Descrizione

Comune di collina, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I pavarolesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cascina di Sotto, Tetti Aprà, Tetti Fantini, Tetti Pesatori, Tetti San Defendente, Tetti Varetti, Tetti Viora e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, in bella posizione panoramica circondato da folti boschi e lunghi filari di vigneti, mostra forti segni di espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, argentato e bordato di rosso, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è “tagliato” da una fascia rossa, recante sette stelle a cinque raggi –sei sono d’argento, la settima è dorata–. Nella prima sezione figura una torre campanaria “al naturale”, munita di orologio; la seconda partizione riproduce un leone d’oro rampante, nell’atto di trattenere una spiga di grano con le branche anteriori. Sotto lo scudo, su un cartiglio rosso, spicca la leggenda: AMICITIA ET CONCORDIA SEMPITERNE REGNANT.

Comune di collina, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I pavarolesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cascina di Sotto, Tetti Aprà, Tetti Fantini, Tetti Pesatori, Tetti San Defendente, Tetti Varetti, Tetti Viora e in numerose case sparse. Il territorio, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. L’abitato, in bella posizione panoramica circondato da folti boschi e lunghi filari di vigneti, mostra forti segni di espansione edilizia e ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, argentato e bordato di rosso, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è “tagliato” da una fascia rossa, recante sette stelle a cinque raggi –sei sono d’argento, la settima è dorata–. Nella prima sezione figura una torre campanaria “al naturale”, munita di orologio; la seconda partizione riproduce un leone d’oro rampante, nell’atto di trattenere una spiga di grano con le branche anteriori. Sotto lo scudo, su un cartiglio rosso, spicca la leggenda: AMICITIA ET CONCORDIA SEMPITERNE REGNANT.

Storia

Il toponimo, deriva dal termine volgare “Paver”, con valore di ‘giunco’. Tra le attestazioni troviamo “Pavariolus” del 1198, “Pavairolus” del 1164 e “Pavarolius” del 1195. Le prime notizie storiche documentate risalgono al 1047 e precisamente a un atto redatto dall’imperatore Enrico III. Nel 1164 Federico Barbarossa affidò la giurisdizione del feudo ai marchesi di Monferrato. Nel 1347, durante a guerra tra i Savoia e i Monferrato, fu conquistata dall’esercito di Facino Cane. Durante il periodo della guerra di successione spagnola fu governata per un breve periodo dai francesi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il castello del XIV secolo, originariamente edificato su di un colle a scopo di difesa; la torre che dal 1700 funge da campanile; la parrocchiale di Santa Maria degli Olmi, in stile barocco, e la Cappella di San Defendente del XV secolo. Degne di nota per il loro valore artistico sono anche la cappella di San Grato e quella di San Sebastiano.

Il toponimo, deriva dal termine volgare “Paver”, con valore di ‘giunco’. Tra le attestazioni troviamo “Pavariolus” del 1198, “Pavairolus” del 1164 e “Pavarolius” del 1195. Le prime notizie storiche documentate risalgono al 1047 e precisamente a un atto redatto dall’imperatore Enrico III. Nel 1164 <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> affidò la giurisdizione del feudo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a>. Nel 1347, durante a guerra tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONFERRATO'>Monferrato</a>, fu conquistata dall’esercito di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FACINOCANE'>Facino Cane</a>. Durante il periodo della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUERRADISUCCESSIONESPAGNOLA'>guerra di successione spagnola</a> fu governata per un breve periodo dai francesi. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il castello del XIV secolo, originariamente edificato su di un colle a scopo di difesa; la torre che dal 1700 funge da campanile; la parrocchiale di Santa Maria degli Olmi, in stile barocco, e la Cappella di San Defendente del XV secolo. Degne di nota per il loro valore artistico sono anche la cappella di San Grato e quella di San Sebastiano.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vino Fresia) e altra frutta, costituisce una delle principali fonti di reddito della popolazione. È praticato anche l’allevamento di bovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti dell’elettronica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche presenti garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali e, mancando sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vino Fresia) e altra frutta, costituisce una delle principali fonti di reddito della popolazione. È praticato anche l’allevamento di bovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti dell’elettronica, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche presenti garantiscono la frequenza delle classi materne ed elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, caratterizzato dalla vicinanza al Parco fluviale del Po e al Parco naturale della Collina di Superga, è meta prediletta degli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità. Inserita, inoltre, nell’area di sviluppo del progetto “Sentieri della Collina Torinese” offre la possibilità di riscoprire numerose suggestive località comunicanti tra loro da una fitta rete di strade, “carrarecce” o sentieri, che, proprio per le loro caratteristiche, consentono di ammirare e apprezzare al meglio gli inestimabili valori storici, culturali, naturalistici e ambientali di queste colline. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Secondo, si festeggia l’ultima domenica d’agosto con una fiera. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valutazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in uno scenario paesaggistico di spettacolare bellezza, caratterizzato dalla vicinanza al Parco fluviale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PO'>Po</a> e al Parco naturale della Collina di Superga, è meta prediletta degli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità. Inserita, inoltre, nell’area di sviluppo del progetto “Sentieri della Collina Torinese” offre la possibilità di riscoprire numerose suggestive località comunicanti tra loro da una fitta rete di strade, “carrarecce” o sentieri, che, proprio per le loro caratteristiche, consentono di ammirare e apprezzare al meglio gli inestimabili valori storici, culturali, naturalistici e ambientali di queste colline. Non vi si svolgono particolari manifestazioni folcloristiche o religiose che potrebbero richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Secondo, si festeggia l’ultima domenica d’agosto con una fiera. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Tetti Aprà, Tetti Canonica, Tetti Varetti

Tetti Aprà, Tetti Canonica, Tetti Varetti

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Pavarolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.