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Descrizione

Centro di origine medioevale, con attività economica agricola. La comunità dei montacilnesi (o ilcinesi)  presenta un indice di vecchiaia straordinariamente alto  e si articola nelle località di Camigliano, Castelnuovo dell'Abate, Castiglione del bosco, Cinigliano, Monte Amiata, Poggio alle Mura, Sant'Angelo in Colle, Sant'Antimo (abbazia), Stazione di Sant'Angelo-Cinigiano, Tavernelle e Torrenieri. Come nelle altre località di questa parte della regione, vi risiedono anche immigrati da altri paesi dell'Unione Europea, soprattutto inglesi e tedeschi. Il paesaggio è quello tipico delle crete senesi. Nel suo stemma comunale, i sei monti rossi che sostengono un leccio alludono al territorio comunale, sui cui colli quest'albero è molto diffuso, richiamando anche l'origine del toponimo che proviene dalle parole latine MONS e ILCINUS, per 'Monte Leccino'.

Storia

Le testimonianze più antiche circa le sue origini sono andate disperse nella distruzione dell'archivio dell'Abbazia di Sant'Antimo, ma è certo che il comune divenne tale nel XII sec. e che il suo territorio fu compreso in quelli della stessa abbazia. In seguito, nel XIII sec. fu al centro delle lotte tra Firenze e Siena: si ricordano, soprattutto, l'istituzione, nel 1251, di una commissione speciale "per la distruzione e la morte di Montalcino", nonché le disposizioni, inserite nello statuto senese del 1262, che ne imponevano la distruzione delle mura, delle case e delle piantagioni, a causa dell'aiuto prestato dai montalcinesi ai fiorentini nella battaglia di Montaperti. Ma proprio a Siena si legherà definitivamente il destino di questo comune a partire dal 1300, anno in cui passò sotto il suo controllo che durerà sino al 1555, quando, caduta Siena, divenne sede della Repubblica senese in esilio. Di quegli anni si ricorda la strenua resistenza del comune agli assedi di Clemente VII, nel 1525, e di Cosimo I de ' Medici, nel 1553, cui però si arrese il 31 luglio del 1559, divenendo sede di capitanato, con un territorio corrispondente a quello attuale. A testimonianza della dominazione senese restano: la rocca trecentesca, il Palazzo comunale e la chiesa di Sant'Agostino.

Economia

L'economia locale è basata prevalentemente sull'agricoltura, soprattutto delle specie tradizionali dell'olivo e della vite. Infatti, anche se in percentuale ancora piuttosto bassa, nel processo di industrializzazione, oltre alla produzione di materiali da costruzione, si attesta quella degli oleifici e, in forma molto più rilevante, perché di più antica tradizione, quella delle aziende vitivinicole: qui, si producono il vino Brunello, fra i più pregiati e famosi sulle tavole italiane, la cui selezione viene fatta risalire al 1870, ed il Moscadello, meno noto ma di origini più antiche. Non a caso il comune è anche sede dell'Istituto europeo vitivinicolo. Un modesto sviluppo del terziario, negli ultimi anni, è il frutto di un rinnovato interesse per le attrattive turistiche del comune. Per questo le strutture ricettive e sportive sono numerose ed adeguate a soddisfare le richieste dei nuovi consistenti flussi turistici, sfruttando anche la vicinanza con un monumento di forte richiamo come l'Abbazia di Sant'Antimo, nei pressi della frazione di Castelnuovo dell'Abate. Benché vi si possano frequentare soltanto le scuole dell'obbligo ed un istituto magistrale, la vita culturale è abbastanza stimolante, grazie anche alla presenza di ricchi musei, da quello civico a quello diocesano, a quello del vetro e all'archeologico, di un archivio storico, di una biblioteca comunale e del Teatro degli Astrusi.

Relazioni

È molto praticata l'attività venatoria, cui si dedica un torneo di apertura della caccia, mentre l'ultima domenica di ottobre, si celebra la Sagra del tordo, le cui origini risalgono a Caio Mecenate, consigliere dell'imperatore romano Augusto, che su questo territorio avrebbe fatto incetta e lucroso mercato di questi volatili; la manifestazione prevede anche un corteo storico che rende omaggio alla Signora di Fortezza, eletta ogni anno tra le ragazze più belle del paese, cui fa seguito un torneo di tiro con l'arco. In maggio, invece, si svolge una fiera dei vini e di altri prodotti locali, mentre, in agosto, il Premio letterario Barbi Colombini. Qui, vale la pena di giungere anche per gustare le famose specialità gastronomiche: i "pici", grossi spaghetti fatti a mano, ed i sospiri, dolci caratteristici. La festa della Patrona, Maria Santissima del Soccorso si celebra l'8 maggio.

Località

Camigliano, Castelnuovo dell'Abate, La Croce, Monte Amiata, Poggio alle Mura, Sant'Angelo in Colle, Stazione di Sant'Angelo-Cinigiano, Tavernelle, Torrenieri

INFO
  • Popolazione 5.093
  • Lat 43° 3' 27,3'' 43.05750833
  • Long 11° 29' 23,53'' 11.48986944
  • CAP 53024
  • Prefisso 0577
  • Codice ISTAT 052014
  • Codice Catasto F402
  • Altitudine slm 567 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno
    E/2308
  • Superficie 243.62 Km2
  • Densità 20,91 ab/Km2
  • Sismicità Zona 3
  • Alba 04:42
  • Tramonto 19:41
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