Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Villa. Di origine antica, ha un’economia basata sulla, seppur modesta, attività zootecnica, affiancata da un turismo residenziale. Gli ostanesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si concentra in aggregati urbani minori. Il territorio, classificato montano e comprendente l’area speciale Le Rocchette, (montagna disabitata che raggiunge i 2.426 metri di quota), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, è situato in posizione panoramica. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, una daga romana d’argento, posta in palo con la punta in alto.

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Villa. Di origine antica, ha un’economia basata sulla, seppur modesta, attività zootecnica, affiancata da un turismo residenziale. Gli ostanesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si concentra in aggregati urbani minori. Il territorio, classificato montano e comprendente l’area speciale Le Rocchette, (montagna disabitata che raggiunge i 2.426 metri di quota), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, è situato in posizione panoramica. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo rosso, una daga romana d’argento, posta in palo con la punta in alto.

Storia

Il toponimo viene indicato nella documentazione come “Austana” e “Autana”, nonché come “augustana”, con riferimento al mese di agosto. Il borgo, di origini antiche, venne infeudato, nel XIV secolo, in parte agli Enganna, consignori di Barge, e in parte ai marchesi Del Carretto, ai quali fu però revocato per tradimento nel 1329: a essi si aggiunse nel 1357 Azzone Saluzzo, figlio del marchese Tommaso II. Ottenne propri statuti solo nel 1425. Nella seconda metà del 1400 i Saluzzo di Paesana divennero gli unici signori del luogo in seguito all’acquisto della parte della giurisdizione ancora detenuta dagli Enganna sul territorio. Sul finire del secolo, e precisamente nel 1490, una terribile peste causò la morte di quasi tutti gli abitanti. Sotto il dominio francese continuò a essere feudo dei signori Saluzzo di Paesana, ma nel 1588 la sua giurisdizione venne venduta a Felice Leone, dottore di legge e cittadino di Saluzzo; i discendenti di questo ricevettero il titolo di conti del luogo nel 1626 ed entrarono a far parte della nuova nobiltà fedele ai Savoia, ricoprendo anche importanti cariche pubbliche, come quella di consigliere e sindaco di Saluzzo. Il dominio dei Leone fu però contestato nel 1685 dal conte Maria Saluzzo, in quanto il feudo avrebbe dovuto essere inalienabile ed ereditato solo per via maschile: dal momento che invece era stato venduto ai Leone da Ester Saluzzo, la quale lo aveva ricevuto dal fratello Giovanni Giacomo, nel 1745 fu pronunciata la sentenza che ne riassegnò il possesso al conte Carlo Tommaso Saluzzo, alla cui famiglia rimase fino alla fine del XVIII secolo; solo più tardi passò ai Savoia. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano numerose chiese, tra cui spicca quella di San Nicola, situata in posizione panoramica. Degna di nota è anche la parrocchiale, risalente al XX secolo.

Il toponimo viene indicato nella documentazione come “Austana” e “Autana”, nonché come “augustana”, con riferimento al mese di agosto. Il borgo, di origini antiche, venne infeudato, nel XIV secolo, in parte agli Enganna, consignori di Barge, e in parte ai marchesi Del Carretto, ai quali fu però revocato per tradimento nel 1329: a essi si aggiunse nel 1357 Azzone Saluzzo, figlio del marchese Tommaso II. Ottenne propri statuti solo nel 1425. Nella seconda metà del 1400 i Saluzzo di Paesana divennero gli unici signori del luogo in seguito all’acquisto della parte della giurisdizione ancora detenuta dagli Enganna sul territorio. Sul finire del secolo, e precisamente nel 1490, una terribile peste causò la morte di quasi tutti gli abitanti. Sotto il dominio francese continuò a essere feudo dei signori Saluzzo di Paesana, ma nel 1588 la sua giurisdizione venne venduta a Felice Leone, dottore di legge e cittadino di Saluzzo; i discendenti di questo ricevettero il titolo di conti del luogo nel 1626 ed entrarono a far parte della nuova nobiltà fedele ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, ricoprendo anche importanti cariche pubbliche, come quella di consigliere e sindaco di Saluzzo. Il dominio dei Leone fu però contestato nel 1685 dal conte Maria Saluzzo, in quanto il feudo avrebbe dovuto essere inalienabile ed ereditato solo per via maschile: dal momento che invece era stato venduto ai Leone da Ester Saluzzo, la quale lo aveva ricevuto dal fratello Giovanni Giacomo, nel 1745 fu pronunciata la sentenza che ne riassegnò il possesso al conte Carlo Tommaso Saluzzo, alla cui famiglia rimase fino alla fine del XVIII secolo; solo più tardi passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano numerose chiese, tra cui spicca quella di San Nicola, situata in posizione panoramica. Degna di nota è anche la parrocchiale, risalente al XX secolo.

Economia

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di pochi capi bovini. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il settore della ricettività turistica offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli ostanesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

È sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell’area hanno condizionato lo sviluppo dell’economia: esclusa la possibilità di praticare l’agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente unicamente con l’allevamento di pochi capi bovini. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale data l’esiguità numerica della popolazione, costituita per lo più da anziani. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l’arricchimento culturale. Il settore della ricettività turistica offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli ostanesi a rivolgersi altrove anche per il servizio sanitario di base.

Relazioni

È abbastanza frequentata dagli amanti della natura, che vi si recano soprattutto la domenica per effettuare belle e rilassanti passeggiate ammirando il suggestivo panorama. Tra le numerose manifestazioni si segnalano: “Serata culinaria” (una giuria sceglierà e premierà i piatti migliori), il raduno intersezionale degli alpini e la festa del pane, ad agosto; la commemorazione dei caduti, a novembre; la “Gran polentata”, a dicembre. Il Patrono, San Claudio, si celebra il 6 giugno.

È abbastanza frequentata dagli amanti della natura, che vi si recano soprattutto la domenica per effettuare belle e rilassanti passeggiate ammirando il suggestivo panorama. Tra le numerose manifestazioni si segnalano: “Serata culinaria” (una giuria sceglierà e premierà i piatti migliori), il raduno intersezionale degli alpini e la festa del pane, ad agosto; la commemorazione dei caduti, a novembre; la “Gran polentata”, a dicembre. Il Patrono, San Claudio, si celebra il 6 giugno.

Località

Bernardi, Ciampetti, Le Rocchette, Marchetti, Martino-Raso, Miridò, San Bernardo, Sant'Antonio, Villa

Bernardi, Ciampetti, Le Rocchette, Marchetti, Martino-Raso, Miridò, San Bernardo, Sant'Antonio, Villa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ostana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.