Descrizione

Centro di pianura, di origine nuragica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I monastiresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 48 a un massimo di 235 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti.

Centro di pianura, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I monastiresi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 48 a un massimo di 235 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da un fenomeno di forte crescita edilizia, mostra un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti.

Storia

Il toponimo riflette il catalano “monestir”, con il significato di ‘monastero’, mentre la forma dialettale “muristeni”, deriva da un incrocio tra “monisterium” e il greco bizantino “monasteri”, ‘monastero’. Di origine nuragica, fece parte, nell’XI secolo, della curatoria di Parte Olla nel Giudicato di Cagliari. Dal 1528 appartenne ai conti della Gherardesca e poi al comune di Pisa. Concessa in feudo, nel 1352, al re d’Aragona, Arnaldo Cavan, passò in seguito ai de Dusay, a Niccolò Cassiano, ai Bellit, ai Gualbas e, infine, nel 1839, ai Crispi, marchesi di Valdura. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Pietro, al cui interno sono presenti pregevoli cappelle con volte a crociera e portale ogivale; la chiesetta di Sant’Antonio, del XIII secolo; il monastero dei Camaldolesi, di epoca medievale; il castello di Balardi.

Il toponimo riflette il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANO'>catalano</a> “monestir”, con il significato di ‘monastero’, mentre la forma dialettale “muristeni”, deriva da un incrocio tra “monisterium” e il greco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BIZANTINO'>bizantino</a> “monasteri”, ‘monastero’. Di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, fece parte, nell’XI secolo, della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> di Parte Olla nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATO'>Giudicato</a> di Cagliari. Dal 1528 appartenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CONTIDELLAGHERARDESCA'>conti della Gherardesca</a> e poi al comune di Pisa. Concessa in feudo, nel 1352, al re d’Aragona, Arnaldo Cavan, passò in seguito ai de Dusay, a Niccolò Cassiano, ai Bellit, ai Gualbas e, infine, nel 1839, ai Crispi, marchesi di Valdura. Interessanti sotto il profilo storico-architettonico sono: la chiesa parrocchiale di San Pietro, al cui interno sono presenti pregevoli cappelle con volte a crociera e portale ogivale; la chiesetta di Sant’Antonio, del XIII secolo; il monastero dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CAMALDOLESI'>Camaldolesi</a>, di epoca medievale; il castello di Balardi.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, della carta, dei materiali da costruzione, della fabbricazione delle macchine per l’agricoltura e di strumenti ottici, dei mobili, metalmeccanico, cantieristico ed edile. Il terziario si compone di una buona rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Dispone di un centro di aggregazione. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale e di una ludoteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, olivo, agrumi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti alimentare, tra cui il lattiero-caseario, della carta, dei materiali da costruzione, della fabbricazione delle macchine per l’agricoltura e di strumenti ottici, dei mobili, metalmeccanico, cantieristico ed edile. Il terziario si compone di una buona rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Dispone di un centro di aggregazione. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale e di una ludoteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi periodici si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate con processione religiosa, canti sacri in sardo, distribuzione gratuita di vino, dolci e falò, a gennaio; la festa di San Sebastiano, a gennaio; la festa di San Giacomo e Sant’Anna, a luglio; la festa campestre di Santa Lucia, l’ultima domenica di agosto, una festa campestre con processione religiosa, sfilata di costumi e di cavalieri, carri a buoi, ballo pubblico in piazza, canti sacri in sardo, musica, giochi tradizionali, competizioni sportive e fuochi d’artificio. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 26 giugno.

Non costituisce meta di significativo richiamo turistico, pur offrendo a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra gli eventi periodici si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate con processione religiosa, canti sacri in sardo, distribuzione gratuita di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VINO'>vino</a>, dolci e falò, a gennaio; la festa di San Sebastiano, a gennaio; la festa di San Giacomo e Sant’Anna, a luglio; la festa campestre di Santa Lucia, l’ultima domenica di agosto, una festa campestre con processione religiosa, sfilata di costumi e di cavalieri, carri a buoi, ballo pubblico in piazza, canti sacri in sardo, musica, giochi tradizionali, competizioni sportive e fuochi d’artificio. La festa del Patrono, San Pietro, si celebra il 26 giugno.

Località

Basigna, Istituto Zootecnico

Basigna, Istituto Zootecnico