Descrizione

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul terziario. I pedaresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Tremestieri-Pedara e in alcune case sparse. Il territorio, ricco di cave di pietra, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.475 metri di quota. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico movimentato, è stato distrutto numerose volte da eruzioni vulcaniche e terremoti ed è sempre stato ricostruito sull'impianto originario; oggi mostra forti segni di espansione edilizia, dovuti, evidentemente, al forte incremento demografico, determinato in massima parte dal saldo attivo del movimento naturale. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano quattro bisanti d'argento; la seconda sezione, tagliata, riporta, su fondo azzurro, una sbarra rossa, ritagliata d'argento, una sbarra argentata su sfondo rosso e cinque bisanti dorati su smalto verde; nella terza sezione, purpurea, campeggiano sei torte azzurre.

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul terziario. I pedaresi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Tremestieri-Pedara e in alcune case sparse. Il territorio, ricco di cave di pietra, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.475 metri di quota. L'abitato, che ha un andamento plano-altimetrico movimentato, è stato distrutto numerose volte da eruzioni vulcaniche e terremoti ed è sempre stato ricostruito sull'impianto originario; oggi mostra forti segni di espansione edilizia, dovuti, evidentemente, al forte incremento demografico, determinato in massima parte dal saldo attivo del movimento naturale. Lo stemma comunale, interzato in palo, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Sullo sfondo azzurro del primo campo spiccano quattro bisanti d'argento; la seconda sezione, tagliata, riporta, su fondo azzurro, una sbarra rossa, ritagliata d'argento, una sbarra argentata su sfondo rosso e cinque bisanti dorati su smalto verde; nella terza sezione, purpurea, campeggiano sei torte azzurre.

Storia

L'etimo del toponimo è particolarmente difficile da individuare. Alcuni suggeriscono un'origine da “'a Pirara”, ‘pero', a sua volta derivata dalla parola gallo-italica “pirus” con suffisso -ARIA. Nel dialetto locale è Pirara e Pidara. Le notizie storiche documentate sono poche ed è noto che le sue vicende furono legate soprattutto alle numerose eruzioni vulcaniche dell'Etna. In epoca antica fu abitata dalle popolazioni dei greci e dei siculi. Nel periodo medievale, invece, la giurisdizione dell'antico feudo era esercitata dalla città di Catania. Nella seconda metà del XV secolo la reggenza del borgo passò nelle mani del nobile barone di Pedara, Domenico di Giovanni, i cui discendenti governarono fino alla seconda metà del Settecento. Gli ultimi feudatari del borgo furono gli Alliata di Villafranca. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si ricordano: la chiesa madre, edificata nel 1634, che presenta una bella facciata rettangolare e tre portali in pietra lavica, al cui interno sono custodite opere d'arte di epoca tardo-gotica; accanto a essa si erge una pregevole torre campanaria cuspidata. Degni di nota per il loro valore artistico sono i due Palazzi Pappalardo, costruiti nel XVIII secolo.

L'etimo del toponimo è particolarmente difficile da individuare. Alcuni suggeriscono un'origine da “'a Pirara”, ‘pero', a sua volta derivata dalla parola gallo-italica “pirus” con suffisso -ARIA. Nel dialetto locale è Pirara e Pidara. Le notizie storiche documentate sono poche ed è noto che le sue vicende furono legate soprattutto alle numerose eruzioni vulcaniche dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>. In epoca antica fu abitata dalle popolazioni dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>greci</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULI'>siculi</a>. Nel periodo medievale, invece, la giurisdizione dell'antico feudo era esercitata dalla città di Catania. Nella seconda metà del XV secolo la reggenza del borgo passò nelle mani del nobile barone di Pedara, Domenico di Giovanni, i cui discendenti governarono fino alla seconda metà del Settecento. Gli ultimi feudatari del borgo furono gli Alliata di Villafranca. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si ricordano: la chiesa madre, edificata nel 1634, che presenta una bella facciata rettangolare e tre portali in pietra lavica, al cui interno sono custodite opere d'arte di epoca tardo-gotica; accanto a essa si erge una pregevole torre campanaria cuspidata. Degni di nota per il loro valore artistico sono i due Palazzi Pappalardo, costruiti nel XVIII secolo.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente esclusivamente con la produzione di cereali, frumento, viti, olive, agrumi e altra frutta, soprattutto mele. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e informatico. Tra le strutture sociali si annoverano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella dell'istituto salesiano “San Giuseppe”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente esclusivamente con la produzione di cereali, frumento, viti, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta, soprattutto mele. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metallurgico, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e informatico. Tra le strutture sociali si annoverano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica e quella dell'istituto salesiano “San Giuseppe”. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate della zona, grazie alla vicinanza al Parco dell'Etna e a interessanti siti di carattere architettonico è meta prediletta degli amanti delle vacanze all'insegna del binomio natura-cultura. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa della Patrona, Maria Santissima Annunciata, si celebra la seconda domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate della zona, grazie alla vicinanza al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=PARCODELLETNA'>Parco dell'Etna</a> e a interessanti siti di carattere architettonico è meta prediletta degli amanti delle vacanze all'insegna del binomio natura-cultura. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. La festa della Patrona, Maria Santissima Annunciata, si celebra la seconda domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Casa Dello Sciatore, Contrada Arena, Contrada Passo Cannelli, Nicolosi Pedara, Pizzillo e Cisterna Praino, Serra Pizzuta Calvarina, Tardena

Casa Dello Sciatore, Contrada Arena, Contrada Passo Cannelli, Nicolosi Pedara, Pizzillo e Cisterna Praino, Serra Pizzuta Calvarina, Tardena

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pedara rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.