Descrizione

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I nasinesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Madonna di Curagna, Borgo e Vignolo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.708 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Piccola comunità di montagna, di origini medievali, con un’economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività agricole. I nasinesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e le località Madonna di Curagna, Borgo e Vignolo. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.708 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme Naesino e Naticino, in origine designava la val Pennavaira; si tratta di un aggettivo in -ino, poi sostantivato, derivante da una voce preromana, che richiama il fiume friulano Natisone. Inserita nella marca aleramica, nel XII secolo entrò a far parte dei possedimenti dei marchesi Del Carretto di Balestrino che, all’inizio del Duecento, strinsero un accordo con la repubblica marinara di Genova. Infeudata, nel XVI secolo, al nobile casato dei Doria, fu coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona. Fu, quindi, annessa al regno di Sardegna, nella prima metà del Settecento, sul finire del secolo si aprì all’occupazione napoleonica, e tornò sotto la signoria dei Savoia, all’indomani del congresso di Vienna, del 1815. La storia successiva non fa registrare avvenimenti particolarti degni di nota, seguendo quella dei territori circostanti. Povera è la presenza di momenti; non vi sono infatti edifici di grande pregio storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale.

Il toponimo, che in documenti medievali compare nelle forme Naesino e Naticino, in origine designava la val Pennavaira; si tratta di un aggettivo in -ino, poi sostantivato, derivante da una voce preromana, che richiama il fiume friulano Natisone. Inserita nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCAALERAMICA'>marca aleramica</a>, nel XII secolo entrò a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCHESIDELCARRETTO'>marchesi Del Carretto</a> di Balestrino che, all’inizio del Duecento, strinsero un accordo con la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a>. Infeudata, nel XVI secolo, al nobile casato dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DORIA'>Doria</a>, fu coinvolta nelle lotte tra le varie potenze, che si contendevano il predominio sulla zona. Fu, quindi, annessa al regno di Sardegna, nella prima metà del Settecento, sul finire del secolo si aprì all’occupazione napoleonica, e tornò sotto la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>, del 1815. La storia successiva non fa registrare avvenimenti particolarti degni di nota, seguendo quella dei territori circostanti. Povera è la presenza di momenti; non vi sono infatti edifici di grande pregio storico-architettonico, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale.

Economia

Dal punto di vista burocratico non vi sono particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, olivo, uve e altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile, sono pressoché insignificanti. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale soddisfa a malapena i bisogni primari della collettività. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L’assenza di una farmacia rende necessario recarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non vi sono particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico risente dell’impronta rurale della zona, con un’agricoltura basata sulla produzione di cereali, foraggi, ortaggi, olivo, uve e altra frutta; parte della popolazione si dedica pure alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini e avicoli. Le attività industriali, limitate a qualche piccola azienda edile, sono pressoché insignificanti. Molto modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; la rete commerciale soddisfa a malapena i bisogni primari della collettività. Non si segnalano strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. L’assenza di una farmacia rende necessario recarsi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, le bellezze dell’ambiente naturale e la vicinanza alla Riserva naturale regionale di Rio Torsero costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa dell’8 settembre, dedicata alla Natività di Maria Vergine. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

L’aria salubre, la tranquillità del luogo, le bellezze dell’ambiente naturale e la vicinanza alla Riserva naturale regionale di Rio Torsero costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. È poco frequentata pure per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono particolarmente intensi; a essi la popolazione si rivolge anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Tra le manifestazioni tradizionali, che allietano il borgo, richiamando visitatori dai dintorni, merita di essere citata la festa dell’8 settembre, dedicata alla Natività di Maria Vergine. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, viene celebrata il 24 giugno.

Località

Borgo, Madonna di Curagna

Borgo, Madonna di Curagna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Nasino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.