Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I perreresi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Baissa, Chiabrano, Chiotti Superiori, San Martino Trossieri, in numerosissimi nuclei urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Cialancia (montagna disabitata), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.855 metri di quota. L’abitato, che mostra segni di espansione edilizia, sorge nel punto in cui la valle si rinserra tra le ripide pendici boscose della punta Midi a nord e Bric Gavalupo a sud. Esso si compone di due nuclei: uno vecchio, un tempo fortificato, attraversato da una strada stretta e ripida, e uno nuovo che si estende lungo la strada che risale il fondovalle.

Comune di montagna, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I perreresi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Baissa, Chiabrano, Chiotti Superiori, San Martino Trossieri, in numerosissimi nuclei urbani minori, nonché in case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Cialancia (montagna disabitata), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.855 metri di quota. L’abitato, che mostra segni di espansione edilizia, sorge nel punto in cui la valle si rinserra tra le ripide pendici boscose della punta Midi a nord e Bric Gavalupo a sud. Esso si compone di due nuclei: uno vecchio, un tempo fortificato, attraversato da una strada stretta e ripida, e uno nuovo che si estende lungo la strada che risale il fondovalle.

Storia

Il toponimo, in base agli studi effettuati sull’ etimologia, risulta derivare dal sostantivo “Pererium”, che a sua volta trae origine dal termine del tardo latino PETRARIUM, con valore semantico di ‘pietraia, luogo sassoso’. Tra le attestazioni documentate più remote, figura la locuzione “In platea Perrerii”, risalente all’anno 1252. Le notizie storiche sono scarse; gli eventi più importanti si sono svolti tra il XVI e il XVII secolo, quando scoppiarono sanguinose lotte religiose tra i cristiani e i valdesi. Dal 1704 al 1708 fu la capitale della Serenissima Repubblica della Val San Martino. Vi esercitarono la loro giurisdizione i fratelli Bonifacio e Carlo Trucchetti, i signori Vibò di Prales, i conti Buffa di Cavour. Durante il secondo conflitto mondiale molti partigiani si riunirono qui per organizzare la Resistenza. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Elementi di maggior pregio sono rappresentati da edifici religiosi: la parrocchiale di Santa Maria Maddalena, risalente al XVII secolo; la chiesa di San Martino del 1734 e un tempio valdese edificato nel 1866.

Il toponimo, in base agli studi effettuati sull’ etimologia, risulta derivare dal sostantivo “Pererium”, che a sua volta trae origine dal termine del tardo latino PETRARIUM, con valore semantico di ‘pietraia, luogo sassoso’. Tra le attestazioni documentate più remote, figura la locuzione “In platea Perrerii”, risalente all’anno 1252. Le notizie storiche sono scarse; gli eventi più importanti si sono svolti tra il XVI e il XVII secolo, quando scoppiarono sanguinose lotte religiose tra i cristiani e i valdesi. Dal 1704 al 1708 fu la capitale della Serenissima Repubblica della Val San Martino. Vi esercitarono la loro giurisdizione i fratelli Bonifacio e Carlo Trucchetti, i signori Vibò di Prales, i conti Buffa di Cavour. Durante il secondo conflitto mondiale molti partigiani si riunirono qui per organizzare la Resistenza. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Elementi di maggior pregio sono rappresentati da edifici religiosi: la parrocchiale di Santa Maria Maddalena, risalente al XVII secolo; la chiesa di San Martino del 1734 e un tempio valdese edificato nel 1866.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipale e postali, è sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario si basa unicamente sulla produzione di cereali e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, della lavorazione del legno e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipale e postali, è sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario si basa unicamente sulla produzione di cereali e sull’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni che operano nei comparti: alimentare, delle confezioni, della lavorazione del legno e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, caratterizzato dalla vicinanza al Parco naturale Orsiera-Rocciavré e dal Parco naturale Val Troncea, è meta prediletta degli amanti della natura, soprattutto durante la bella stagione. Offre a quanti vi si rechino, inoltre, la possibilità di raggiungere facilmente alcune vicine famose località sciistiche e di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare in cui ancora si conserva la lingua occitana. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, caratterizzato dalla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEORSIERAROCCIAVRE'>Parco naturale Orsiera-Rocciavré</a> e dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PARCONATURALEVALTRONCEA'>Parco naturale Val Troncea</a>, è meta prediletta degli amanti della natura, soprattutto durante la bella stagione. Offre a quanti vi si rechino, inoltre, la possibilità di raggiungere facilmente alcune vicine famose località sciistiche e di gustare i semplici ma genuini prodotti della gastronomia locale. Altro motivo di richiamo è venire a contatto con un ambiente dal fascino particolare in cui ancora si conserva la lingua occitana. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero, periodicamente, allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa della Patrona, Santa Maria Maddalena, si celebra il 22 luglio.

Località

Airassa, Baissa, Balbencia, Barneo, Bessè, Chiabrano, Chiotti Inferiori, Chiotti Superiori, Cialancia, Clot, Clotes, Combagarino, Forengo, Granero, Grange, Grangette, Grasso, Lorenzo, Maisetta, Morasso, Mortaria, Pian Faetto, Plancia, Rivoira, Roccia-Lisandro, San Martino, Saretto, Serre, Serre Giors, Serre Marco, Traverse, Trossieri, Trussan, Villasecca Inferiore, Villasecca Superiore, Vrocchi

Airassa, Baissa, Balbencia, Barneo, Bessè, Chiabrano, Chiotti Inferiori, Chiotti Superiori, Cialancia, Clot, Clotes, Combagarino, Forengo, Granero, Grange, Grangette, Grasso, Lorenzo, Maisetta, Morasso, Mortaria, Pian Faetto, Plancia, Rivoira, Roccia-Lisandro, San Martino, Saretto, Serre, Serre Giors, Serre Marco, Traverse, Trossieri, Trussan, Villasecca Inferiore, Villasecca Superiore, Vrocchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Perrero rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.