Descrizione

Cittadina di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da quelle industriale e terziaria. I nicosiani, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da espansione edilizia; il resto della popolazione si distribuisce nella località Villadoro e nei nuclei urbani minori di Borgo Milletari e San Basile, nonché in numerosissime case sparse. Il territorio, classificato di montagna e caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.558 metri di quota. L’abitato sorge sui declivi di quattro rupi su cui spiccano i ruderi del castello medievale ed è caratterizzato da strade in pietra e da abitazioni ricavate nella roccia. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma utilizzato attualmente dal comune è quello riprodotto in alto: una croce bianca su sfondo rosso. Nei quattro cantoni dello scudo spiccano le lettere maiuscole: R (Regio), B (Baronia), C (Casalini) e I (Inferiori).

Cittadina di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da quelle industriale e terziaria. I nicosiani, con un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da espansione edilizia; il resto della popolazione si distribuisce nella località Villadoro e nei nuclei urbani minori di Borgo Milletari e San Basile, nonché in numerosissime case sparse. Il territorio, classificato di montagna e caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.558 metri di quota. L’abitato sorge sui declivi di quattro rupi su cui spiccano i ruderi del castello medievale ed è caratterizzato da strade in pietra e da abitazioni ricavate nella roccia. Lo stemma comunale ufficiale è in attesa del decreto di approvazione e concessione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo stemma utilizzato attualmente dal comune è quello riprodotto in alto: una croce bianca su sfondo rosso. Nei quattro cantoni dello scudo spiccano le lettere maiuscole: R (Regio), B (Baronia), C (Casalini) e I (Inferiori).

Storia

Il toponimo, la cui pronuncia locale è “Nikucía”, presenta analogia con il greco “Nikosía” (di Cipro) da “Leukosía”, derivato di “Leukós”, ‘bianco’. La sua origine medievale è testimoniata da reperti archeologici dell’età bizantina del VII e VIII secolo. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del centro abitato risalgono all’arrivo dei normanni nell’isola. Risulta essere sempre città demaniale, con proprio senato e proprio sindaco. Nel 1624 la popolazione locale fu decimata da una terribile pestilenza. Nel 1757 il centro abitato fu distrutto da una terribile frana. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati meritano di essere segnalati: i ruderi del castello medievale del secolo VIII; la chiesa di San Salvatore eretta nel Duecento; la cattedrale dedicata a San Nicola, costruita nel Trecento, a tre navate e con soffitto ligneo; la parrocchiale di San Francesco del XV secolo; la chiesa di Santa Maria Maggiore eretta nel Duecento; la parrocchia di San Vincenzo, del 1717, con notevoli marmi policromi; la chiesa di San Biagio, accanto alla quale si erge l’omonimo ex monastero, del XVIII secolo; la chiesa dei Cappuccini, che custodisce opere del 1700; la parrocchiale di Santa Croce costruita nel 1757; la chiesa di San Domenico che presenta un prospetto tardo-barocco.

Il toponimo, la cui pronuncia locale è “Nikucía”, presenta analogia con il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> “Nikosía” (di Cipro) da “Leukosía”, derivato di “Leukós”, ‘bianco’. La sua origine medievale è testimoniata da reperti archeologici dell’età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINA'>bizantina</a> del VII e VIII secolo. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del centro abitato risalgono all’arrivo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a> nell’isola. Risulta essere sempre città demaniale, con proprio senato e proprio sindaco. Nel 1624 la popolazione locale fu decimata da una terribile pestilenza. Nel 1757 il centro abitato fu distrutto da una terribile frana. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati meritano di essere segnalati: i ruderi del castello medievale del secolo VIII; la chiesa di San Salvatore eretta nel Duecento; la cattedrale dedicata a San Nicola, costruita nel Trecento, a tre navate e con soffitto ligneo; la parrocchiale di San Francesco del XV secolo; la chiesa di Santa Maria Maggiore eretta nel Duecento; la parrocchia di San Vincenzo, del 1717, con notevoli marmi policromi; la chiesa di San Biagio, accanto alla quale si erge l’omonimo ex monastero, del XVIII secolo; la chiesa dei Cappuccini, che custodisce opere del 1700; la parrocchiale di Santa Croce costruita nel 1757; la chiesa di San Domenico che presenta un prospetto tardo-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 26, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei materiali da costruzione, metallurgico, dei mobili e della produzione e distribuzione di energia elettrica e di gas. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Sul posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché corsi della facoltà di agraria dell’università degli studi di Catania. Per l’arricchimento culturale sono presenti varie biblioteche. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche due emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da pallavolo e da pallacanestro. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 26, di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, dell’abbigliamento, degli articoli in pelle, dei materiali da costruzione, metallurgico, dei mobili e della produzione e distribuzione di energia elettrica e di gas. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del legno. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensione. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e un orfanotrofio. Sul posto è possibile frequentare le classi dell’obbligo e vari istituti d’istruzione secondaria di secondo grado nonché corsi della facoltà di agraria dell’università degli studi di Catania. Per l’arricchimento culturale sono presenti varie biblioteche. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche due emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da pallavolo e da pallacanestro. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Luogo di quiete, contraddistinto da una natura incantevole e da una cornice paesaggistica meravigliosa, nonché da importanti siti naturalistici e archeologici, è meta preferita dagli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità e del benessere fisico e mentale. Tra le manifestazioni si ricordano: i festeggiamenti del carnevale; la sagra del maccherone, a maggio; la sagra del castrato e il palio nicosiano, ad agosto; la mostra zootecnica e dell’agricoltura, a settembre. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre. Ha dato i natali agli intagliatori Giovanni Battista e Stefano Li Volsi (XVII secolo).

Luogo di quiete, contraddistinto da una natura incantevole e da una cornice paesaggistica meravigliosa, nonché da importanti siti naturalistici e archeologici, è meta preferita dagli amanti della natura e delle vacanze all’insegna della tranquillità e del benessere fisico e mentale. Tra le manifestazioni si ricordano: i festeggiamenti del carnevale; la sagra del maccherone, a maggio; la sagra del castrato e il palio nicosiano, ad agosto; la mostra zootecnica e dell’agricoltura, a settembre. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre. Ha dato i natali agli intagliatori Giovanni Battista e Stefano Li Volsi (XVII secolo).

Località

Borgo Milletari, San Basile, Villadoro

Borgo Milletari, San Basile, Villadoro

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nicosia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.