Descrizione

Centro di montagna, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria. I millesimesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è quasi tutto distribuito tra numerose case sparse e le località Acquafredda, Borda, Cabroni e Melogno. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 820 metri di quota. L’abitato mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica e ideato, secondo la tradizione, circa un secolo prima, riporta, nel capo, l’arma dei marchesi Del Carretto (cinque bande rosse in campo dorato), che fondarono il comune nel 1206, per volontà di Enrico II Del Carretto, che firmò solennemente l’atto “apud pontem Millesimi”, lo stesso ponte rappresentato nell’insegna del comune, che ne evoca le origini. Sotto lo scudo, il motto è: MILES ESTO.

Centro di montagna, di origini antiche, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l’industria. I millesimesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, risiedono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è quasi tutto distribuito tra numerose case sparse e le località Acquafredda, Borda, Cabroni e Melogno. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono gli 820 metri di quota. L’abitato mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica e ideato, secondo la tradizione, circa un secolo prima, riporta, nel capo, l’arma dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCHESIDELCARRETTO'>marchesi Del Carretto</a> (cinque bande rosse in campo dorato), che fondarono il comune nel 1206, per volontà di Enrico II <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, che firmò solennemente l’atto “apud pontem Millesimi”, lo stesso ponte rappresentato nell’insegna del comune, che ne evoca le origini. Sotto lo scudo, il motto è: MILES ESTO.

Storia

Citata per la prima volta in un diploma imperiale del X secolo, ha origini risalenti a epoca romana. Il toponimo deriva dall’aggettivo numerale ordinale latino mille; non si conoscono però le ragioni per cui il borgo fu così chiamato. Inserita nella marca aleramica, nel secolo XI fu oggetto di frequenti incursioni saracene, che ne causarono il progressivo degrado. Entrata a far parte dei possedimenti del marchese Bonifacio del Vasto, nel 1100 pervenne ai Del Carretto, che la munirono di fortificazioni e le concessero particolari esenzioni fiscali, favorendone la ripresa economica. È dell’inizio del XIII secolo la promulgazione degli statuti locali, che in seguito furono rinnovati. Nella seconda metà del Duecento passò ad Asti, venendo assoggettata, nel XV secolo, alla dominazione dei Visconti, cui subentrarono gli austriaci. Annessa al regno dei Savoia, con la pace di Vienna, della prima metà del Settecento, sul finire del secolo si aprì all’invasione delle truppe napoleoniche che, dopo la battaglia di Montenotte, vi sconfissero l’esercito austro-sardo, costretto a ritirarsi a Cosseria. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale dell’Annunziata, ricostruita, nella seconda metà del XV secolo, su un edificio precedente; il quattrocentesco ponte della Gaietta o ponte Vecchio, sulla Bormida, con una torre di guardia sull’arcata; il santuario della Madonna del Deserto, del Settecento, rifatto nella seconda metà del XIX secolo; il cinquecentesco palazzo dei Del Carretto, sede del municipio; la villa Centurione, con i resti di un chiostro facente parte di un’abbazia benedettina, del Duecento. Interessanti sono anche i ruderi del castello dei Del Carretto, dell’inizio del XIII secolo.

Citata per la prima volta in un diploma imperiale del X secolo, ha origini risalenti a epoca romana. Il toponimo deriva dall’aggettivo numerale ordinale latino mille; non si conoscono però le ragioni per cui il borgo fu così chiamato. Inserita nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCAALERAMICA'>marca aleramica</a>, nel secolo XI fu oggetto di frequenti incursioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SARACENE'>saracene</a>, che ne causarono il progressivo degrado. Entrata a far parte dei possedimenti del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCHESEBONIFACIODELVASTO'>marchese Bonifacio del Vasto</a>, nel 1100 pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, che la munirono di fortificazioni e le concessero particolari esenzioni fiscali, favorendone la ripresa economica. È dell’inizio del XIII secolo la promulgazione degli statuti locali, che in seguito furono rinnovati. Nella seconda metà del Duecento passò ad Asti, venendo assoggettata, nel XV secolo, alla dominazione dei Visconti, cui subentrarono gli austriaci. Annessa al regno dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, con la pace di Vienna, della prima metà del Settecento, sul finire del secolo si aprì all’invasione delle truppe napoleoniche che, dopo la battaglia di Montenotte, vi sconfissero l’esercito austro-sardo, costretto a ritirarsi a Cosseria. Tra i monumenti figurano: la parrocchiale dell’Annunziata, ricostruita, nella seconda metà del XV secolo, su un edificio precedente; il quattrocentesco ponte della Gaietta o ponte Vecchio, sulla Bormida, con una torre di guardia sull’arcata; il santuario della Madonna del Deserto, del Settecento, rifatto nella seconda metà del XIX secolo; il cinquecentesco palazzo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, sede del municipio; la villa Centurione, con i resti di un chiostro facente parte di un’abbazia benedettina, del Duecento. Interessanti sono anche i ruderi del castello dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=DELCARRETTO'>Del Carretto</a>, dell’inizio del XIII secolo.

Economia

È sede della Comunità montana, del Parco naturale regionale di Bric Tana, della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Si producono cereali, frumento, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è attivo nei comparti alimentare, automobilistico, edile, metallurgico, del legno, del vetro, della tipografia, della produzione e distribuzione di gas; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche della plastica, oltre che di mobili. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e del museo di stampe e cartografie napoleoniche della Liguria. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. Non mancano un campo sportivo, un sferisterio e un bocciodromo.

È sede della Comunità montana, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDIBRICTANA'>Parco naturale regionale di Bric Tana</a>, della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Si producono cereali, frumento, ortaggi e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il tessuto industriale è attivo nei comparti alimentare, automobilistico, edile, metallurgico, del legno, del vetro, della tipografia, della produzione e distribuzione di gas; a queste si affiancano una centrale elettrica e fabbriche della plastica, oltre che di mobili. È presente il servizio bancario; una sufficiente rete commerciale completa il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnala una casa di riposo. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e del museo di stampe e cartografie napoleoniche della Liguria. La capacità ricettiva è limitata alla sola ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico. Non mancano un campo sportivo, un sferisterio e un bocciodromo.

Relazioni

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del Parco naturale regionale di Bric Tana. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Il calendario degli appuntamenti consueti annovera varie fiere tra cui quelle dell’artigianato e antiquariato, a luglio, e del tartufo, a settembre. Il mercato ha luogo il sabato. La festa della Patrona, la Madonna del Carmine, viene celebrata il 16 luglio, con l’omonima fiera.

Sebbene non registri un significativo movimento di turisti, offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare le bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDIBRICTANA'>Parco naturale regionale di Bric Tana</a>. Abbastanza frequentata per lavoro, grazie agli insediamenti industriali, intrattiene rapporti non molto intensi con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Il calendario degli appuntamenti consueti annovera varie fiere tra cui quelle dell’artigianato e antiquariato, a luglio, e del tartufo, a settembre. Il mercato ha luogo il sabato. La festa della Patrona, la Madonna del Carmine, viene celebrata il 16 luglio, con l’omonima fiera.

Località

Acquafredda, Borda, Cabroni, Melogno, Santuario del Deserto

Acquafredda, Borda, Cabroni, Melogno, Santuario del Deserto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Millesimo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.