Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale e una crescente attività turistica. I momesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra le località di Agnellengo, Alzate e Castelletto, nonché in nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge all'incrocio della strada Carpignano-Oleggio con la statale del lago d'Orta; fra questa e l'Agogna si estende il nucleo più antico, mentre lungo la statale si è sviluppata estensivamente la parte più recente, che tende ad espandersi anche oltre la linea ferroviaria Novara-Domodossola. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Reale, si raffigura, su sfondo azzurro, un castello rosso, munito di una torre merlata alla guelfa, fondato su una verde campagna e sovrastato da due mazze d'argento decussate.

Comune di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale e una crescente attività turistica. I momesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra le località di Agnellengo, Alzate e Castelletto, nonché in nuclei urbani minori e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico vario, con differenze di altitudine appena accennate. L'abitato, interessato da una fase di espansione edilizia, sorge all'incrocio della strada Carpignano-Oleggio con la statale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGODORTA'>lago d'Orta</a>; fra questa e l'Agogna si estende il nucleo più antico, mentre lungo la statale si è sviluppata estensivamente la parte più recente, che tende ad espandersi anche oltre la linea ferroviaria Novara-Domodossola. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Reale, si raffigura, su sfondo azzurro, un castello rosso, munito di una torre merlata alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a>, fondato su una verde campagna e sovrastato da due mazze d'argento decussate.

Storia

Qualche studioso considera il toponimo come la continuazione del nome gentilizio romano d'origine celtica “Mummius”, riportato anche nella variante “Mommius”. Viene citata per la prima volta in un documento dell'anno 892: in questo periodo apparteneva alla famiglia novarese dei Capitanei; in seguito passò ai Cattaneo, celebre casato i cui membri furono tra i maggiori esponenti della classe dirigente novarese. Nel corso del XII secolo il suo castello, menzionato per la prima volta in documenti del 1087, fu sotto il controllo dei milanesi, che esercitavano forti mire espansionistiche su tutto il territorio novarese; nel 1154 esso venne distrutto dall'imperatore Federico Barbarossa. Solo con l'ingresso di Novara nella Lega dei comuni lombardi la fortezza, ricostruita, passò di nuovo ai Cattaneo. Numerosi sono gli edifici di culto risalenti al periodo medievale, tra cui occorre menzionare: la chiesa di San Martino in Villa, oggi in disuso, che conserva qualche traccia della muratura originale; la chiesa di San Pietro, distrutta nel Seicento; l'oratorio di San Rocco, eretto dopo la peste nel luogo in cui venivano ricoverati i sospetti di contagio. Degna di nota è poi la chiesa della Santissima Trinità, distrutta e ricostruita tra la fine dell'XI secolo e gli inizi del XII. All'interno conserva un pregevole ciclo pittorico, che parte dall'abside con la raffigurazione della Trinità e degli Apostoli e prosegue in basso con i riquadri che rappresentano le Opere di Misericordia. Essa è considerata uno dei più grandi gioielli artistici del medio novarese.

Qualche studioso considera il toponimo come la continuazione del nome gentilizio romano d'origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CELTICA'>celtica</a> “Mummius”, riportato anche nella variante “Mommius”. Viene citata per la prima volta in un documento dell'anno 892: in questo periodo apparteneva alla famiglia novarese dei Capitanei; in seguito passò ai Cattaneo, celebre casato i cui membri furono tra i maggiori esponenti della classe dirigente novarese. Nel corso del XII secolo il suo castello, menzionato per la prima volta in documenti del 1087, fu sotto il controllo dei milanesi, che esercitavano forti mire espansionistiche su tutto il territorio novarese; nel 1154 esso venne distrutto dall'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>. Solo con l'ingresso di Novara nella Lega dei comuni lombardi la fortezza, ricostruita, passò di nuovo ai Cattaneo. Numerosi sono gli edifici di culto risalenti al periodo medievale, tra cui occorre menzionare: la chiesa di San Martino in Villa, oggi in disuso, che conserva qualche traccia della muratura originale; la chiesa di San Pietro, distrutta nel Seicento; l'oratorio di San Rocco, eretto dopo la peste nel luogo in cui venivano ricoverati i sospetti di contagio. Degna di nota è poi la chiesa della Santissima Trinità, distrutta e ricostruita tra la fine dell'XI secolo e gli inizi del XII. All'interno conserva un pregevole ciclo pittorico, che parte dall'abside con la raffigurazione della Trinità e degli Apostoli e prosegue in basso con i riquadri che rappresentano le Opere di Misericordia. Essa è considerata uno dei più grandi gioielli artistici del medio novarese.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. È sede di stazione dei carabinieri. All'allevamento di bovini e avicoli, nonché alla produzione di riso, frumento, foraggi e frutta del settore primario, si affianca l'industria, che si compone di numerose imprese operanti nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, del legno, della carta, dei materiali da costruzione, della lavorazione e conservazione delle carni, della fabbricazione delle macchine per l'agricoltura, degli strumenti di precisione, dei mobili, metallurgico, meccanico ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio. È sede di stazione dei carabinieri. All'allevamento di bovini e avicoli, nonché alla produzione di riso, frumento, foraggi e frutta del settore primario, si affianca l'industria, che si compone di numerose imprese operanti nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, del legno, della carta, dei materiali da costruzione, della lavorazione e conservazione delle carni, della fabbricazione delle macchine per l'agricoltura, degli strumenti di precisione, dei mobili, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a> ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva e dell'insieme dei servizi, che comprendono quelli bancario e assicurativo. Non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole presenti assicurano la frequenza delle classi dell'obbligo; per l'arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Grazie al ricco patrimonio artistico e alla buona rete di collegamenti, registra un consistente flusso di visitatori. Offre, infatti, a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Numerosi sono gli appuntamenti che ricorrono nel corso dell'anno, tra cui occorre menzionare: a maggio, la festa della mamma; a giugno, il Corpus Domini e l'anniversario del Monumento Alpini; a luglio, il raduno macchine d'epoca e la corsa campestre. Il mercato settimanale si tiene il sabato. I Patroni, Santi Zeno e Tecla, si festeggiano la seconda domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo alla seconda domenica di agosto.

Grazie al ricco patrimonio artistico e alla buona rete di collegamenti, registra un consistente flusso di visitatori. Offre, infatti, a quanti vi si rechino la possibilità di godere delle bellezze dell'ambiente naturale, di gustare i semplici ma genuini prodotti locali ed effettuare interessanti escursioni nei dintorni. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l'espletamento di pratiche burocratiche. Numerosi sono gli appuntamenti che ricorrono nel corso dell'anno, tra cui occorre menzionare: a maggio, la festa della mamma; a giugno, il Corpus Domini e l'anniversario del Monumento Alpini; a luglio, il raduno macchine d'epoca e la corsa campestre. Il mercato settimanale si tiene il sabato. I Patroni, Santi Zeno e Tecla, si festeggiano la seconda domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo alla seconda domenica di agosto.

Località

Agnellengo, Alzate, Cascina Nuova, Castelletto

Agnellengo, Alzate, Cascina Nuova, Castelletto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Momo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.