraso e Vitelle; manifestazioni folcloristiche di grande fascino, fra cui spicca il rito natalizio dell'incendio della "tomba" -colossale castello di legna eretto sul sagrato della parrocchiale la notte del 24 dicembre-. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. Ha dato i natali al filosofo, storico e critico letterario Benedetto Croce (1866-1952).

Il soggiorno estivo e invernale in questi luoghi offre numerose alternative di svago: rilassanti passeggiate fra la flora e la fauna del Parco nazionale d'Abruzzo, che ospita numerosi esemplari di lupo appenninico; pesca di gamberi e trote nel lago della Montagna Spaccata; discese inebrianti sul manto nevoso dei piani d'Angro e dei monti Ceraso e Vitelle; manifestazioni folcloristiche di grande fascino, fra cui spicca il rito natalizio dell'incendio della "tomba" -colossale castello di legna eretto sul sagrato della parrocchiale la notte del 24 dicembre-. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno. Ha dato i natali al filosofo, storico e critico letterario <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=BENEDETTOCROCE'>Benedetto Croce</a> (1866-1952).

Località

Coppo del Lepre, Coppo Polinella-Capanna Blasutti, Grotta dei Ladri, Monte Palombo, Schiena Cavallo-Monte Tronchillo, Valle Chiara

Coppo del Lepre, Coppo Polinella-Capanna Blasutti, Grotta dei Ladri, Monte Palombo, Schiena Cavallo-Monte Tronchillo, Valle Chiara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pescasseroli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.