Descrizione

Centro costiero di origine quasi certamente alto-medievale, le cui principali risorse economiche sono rappresentate dalle attività rurali, turistiche e artigianali. Una parte dei metesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede in case sparse e nella località di Alberi ma la maggioranza della comunità vive nel capoluogo comunale, inglobato ormai dalla vicina Piano di Sorrento; le sue abitazioni seguono il declivio dei monti Lattari, stringendosi le une alle altre intorno a caratteristiche stradine che degradano bruscamente verso la spiaggia di Alimuri e il porticciolo. Il territorio comunale, classificato collinare, si estende su una serie di rilievi di origine tufacea intensamente coltivati, sui quali è lasciato ancora spazio alla tipica macchia mediterranea, arricchita da specie endemiche dalle fioriture multicolori ma pericolosamente esposta ai processi di antropizzazione. La costa, ora rocciosa e alta ora bassa e sabbiosa, offre scorci stupendi e spiaggette nascoste.  

Centro costiero di origine quasi certamente alto-medievale, le cui principali risorse economiche sono rappresentate dalle attività rurali, turistiche e artigianali. Una parte dei metesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiede in case sparse e nella località di Alberi ma la maggioranza della comunità vive nel capoluogo comunale, inglobato ormai dalla vicina Piano di Sorrento; le sue abitazioni seguono il declivio dei monti Lattari, stringendosi le une alle altre intorno a caratteristiche stradine che degradano bruscamente verso la spiaggia di Alimuri e il porticciolo. Il territorio comunale, classificato collinare, si estende su una serie di rilievi di origine tufacea intensamente coltivati, sui quali è lasciato ancora spazio alla tipica macchia mediterranea, arricchita da specie endemiche dalle fioriture multicolori ma pericolosamente esposta ai processi di antropizzazione. La costa, ora rocciosa e alta ora bassa e sabbiosa, offre scorci stupendi e spiaggette nascoste.  

Storia

Sulla scorta di alcuni ritrovamenti archeologici si può far risalire la sua fondazione al VII secolo d.C., mentre a partire dal IX secolo si ha notizia dei traffici commerciali marittimi che intratteneva con l'Oriente e la Palestina grazie alla potente flotta di cui era dotata. Per tutto il Medioevo le sorti dei metesi furono legate a quelle della più potente ed egemone Sorrento -sede vescovile e libero ducato dal IX all'XI secolo- e solo durante la dominazione degli Aragonesi essi ottennero una prima forma di rappresentanza nel governo di Sorrento (1491). Insieme ai sorrentini e agli abitanti di Massa Lubrense respinsero valorosamente un'invasione saracena e furono poi duramente colpiti dalla peste del 1656; nel 1799 appoggiarono la Repubblica Partenopea e nel 1819 raggiunsero l'autonomia da Sorrento. Riaccorpato a quest'ultima per un breve periodo tra il 1927 e il 1946, il comune è tornato ad essere autonomo dal secondo dopoguerra. Nel patrimonio architettonico del centro storico spicca la basilica della Madonna del Lauro, probabilmente costruita su un preesistente tempio di epoca romana dedicato a Minerva; pregevole la porta lignea del Cinquecento e l'altare maggiore in marmi policromi.  

Sulla scorta di alcuni ritrovamenti archeologici si può far risalire la sua fondazione al VII secolo d.C., mentre a partire dal IX secolo si ha notizia dei traffici commerciali marittimi che intratteneva con l'Oriente e la Palestina grazie alla potente flotta di cui era dotata. Per tutto il Medioevo le sorti dei metesi furono legate a quelle della più potente ed egemone Sorrento -sede vescovile e libero ducato dal IX all'XI secolo- e solo durante la dominazione degli Aragonesi essi ottennero una prima forma di rappresentanza nel governo di Sorrento (1491). Insieme ai sorrentini e agli abitanti di Massa Lubrense respinsero valorosamente un'invasione saracena e furono poi duramente colpiti dalla peste del 1656; nel 1799 appoggiarono la Repubblica Partenopea e nel 1819 raggiunsero l'autonomia da Sorrento. Riaccorpato a quest'ultima per un breve periodo tra il 1927 e il 1946, il comune è tornato ad essere autonomo dal secondo dopoguerra. Nel patrimonio architettonico del centro storico spicca la basilica della Madonna del Lauro, probabilmente costruita su un preesistente tempio di epoca romana dedicato a Minerva; pregevole la porta lignea del Cinquecento e l'altare maggiore in marmi policromi.  

Economia

La comunità è riuscita a coniugare il progresso alimentato dal turismo, che nella bella stagione porta movimento, benessere economico e nuovi stimoli, con un solido attaccamento alle tradizioni. Grazie anche ad una buona disponibilità di aree coltivabili, l'agricoltura rappresenta ancora oggi il settore trainante dell'economia metese, insieme al turismo e all'artigianato; una parte dei prodotti agricoli (agrumi, uva e olive) è trasformata sul posto all'interno di piccole imprese agro-alimentari, mentre l'allevamento di mucche da latte ha favorito lo sviluppo del settore lattiero-caseario -famosi i latticini e i cacicavalli del posto-. Il terziario, che contempla una rete commerciale legata prevalentemente alla distribuzione di prodotti tipici alimentari e di manufatti in vetro, legno e ferro, vanta anche un discreto panorama di servizi. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole dell'obbligo e di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituto magistrale e istituto tecnico per geometri); possiede una buona capacità ricettiva e ospita una casa di cura, un consultorio nonché la sede del distretto sanitario, che offre servizi di medicina scolastica, assistenza domiciliare agli anziani e assistenza riabilitativa.  

La comunità è riuscita a coniugare il progresso alimentato dal turismo, che nella bella stagione porta movimento, benessere economico e nuovi stimoli, con un solido attaccamento alle tradizioni. Grazie anche ad una buona disponibilità di aree coltivabili, l'agricoltura rappresenta ancora oggi il settore trainante dell'economia metese, insieme al turismo e all'artigianato; una parte dei prodotti agricoli (agrumi, uva e olive) è trasformata sul posto all'interno di piccole imprese agro-alimentari, mentre l'allevamento di mucche da latte ha favorito lo sviluppo del settore lattiero-caseario -famosi i latticini e i cacicavalli del posto-. Il terziario, che contempla una rete commerciale legata prevalentemente alla distribuzione di prodotti tipici alimentari e di manufatti in vetro, legno e ferro, vanta anche un discreto panorama di servizi. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali, delle scuole dell'obbligo e di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (liceo classico, istituto magistrale e istituto tecnico per geometri); possiede una buona capacità ricettiva e ospita una casa di cura, un consultorio nonché la sede del distretto sanitario, che offre servizi di medicina scolastica, assistenza domiciliare agli anziani e assistenza riabilitativa.  

Relazioni

È meta turistico-balneare prediletta da quanti amano conciliare riposo e tranquillità con svaghi dinamici. Particolarmente interessanti dal punto di vista naturalistico e ricercate per la vista che offrono sul golfo di Napoli sono l'area del monte Vico Alviano e la località di Piano di Camaldoli, che dall'alto dei suoi 415 metri permette di abbracciare con un solo colpo d'occhio il panorama dei due golfi, quello di Napoli a settentrione e quello di Salerno a meridione. La festa della Patrona, la Madonna del Lauro, si celebra il 12 settembre.

È meta turistico-balneare prediletta da quanti amano conciliare riposo e tranquillità con svaghi dinamici. Particolarmente interessanti dal punto di vista naturalistico e ricercate per la vista che offrono sul golfo di Napoli sono l'area del monte Vico Alviano e la località di Piano di Camaldoli, che dall'alto dei suoi 415 metri permette di abbracciare con un solo colpo d'occhio il panorama dei due golfi, quello di Napoli a settentrione e quello di Salerno a meridione. La festa della Patrona, la Madonna del Lauro, si celebra il 12 settembre.

Località

Alberi

Alberi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Meta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.