Descrizione

Centro collinare di origini medievali, le cui attività economiche principali sono rappresentate dall'agricoltura, dal turismo e dalla piccola industria. La grande maggioranza dei padulesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, adagiato su una dorsale collinare, e le numerose case sparse che costellano l'agro comunale; il resto della comunità si distribuisce in alcuni aggregati urbani elementari. Il territorio comunale è privo di brusche oscillazioni altimetriche e s'innalza gradualmente dall'ambiente collinare che incornicia la piana di Benevento fino a comprendere i contrafforti dei monti del Sannio. Con il variare delle quote il paesaggio si trasforma: le distese di seminativi, vigneti e oliveti, predominanti nei fondivalle e sui rilievi minori, lasciano il passo alla macchia mediterranea, che riveste le cime e i fianchi dei colli più elevati. Una vegetazione tipicamente riparia (salici, pioppi, ontani e tamerici) borda le rive del fiume Tammaro, ricco di fauna ittica.

Centro collinare di origini medievali, le cui attività economiche principali sono rappresentate dall'agricoltura, dal turismo e dalla piccola industria. La grande maggioranza dei padulesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale, adagiato su una dorsale collinare, e le numerose case sparse che costellano l'agro comunale; il resto della comunità si distribuisce in alcuni aggregati urbani elementari. Il territorio comunale è privo di brusche oscillazioni altimetriche e s'innalza gradualmente dall'ambiente collinare che incornicia la piana di Benevento fino a comprendere i contrafforti dei monti del Sannio. Con il variare delle quote il paesaggio si trasforma: le distese di seminativi, vigneti e oliveti, predominanti nei fondivalle e sui rilievi minori, lasciano il passo alla macchia mediterranea, che riveste le cime e i fianchi dei colli più elevati. Una vegetazione tipicamente riparia (salici, pioppi, ontani e tamerici) borda le rive del fiume Tammaro, ricco di fauna ittica.

Storia

È citata per la prima volta in un diploma dell'imperatore Corrado II il Salico, in cui compare come possedimento della badia di Santa Sofia. In seguito fu annessa alla contea di Ariano e occupata dai normanni, che la fortificarono facendone un punto d'appoggio nelle incursioni contro Benevento. Nel 1137 fu conquistata da Ruggero II, re di Sicilia, prima che questi subisse una disfatta dal conte Rainulfo, che ne avversava l'elezione a duca di Puglia; in seguito, per la fedeltà mostrata a re Ruggero, rimase sotto il diretto dominio del sovrano e fu esonerata dagli obblighi feudali. Con la venuta degli Angioini fu concessa al conte Errico di Vaudemont della casa di Lorena. Nel XV secolo fu teatro di una battaglia tra Francesco Sforza e Giacomo della Marca, marito della regina Giovanna II d'Angiò, e nel 1441 fu conquistata da Alfonso I d'Aragona e data in feudo a Giacomo Carbone prima e a Gentile di Montecalvo poi; tornata ai Carbone, fu da questi amministrata, seppure con alterne vicende, fino al 1592, quando fu venduta ai Caracciolo; passò poi ai Dei Lagni, ai Barone, agli Spinelli, e, nel 1609, ad Alberico Cybo, principe di Massa, i cui successori la cedettero nel 1726 a Baldassarre Coscia. Eletta capoluogo di un vasto circondario nel 1809, passò alla provincia di Benevento nel 1861. Il toponimo deriva dal latino PALUS, ‘palude, acquitrino'. Oltre al castello che, ricostruito nel XVIII secolo, conserva torri angolari, il centro storico custodisce pregevoli edifici sacri: la chiesa madre, di età romanica, affiancata da un campanile coevo; il convento di Santa Maria di Loreto, opera di un artista della scuola di Luigi Vanvitelli, affiancato da una chiesa e dotato di un bel chiostro; la chiesa di San Bartolomeo (XVII secolo), cui si accede attraverso un campanile quadrato che ne costituisce la facciata.

È citata per la prima volta in un diploma dell'imperatore Corrado II il Salico, in cui compare come possedimento della badia di Santa Sofia. In seguito fu annessa alla contea di Ariano e occupata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNI'>normanni</a>, che la fortificarono facendone un punto d'appoggio nelle incursioni contro Benevento. Nel 1137 fu conquistata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=RUGGEROII'>Ruggero II</a>, re di Sicilia, prima che questi subisse una disfatta dal conte Rainulfo, che ne avversava l'elezione a duca di Puglia; in seguito, per la fedeltà mostrata a re Ruggero, rimase sotto il diretto dominio del sovrano e fu esonerata dagli obblighi feudali. Con la venuta degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ANGIOINI'>Angioini</a> fu concessa al conte Errico di Vaudemont della casa di Lorena. Nel XV secolo fu teatro di una battaglia tra Francesco Sforza e Giacomo della Marca, marito della regina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GIOVANNAIIDANGIO'>Giovanna II d'Angiò</a>, e nel 1441 fu conquistata da Alfonso I <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DARAGONA'>d'Aragona</a> e data in feudo a Giacomo Carbone prima e a Gentile di Montecalvo poi; tornata ai Carbone, fu da questi amministrata, seppure con alterne vicende, fino al 1592, quando fu venduta ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>; passò poi ai Dei Lagni, ai Barone, agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SPINELLI'>Spinelli</a>, e, nel 1609, ad Alberico Cybo, principe di Massa, i cui successori la cedettero nel 1726 a Baldassarre Coscia. Eletta capoluogo di un vasto circondario nel 1809, passò alla provincia di Benevento nel 1861. Il toponimo deriva dal latino PALUS, ‘palude, acquitrino'. Oltre al castello che, ricostruito nel XVIII secolo, conserva torri angolari, il centro storico custodisce pregevoli edifici sacri: la chiesa madre, di età romanica, affiancata da un campanile coevo; il convento di Santa Maria di Loreto, opera di un artista della scuola di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LUIGIVANVITELLI'>Luigi Vanvitelli</a>, affiancato da una chiesa e dotato di un bel chiostro; la chiesa di San Bartolomeo (XVII secolo), cui si accede attraverso un campanile quadrato che ne costituisce la facciata.

Economia

Una notevole importanza nella formazione del reddito dei padulesi è tuttora rivestita dalla produzione di uva da vino, olive e tabacco –quest'ultimo è esportato in tutta Italia–; il settore industriale, trainato dalle aziende vinicole e dagli oleifici, è inoltre costituito da altre piccole realtà imprenditoriali, attive perlopiù nei comparti dei materiali da costruzione e della lavorazione dei metalli. Il commercio si avvale di un buon numero di esercizi commerciali ed è stimolato dal discreto afflusso di turisti nel periodo estivo; il terziario dei servizi include quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell'obbligo; le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca francescana di Santa Maria di Loreto; usufruisce dell'assistenza sanitaria assicurata dalla farmacia e dalla guardia medica e vanta una buona capacità ricettiva, grazie alla presenza di esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno.

Una notevole importanza nella formazione del reddito dei padulesi è tuttora rivestita dalla produzione di uva da vino, olive e tabacco –quest'ultimo è esportato in tutta Italia–; il settore industriale, trainato dalle aziende vinicole e dagli oleifici, è inoltre costituito da altre piccole realtà imprenditoriali, attive perlopiù nei comparti dei materiali da costruzione e della lavorazione dei metalli. Il commercio si avvale di un buon numero di esercizi commerciali ed è stimolato dal discreto afflusso di turisti nel periodo estivo; il terziario dei servizi include quello bancario e le assicurazioni. Sede degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, dispone delle scuole dell'obbligo; le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca francescana di Santa Maria di Loreto; usufruisce dell'assistenza sanitaria assicurata dalla farmacia e dalla guardia medica e vanta una buona capacità ricettiva, grazie alla presenza di esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno.

Relazioni

La dolcezza del clima, la bellezza del paesaggio circostante e l'estrema vicinanza del capoluogo provinciale ne fanno una stazione di soggiorno estivo piuttosto frequentata. È inoltre teatro di una nota manifestazione: la rievocazione storica denominata “Forche Caudine”, che si svolge negli ultimi giorni di luglio con la partecipazione di oltre cinquecento attori e figuranti in costume, nello scenario di accampamenti romani e sanniti ricostruiti per l'occasione. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

La dolcezza del clima, la bellezza del paesaggio circostante e l'estrema vicinanza del capoluogo provinciale ne fanno una stazione di soggiorno estivo piuttosto frequentata. È inoltre teatro di una nota manifestazione: la rievocazione storica denominata “Forche Caudine”, che si svolge negli ultimi giorni di luglio con la partecipazione di oltre cinquecento attori e figuranti in costume, nello scenario di accampamenti romani e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a> ricostruiti per l'occasione. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Calore Sandriani, Calviello, Ignazia, Mazzei, Menicozzi, Minicozzi, Montecapriano, Saglieta, Vessichelli

Calore Sandriani, Calviello, Ignazia, Mazzei, Menicozzi, Minicozzi, Montecapriano, Saglieta, Vessichelli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paduli rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.