Descrizione

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I monteleprini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cortiglia-Presti San Lorenzo, Calcerame, Ricuzzu, Sassani, Suvarelli e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge su una modesta altura, interamente articolato in terrazze intorno al monte e fortificato in alcuni punti, è interessato da forte espansione edilizia. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, domina l’immagine di un’aquila nera.

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I monteleprini, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Cortiglia-Presti San Lorenzo, Calcerame, Ricuzzu, Sassani, Suvarelli e in numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge su una modesta altura, interamente articolato in terrazze intorno al monte e fortificato in alcuni punti, è interessato da forte espansione edilizia. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, domina l’immagine di un’aquila nera.

Storia

Non si hanno certezze sull’origine e il significato del toponimo: è possibile che si tratti di una composizione con il latino LEPORE, così come è probabile che lepre sia il risultato di una paretimologia. “Monsleporis” è la sua denominazione medievale. Che la sua origine risalga all’epoca antica è testimoniato dai reperti archeologici del VII secolo a.C. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del centro abitato risalgono al periodo medievale, precisamente a quando Federico III d’Aragona donò il feudo alle monache di Santa Caterina al Cassaro di Palermo, nel XIV secolo. Successivamente, le religiose concessero il casale in enfiteusi alla diocesi di Monreale, e l’arcivescovo Giovanni Ventimiglia si occupò della sua giurisdizione. Nel 1585, il casale passò sotto l’amministrazione dei nobili Opezzinga, baroni di Palazzo Adriano. Tra gli altri feudatari che si occuparono del governo del borgo si ricordano i Bellacera, baroni di Regalmici. La popolazione locale fu dimezzata da un’epidemia di colera tra il 1864 e il 1867. Questo borgo è diventato noto per la “Strage di Portella delle Ginestre”, compiuta dal bandito Salvatore Giuliano. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la Torre dei Ventimiglia, costruita nel XV secolo, in stile normanno che presenta una pianta rettangolare che si eleva su tre livelli, coronata da una merlatura con orologio; la chiesa madre, dedicata alla Madonna del Rosario, eretta nel 1624, a croce latina, con 12 cappelle pregevolmente decorate; la chiesa delle Anime Sante, costruita nel 1717 all’interno del castello; la parrocchia di Sant’Antonio da Padova a tre navate, del XVIII secolo.

Non si hanno certezze sull’origine e il significato del toponimo: è possibile che si tratti di una composizione con il latino LEPORE, così come è probabile che lepre sia il risultato di una paretimologia. “Monsleporis” è la sua denominazione medievale. Che la sua origine risalga all’epoca antica è testimoniato dai reperti archeologici del VII secolo a.C. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del centro abitato risalgono al periodo medievale, precisamente a quando Federico III d’Aragona donò il feudo alle monache di Santa Caterina al Cassaro di Palermo, nel XIV secolo. Successivamente, le religiose concessero il casale in enfiteusi alla diocesi di Monreale, e l’arcivescovo Giovanni Ventimiglia si occupò della sua giurisdizione. Nel 1585, il casale passò sotto l’amministrazione dei nobili Opezzinga, baroni di Palazzo Adriano. Tra gli altri feudatari che si occuparono del governo del borgo si ricordano i Bellacera, baroni di Regalmici. La popolazione locale fu dimezzata da un’epidemia di colera tra il 1864 e il 1867. Questo borgo è diventato noto per la “Strage di Portella delle Ginestre”, compiuta dal bandito Salvatore Giuliano. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la Torre dei Ventimiglia, costruita nel XV secolo, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a> che presenta una pianta rettangolare che si eleva su tre livelli, coronata da una merlatura con orologio; la chiesa madre, dedicata alla Madonna del Rosario, eretta nel 1624, a croce latina, con 12 cappelle pregevolmente decorate; la chiesa delle Anime Sante, costruita nel 1717 all’interno del castello; la parrocchia di Sant’Antonio da Padova a tre navate, del XVIII secolo.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, metalmeccanico, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensioni. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella parrocchiale “Maria Santissima del Rosario”, quella di “Santa Rosalia” e quella pubblica “Santissimo Crocifisso”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo, una pista di pattinaggio, campi da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, metalmeccanico, dei mobili e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quelli bancario, assicurativo e dei fondi pensioni. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca civica, quella parrocchiale “Maria Santissima del Rosario”, quella di “Santa Rosalia” e quella pubblica “Santissimo Crocifisso”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo, una pista di pattinaggio, campi da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La buona posizione geografica, agevolata dalla vicinanza del mare e delle montagne, nonché il clima mite e soleggiato, hanno permesso un discreto sviluppo turistico dell’area. Offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni e di raggiungere non solo la costa, ma anche l’area della Riserva Naturale Grotta di Carburangeli. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la processione dei Misteri e la festa di Santa Rosalia, il Venerdì Santo; la festa di San Giuseppe, a marzo; la sagra della schiacciata, a settembre; la festa dell’Immacolata e il presepe vivente, a dicembre. Il Patrono, il Santissimo Crocifisso, si festeggia l’ultima domenica di giugno. Ha dato i natali al dottore Filippo Roccobono (1844-1919).

La buona posizione geografica, agevolata dalla vicinanza del mare e delle montagne, nonché il clima mite e soleggiato, hanno permesso un discreto sviluppo turistico dell’area. Offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni e di raggiungere non solo la costa, ma anche l’area della Riserva Naturale Grotta di Carburangeli. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la processione dei Misteri e la festa di Santa Rosalia, il Venerdì Santo; la festa di San Giuseppe, a marzo; la sagra della schiacciata, a settembre; la festa dell’Immacolata e il presepe vivente, a dicembre. Il Patrono, il Santissimo Crocifisso, si festeggia l’ultima domenica di giugno. Ha dato i natali al dottore Filippo Roccobono (1844-1919).

Località

Calcerame, Cortiglia-Presti San Lorenzo, Presti San Lorenzo, Suvarelli

Calcerame, Cortiglia-Presti San Lorenzo, Presti San Lorenzo, Suvarelli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Montelepre rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.