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Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Passerano. Di origine antica, probabilmente romana, la sua economia è di tipo agricolo, soprattutto vitivinicolo, anche se non mancano modeste iniziative industriali. I passeranesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, pochi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di collina, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, è esteso fra due modeste dorsali collinari che si diramano a nord dello spartiacque fra i fiumi Po e Tanaro, frantumate dall’erosione in molteplici colli e conche vallive. Lo stemma comunale, inquartato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nel primo e quarto riquadro, a fondo nero, spicca un’aquila d’oro coronata; sullo sfondo rosso della seconda e terza partizione campeggia una croce ancorata, accompagnata, alle estremità, da quattro globi imperiali –il tutto è d’oro–. Sotto lo scudo, su lista rossa, bifida e svolazzante, spicca il motto in lettere maiuscole nere: IN DEO VIRTUS.

Storia

Il toponimo è rappresentato per la prima voce da una formazione prediale in -ANUS del personale romano PASSERIUS, di cui la più antica attestazione è del 1001 con PASSERIANUS, seguito da “Passairanus” e “Passairan”. La seconda voce deve ricondursi a MARMORETUM e compare nel 1272 come componente antroponimica nella forma “Marmoricus” ed è possibile che derivi dal latino MARMOR, ‘marmo’, forse per la presenza di cave. Le due località, fin dall’inizio possesso dei marchesi di Monferrato, passarono in feudo ai signori di Passerano, poi, fra il XII e il XIII secolo, ai Radicati, signori di Cocconuto, che per moltissimi anni esercitarono il loro potere in completa indipendenza dai marchesi di Monferrato. Nel XVI secolo i Savoia si impadronirono di gran parte del Piemonte, lasciando tuttavia nel 1586 la concessione feudale ai conti Radicati che mantennero l’autonomia loro riconosciuta nel 1530 da Carlo V sino alla fine degli antichi regimi. Dei diversi castelli un tempo esistenti, che la famiglia dei Radicati aveva nelle varie località che compongono il comune, restano tuttora in sua proprietà soltanto quello di Passerano, eretto forse nell’alto Medioevo, e quello di Primeglio, situato in posizione elevata, circondato da un parco, con la struttura molto modificata rispetto a quella originaria del Medioevo, che invece è ancora chiaramente rilevabile nella torre. Fra gli edifici di culto degne di nota sono: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Passerano, tardobarocca, con una facciata e un bel campanile entrambi in mattoni, e la chiesa tardobarocca di San Grato, anch’essa in mattoni.

Economia

Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano soprattutto cereali, frumento, ortaggi, uva e altra frutta; si pratica anche la silvicoltura e l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti alimentare, del legno, della gomma e della plastica, metallurgico, meccanico ed edile. Modesta è la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole garantiscono la frequenza delle sole classi elementari; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie non assicurano nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Località non particolarmente sviluppata sotto il profilo turistico, possiede comunque valide attrattive che è possibile scoprire percorrendo una strada sinuosa che consente di ammirare, a poco a poco, la sua forma adagiata a mezza costa con uno scorcio del bellissimo castello. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Carente è il calendario degli appuntamenti che non annovera manifestazioni di rilievo che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. I Patroni, Santissimi Pietro e Paolo, si festeggiano il 29 di giugno.

Località

Boscorotondo, Marmorito, Passerano, Primeglio, Rocco, Schierano, Serra

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Passerano Marmorito rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 455
  • Lat 45° 3' 18,8'' 45.05502222
  • Long 8° 1' 8,13'' 8.01892500
  • CAP 14020
  • Prefisso 0141
  • Codice ISTAT 005082
  • Codice Catasto G358
  • Altitudine slm 320 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2751
  • Superficie 12.09 Km2
  • Densità 37,63 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 04:44
  • Tramonto 20:13
Contatti
ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE DI CULTURA POPOLARE ESPERANZALOCALITA' VALLE GERVASIO, 5
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO CULTURALE LE MUSEVIA AL GIARDINO 2
DON BOSCO AMICO ? ONLUSVIA ROMA 1
DON BOSCO AMICO ? ONLUSVIA ROMA 1
S.E.A. COMUNITA' COLLINARE VAL RILATEVIA DANTE 3
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