Descrizione

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia basata sul turismo e sulle attività industriali, affiancate da quelle tradizionali agricole. I pattesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e a Marina di Patti; il resto della popolazione è distribuita in varie località, in nuclei urbani minori e in numerose case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di stupende bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate –a picco sotto il santuario di Tindari (visibili dalla terrazza antistante) si trovano i laghetti di Marinello, specchi d’acqua che vengono formati dall’alta marea sull’ampia fascia sabbiosa che si estende ai piedi di capo Tindari, in fondo a una bellissima baia dalle acque cristalline–. L’abitato, che sorge su un dolce colle posto di fronte al limpido mare, ai piedi di fertili colline, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Cittadina rivierasca, cui è stato concesso il titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia basata sul turismo e sulle attività industriali, affiancate da quelle tradizionali agricole. I pattesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e a Marina di Patti; il resto della popolazione è distribuita in varie località, in nuclei urbani minori e in numerose case sparse. Il territorio, classificato di collina, ricco di stupende bellezze naturali, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate –a picco sotto il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SANTUARIODITINDARI'>santuario di Tindari</a> (visibili dalla terrazza antistante) si trovano i laghetti di Marinello, specchi d’acqua che vengono formati dall’alta marea sull’ampia fascia sabbiosa che si estende ai piedi di capo Tindari, in fondo a una bellissima baia dalle acque cristalline–. L’abitato, che sorge su un dolce colle posto di fronte al limpido mare, ai piedi di fertili colline, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico ondulato.

Storia

Per quanto concerne il toponimo, molto probabilmente esso ha alla base un’originaria forma “Pactae”, derivata dal greco dorico “paktós”, corrispondente a “pektós”, dal significato di ‘formato, stabilito, infisso’. Del 1094 è l’attestazione “Pactes”. Numerose sono le attestazioni arabe. La sua fondazione in epoca antica a opera degli abitanti della città greca di Tyndaris è testimoniata dai reperti archeologici della zona. Nel periodo medievale fu conquistata e abitata dai normanni, quando Ruggero I d’Altavilla, nel 1089, con un diploma regio, la elesse a città. Successivamente risulta essere feudo vescovile ma i documenti certi a tal proposito sono limitati. Tra la metà del XIII secolo e gli inizi del XIV la popolazione locale lottò per ottenere la libertà dal potere feudale. Durante il periodo della dominazione dei Borboni ebbe un senato controllato da un sindaco. Ospitò Giuseppe Garibaldi, durante la conquista della Sicilia. Tra le testimonianze storico-architettonico dei secoli passati si segnalano: la chiesa di San Nicola di Bari, del 1777, a tre navate; la chiesa medievale di Santa Maria del Gesù, a una sola navata e abside quadrata; la chiesa di Santa Maria dei Greci, edificata nel 1484; la cattedrale di San Bartolomeo, costruita in epoca normanna, al cui interno sono custodite le reliquie di Santa Febronia e San Bartolomeo –accanto ad essa si erge un’imponente torre campanaria–; il convento dei Benedettini, edificato nel 1094 dal conte Ruggero; la torre dell’ex castello normanno, del 1115; la chiesa di Sant’Ippolito, del XIII secolo, in stile barocco; il sito archeologico della villa romana del IV-V secolo d.C.

Per quanto concerne il toponimo, molto probabilmente esso ha alla base un’originaria forma “Pactae”, derivata dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> dorico “paktós”, corrispondente a “pektós”, dal significato di ‘formato, stabilito, infisso’. Del 1094 è l’attestazione “Pactes”. Numerose sono le attestazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABE'>arabe</a>. La sua fondazione in epoca antica a opera degli abitanti della città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> di Tyndaris è testimoniata dai reperti archeologici della zona. Nel periodo medievale fu conquistata e abitata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, quando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROI'>Ruggero I</a> d’Altavilla, nel 1089, con un diploma regio, la elesse a città. Successivamente risulta essere feudo vescovile ma i documenti certi a tal proposito sono limitati. Tra la metà del XIII secolo e gli inizi del XIV la popolazione locale lottò per ottenere la libertà dal potere feudale. Durante il periodo della dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BORBONI'>Borboni</a> ebbe un senato controllato da un sindaco. Ospitò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GIUSEPPEGARIBALDI'>Giuseppe Garibaldi</a>, durante la conquista della Sicilia. Tra le testimonianze storico-architettonico dei secoli passati si segnalano: la chiesa di San Nicola di Bari, del 1777, a tre navate; la chiesa medievale di Santa Maria del Gesù, a una sola navata e abside quadrata; la chiesa di Santa Maria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECI'>Greci</a>, edificata nel 1484; la cattedrale di San Bartolomeo, costruita in epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNA'>normanna</a>, al cui interno sono custodite le reliquie di Santa Febronia e San Bartolomeo –accanto ad essa si erge un’imponente torre campanaria–; il convento dei Benedettini, edificato nel 1094 dal conte Ruggero; la torre dell’ex castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a>, del 1115; la chiesa di Sant’Ippolito, del XIII secolo, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; il sito archeologico della villa romana del IV-V secolo d.C.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 33. L’agricoltura e l’allevamento sono sviluppati. L’industria è costituita da aziende che operano nei più disparati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Sul posto si ha la possibilità di frequentare non solo le classi dell’obbligo ma anche vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado nonché i corsi di scienze giuridiche della facoltà di giurisprudenza di una sede staccata dell’università degli studi di Messina. L’arricchimento culturale è favorito dalla biblioteca civica “Nobile Ceraolo Pisani”, da quella del “Divus Thomas” e dal museo archeologico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche le emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per gli appassionati sportivi sono a disposizione un maneggio e un campo da tennis. Localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

È sede del distretto scolastico n. 33. L’agricoltura e l’allevamento sono sviluppati. L’industria è costituita da aziende che operano nei più disparati comparti. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Sul posto si ha la possibilità di frequentare non solo le classi dell’obbligo ma anche vari istituti di istruzione secondaria di secondo grado nonché i corsi di scienze giuridiche della facoltà di giurisprudenza di una sede staccata dell’università degli studi di Messina. L’arricchimento culturale è favorito dalla biblioteca civica “Nobile Ceraolo Pisani”, da quella del “Divus Thomas” e dal museo archeologico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche le emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per gli appassionati sportivi sono a disposizione un maneggio e un campo da tennis. Localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Relazioni

Oltre che come stazione balneare, presenta forte capacità di attrazione anche grazie alle sue bellezze naturali e architettoniche, come quelle della zona archeologica di Tindari, nel territorio comunale. Vanto della gastronomia locale sono i “pasticciotti dolci”. Tra le feste e gli altri eventi ricorrenti si ricordano: il carnevale; i riti della Settimana Santa; la festa di Sant’Antonio da Padova, a giugno; la fiera generale, a luglio; le rappresentazioni classiche al teatro di Tindari, la sagra del castrato al forno e il ballo degli spiriti, ad agosto; la festa del santuario della Madonna Nera di Tindari e la festa dell’Addolorata, a settembre; la festa di Maria Santissima del Rosario a Scala di Patti e la manifestazione “Beniamino d’Ippolito”, a ottobre. La Patrona, Santa Febronia, si festeggia il 5 luglio.

Oltre che come stazione balneare, presenta forte capacità di attrazione anche grazie alle sue bellezze naturali e architettoniche, come quelle della zona archeologica di Tindari, nel territorio comunale. Vanto della gastronomia locale sono i “pasticciotti dolci”. Tra le feste e gli altri eventi ricorrenti si ricordano: il carnevale; i riti della Settimana Santa; la festa di Sant’Antonio da Padova, a giugno; la fiera generale, a luglio; le rappresentazioni classiche al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=TEATRODITINDARI'>teatro di Tindari</a>, la sagra del castrato al forno e il ballo degli spiriti, ad agosto; la festa del santuario della Madonna Nera di Tindari e la festa dell’Addolorata, a settembre; la festa di Maria Santissima del Rosario a Scala di Patti e la manifestazione “Beniamino d’Ippolito”, a ottobre. La Patrona, Santa Febronia, si festeggia il 5 luglio.

Località

Case Nuove Malluzzo, Case Nuove Russo, Galice, Gallo, Locanda, Marinello, Mongiove, Moreri Soprani, San Cosimo, Scala, Sorrentini, Tindari

Case Nuove Malluzzo, Case Nuove Russo, Galice, Gallo, Locanda, Marinello, Mongiove, Moreri Soprani, San Cosimo, Scala, Sorrentini, Tindari

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Patti rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.