Descrizione

Cittadina collinare, di origine medievale ma con radici antiche; basa la sua economia anzitutto sull’agrumicoltura; rilevanti sono anche le attività industriali e il settore terziario. I palagonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato, con andamento plano-altimetrico inclinato, sorge arroccato su un poggio che domina una vasta pianura e mostra forti segni di espansione edilizia, determinata, evidentemente, anche dall’incremento tendenziale della popolazione, registrato malgrado il forte deficit del movimento migratorio. Il panorama è tra i più suggestivi dell’isola, col verde cupo degli agrumeti e l’oro della miriade di arance in autunno e inverno.

Cittadina collinare, di origine medievale ma con radici antiche; basa la sua economia anzitutto sull’agrumicoltura; rilevanti sono anche le attività industriali e il settore terziario. I palagonesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche sensibili. L’abitato, con andamento plano-altimetrico inclinato, sorge arroccato su un poggio che domina una vasta pianura e mostra forti segni di espansione edilizia, determinata, evidentemente, anche dall’incremento tendenziale della popolazione, registrato malgrado il forte deficit del movimento migratorio. Il panorama è tra i più suggestivi dell’isola, col verde cupo degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e l’oro della miriade di arance in autunno e inverno.

Storia

Il toponimo è forse da ricondursi alla denominazione greca “Pelagonía”, di cui alcuni suggeriscono un’improbabile derivazione da “palaigonía”, ‘antichità’. C’è anche chi ipotizza una “Palìken Nea”, ‘Nuova Palìke’, identificando la cittadina con l’antica Palica, fondata nel V secolo a.C. dal re siculo Ducezio nei pressi del lago di Palici. La costruzione del primo nucleo abitativo si deve ai normanni, il cui capo, il conte Ruggero, concesse la giurisdizione del feudo ai vescovi di Siracusa. In seguito la reggenza del borgo fu esercitata dal nobile Ruggero di Lauria; poi passò nelle mani del signore Filippo Ventimiglia, quindi in quelle di Umbertino de Grua e infine in quelle della casata dei Gravina. Nel 1629 il signore Ludovico Gravina fu nominato principe di Palagonia dal re di Spagna Filippo IV. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Gli elementi di maggior pregio sono rappresentati: dall’eremo di Santa Febronia, una piccola chiesa-grotta, edificata nel VII secolo, poco fuori dal centro abitato, all’interno della quale sono custoditi pregevoli dipinti di epoca medievale; la chiesa del Convento, che conserva un monumentale altare ligneo del 1721, e la basilica paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel IV secolo d.C.

Il toponimo è forse da ricondursi alla denominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a> “Pelagonía”, di cui alcuni suggeriscono un’improbabile derivazione da “palaigonía”, ‘antichità’. C’è anche chi ipotizza una “Palìken Nea”, ‘Nuova Palìke’, identificando la cittadina con l’antica Palica, fondata nel V secolo a.C. dal re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=SICULO'>siculo</a> Ducezio nei pressi del lago di Palici. La costruzione del primo nucleo abitativo si deve ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, il cui capo, il conte Ruggero, concesse la giurisdizione del feudo ai vescovi di Siracusa. In seguito la reggenza del borgo fu esercitata dal nobile Ruggero di Lauria; poi passò nelle mani del signore Filippo Ventimiglia, quindi in quelle di Umbertino de Grua e infine in quelle della casata dei Gravina. Nel 1629 il signore Ludovico Gravina fu nominato principe di Palagonia dal re di Spagna Filippo IV. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco. Gli elementi di maggior pregio sono rappresentati: dall’eremo di Santa Febronia, una piccola chiesa-grotta, edificata nel VII secolo, poco fuori dal centro abitato, all’interno della quale sono custoditi pregevoli dipinti di epoca medievale; la chiesa del Convento, che conserva un monumentale altare ligneo del 1721, e la basilica paleocristiana dedicata a S. Giovanni, costruita nel IV secolo d.C.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 17 e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta: di maggior pregio, sui mercati nazionali ed esteri, sono ritenute le arance della qualità detta “rossa”, cui si attribuiscono addirittura proprietà anticancerogene. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metalmeccanico, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della fabbricazione di apparecchiature elettriche, della stampa, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Da notare anche la produzione di anidride carbonica, che in parte viene raccolta in bombole e venduta a varie industrie nazionali ed estere oppure trasformata in ghiaccio. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario; in buona parte il commercio è alimentato dalla produzione delle arance. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e degli istituti tecnico commerciale e magistrale nonché del liceo linguistico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e quella parrocchiale popolare “San Pietro”. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 17 e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta: di maggior pregio, sui mercati nazionali ed esteri, sono ritenute le arance della qualità detta “rossa”, cui si attribuiscono addirittura proprietà anticancerogene. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, metalmeccanico, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, della fabbricazione di apparecchiature elettriche, della stampa, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Da notare anche la produzione di anidride carbonica, che in parte viene raccolta in bombole e venduta a varie industrie nazionali ed estere oppure trasformata in ghiaccio. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario; in buona parte il commercio è alimentato dalla produzione delle arance. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e degli istituti tecnico commerciale e magistrale nonché del liceo linguistico. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca comunale e quella parrocchiale popolare “San Pietro”. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, offre a quanti vi si rechino, oltre alla possibilità di effettuare escursioni e rilassanti passeggiate lungo le rive del lago del Biviere di Lentini, anche l’opportunità di gustare i semplici prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni si ricordano: la sagra dell’arancia, a marzo, le celebrazioni in onore di Santa Febronia con la “spaccata della pigna” e la processione interna, il lunedì di Pasqua; la processione esterna, fino ad arrivare all’eremo di Santa Febronia, il martedì dopo Pasqua; la fiera di Belvedere-zootecnica, a ottobre. La Patrona, Santa Febronia, si festeggia il 25 giugno.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale, che, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, offre a quanti vi si rechino, oltre alla possibilità di effettuare escursioni e rilassanti passeggiate lungo le rive del lago del Biviere di Lentini, anche l’opportunità di gustare i semplici prodotti della gastronomia locale. Tra le manifestazioni si ricordano: la sagra dell’arancia, a marzo, le celebrazioni in onore di Santa Febronia con la “spaccata della pigna” e la processione interna, il lunedì di Pasqua; la processione esterna, fino ad arrivare all’eremo di Santa Febronia, il martedì dopo Pasqua; la fiera di Belvedere-zootecnica, a ottobre. La Patrona, Santa Febronia, si festeggia il 25 giugno.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Palagonia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.