Descrizione

Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I mallaresi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Montefreddo, Acque, Baracchi, Bertoni, Cadotto, Codevilla, Crosa, Ferriera di Codevilla, Fucine-Grenni, Olano e Pratogrande. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono 1.001 metri di quota. L’abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, non mostra segni di espansione edilizia, mantenendo un aspetto rurale; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l’immagine di un albero di mele con pomi d’oro, posto su una pianura bagnata da due torrenti (il Malletto e il Cravarezza).

Comune di montagna, di origini medievali, con un’economia di tipo agricolo e industriale. I mallaresi, che presentano un indice di vecchiaia molto elevato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerose case sparse e le località Montefreddo, Acque, Baracchi, Bertoni, Cadotto, Codevilla, Crosa, Ferriera di Codevilla, Fucine-Grenni, Olano e Pratogrande. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono 1.001 metri di quota. L’abitato, che conserva pregevoli testimonianze del passato, non mostra segni di espansione edilizia, mantenendo un aspetto rurale; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia l’immagine di un albero di mele con pomi d’oro, posto su una pianura bagnata da due torrenti (il Malletto e il Cravarezza).

Storia

Inserita, nel X secolo, nella marca aleramica, ha un toponimo di etimologia incerta: potrebbe trattarsi di un derivato dalla voce “mallum”, di origine germanica, avente il significato di ‘placito pubblico’, o dalla base preromana “mal-”, che entra a comporre nomi di fiumi e monti dell’area alpina. Sorta come borgo viario, lungo la strada che collegava Noli alle zone interne del Piemonte, sul finire del secolo XI fu assegnata al marchese Bonifacio del Vasto, al quale subentrarono ai Del Carretto. Alla fine del Trecento venne ceduta ai marchesi del Monferrato, quindi nuovamente i Del Carretto, confermati nella reggenza del feudo anche dai duchi di Mantova, nella prima metà del XVI secolo. Posta sotto la giurisdizione delle nobili famiglie genovesi dei Cattaneo e degli Spinola, seguì le vicende dei territori circostanti che, dopo la dominazione spagnola, furono acquistati da Genova, all’inizio del Settecento, e annessi al regno di Sardegna, all’indomani del congresso di Vienna. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa parrocchiale di San Nicola, della fine del XVI secolo; il santuario di Nostra Signora della Misericordia, di origini medievali ma ingrandito nel Seicento e sul finire del XIX secolo, in località Eremita; l’ex abbazia di Santa Maria, della seconda metà del 1100, a Fornelli; i ruderi di alcuni castelli, risalenti al Medioevo.

Inserita, nel X secolo, nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCAALERAMICA'>marca aleramica</a>, ha un toponimo di etimologia incerta: potrebbe trattarsi di un derivato dalla voce “mallum”, di origine germanica, avente il significato di ‘placito pubblico’, o dalla base preromana “mal-”, che entra a comporre nomi di fiumi e monti dell’area alpina. Sorta come borgo viario, lungo la strada che collegava Noli alle zone interne del Piemonte, sul finire del secolo XI fu assegnata al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCHESEBONIFACIODELVASTO'>marchese Bonifacio del Vasto</a>, al quale subentrarono ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>. Alla fine del Trecento venne ceduta ai marchesi del Monferrato, quindi nuovamente i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, confermati nella reggenza del feudo anche dai duchi di Mantova, nella prima metà del XVI secolo. Posta sotto la giurisdizione delle nobili famiglie genovesi dei Cattaneo e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SPINOLA'>Spinola</a>, seguì le vicende dei territori circostanti che, dopo la dominazione spagnola, furono acquistati da Genova, all’inizio del Settecento, e annessi al regno di Sardegna, all’indomani del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=CONGRESSODIVIENNA'>congresso di Vienna</a>. Tra le testimonianze storico-architettoniche figurano: la chiesa parrocchiale di San Nicola, della fine del XVI secolo; il santuario di Nostra Signora della Misericordia, di origini medievali ma ingrandito nel Seicento e sul finire del XIX secolo, in località Eremita; l’ex abbazia di Santa Maria, della seconda metà del 1100, a Fornelli; i ruderi di alcuni castelli, risalenti al Medioevo.

Economia

Esclusi i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, foraggi, ortaggi, uve e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metallurgico e della lavorazione del legno. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e ricreative di rilievo. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Esclusi i consueti uffici municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, foraggi, ortaggi, uve e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti edile, metallurgico e della lavorazione del legno. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una rete commerciale, di dimensioni modeste ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si registra la presenza di strutture sociali, sportive e ricreative di rilievo. È possibile frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, accanto alla ristorazione, offrono una vasta possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

L’aria salubre, la tranquillità del posto e la suggestiva cornice paesaggistica costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento ha portato a un incremento della presenza turistica nella zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citati: la fiera dell’alta val Bormida; quella del 5 agosto; il mercatino dell’antiquariato; la mostra mercato di stampa e libri, a settembre; la festa e la fiera dell’8 settembre. Il mercato si svolge il sabato. La festa del Patrono, San Nicola, viene celebrata il 6 dicembre, con l’omonima fiera.

L’aria salubre, la tranquillità del posto e la suggestiva cornice paesaggistica costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento ha portato a un incremento della presenza turistica nella zona. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili localmente, oltre che per motivi di studio. Tra gli appuntamenti consueti meritano di essere citati: la fiera dell’alta <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=VALBORMIDA'>val Bormida</a>; quella del 5 agosto; il mercatino dell’antiquariato; la mostra mercato di stampa e libri, a settembre; la festa e la fiera dell’8 settembre. Il mercato si svolge il sabato. La festa del Patrono, San Nicola, viene celebrata il 6 dicembre, con l’omonima fiera.

Località

Acque, Baracchi, Bertoni, Braia, Codevilla, Crosa, Eremita, Fucine-Grenni, Montefreddo, Olano

Acque, Baracchi, Bertoni, Braia, Codevilla, Crosa, Eremita, Fucine-Grenni, Montefreddo, Olano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Mallare rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.