Descrizione

Comune di pianura, di probabili origini alto-medievali, in cui le tradizionali attività agricole sono affiancate da una vivace industria. I massazzesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Alti cumuli di ghiaie e ciottoli fluviali, screziati da ciuffi di felci, rovi, ginestre e robinie e attraversati da radi canali e corsi d’acqua, caratterizzano la parte orientale del comprensorio; zone intensamente industrializzate sorgono ai lati di un’importante arteria viaria, al di là della quale vaste aree pianeggianti sono ammantate da colture di seminativi e dagli uniformi e artificiali specchi d’acqua delle risaie; qui scorrono più abbondanti i torrenti, orlati sulle sponde da lussureggianti strisce di vegetazione ripuaria spontanea. L’abitato è situato in parte in una zona pianeggiante, in parte sul ciglio di un terrazzo sui cui si erge la mole del castello medievale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di uno scaglione rosso accompagnato da tre teste di cervo su sfondo d’argento.

Comune di pianura, di probabili origini alto-medievali, in cui le tradizionali attività agricole sono affiancate da una vivace industria. I massazzesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. Alti cumuli di ghiaie e ciottoli fluviali, screziati da ciuffi di felci, rovi, ginestre e robinie e attraversati da radi canali e corsi d’acqua, caratterizzano la parte orientale del comprensorio; zone intensamente industrializzate sorgono ai lati di un’importante arteria viaria, al di là della quale vaste aree pianeggianti sono ammantate da colture di seminativi e dagli uniformi e artificiali specchi d’acqua delle risaie; qui scorrono più abbondanti i torrenti, orlati sulle sponde da lussureggianti strisce di vegetazione ripuaria spontanea. L’abitato è situato in parte in una zona pianeggiante, in parte sul ciglio di un terrazzo sui cui si erge la mole del castello medievale. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si compone di uno scaglione rosso accompagnato da tre teste di cervo su sfondo d’argento.

Storia

Le prime notizie certe relative alla sua esistenza risalgono al X secolo, quando faceva parte dei possedimenti dei signori di Casalvolone; passata per un breve periodo all’episcopato vercellese, tornò all’originaria famiglia per volontà imperiale (1039). Suddivisa in due parti, venne ceduta per metà ai conti di Biandrate, divenendo in seguito proprietà di diversi signori del luogo, tra cui i feudatari di Rovasenda, quelli di Roasio e gli Avogadro. Quando il territorio circostante venne inglobato tra i feudi dei Savoia (1404), venne da questi ultimi ceduta a Bartolomeno Avogadro, che si fregiò per l’occasione del titolo di conte; rimase sotto la giurisdizione di questa nobile casata fino al 1799 quando, in seguito alle campagne napoleoniche, molti comuni limitrofi si proclamarono indipendenti. Il toponimo deriva, con grande probabilità, dal sostantivo “massa”, ossia ‘podere, fondo’. Lo splendido castello quattrocentesco, edificato dagli Avogadro, signori del luogo, si concentra intorno ad un unico torrione ed è attorniato da possenti mura di cinta; lo impreziosiscono all’esterno originali decorazioni in terracotta che rievocano i passati splendori. Al suo interno si può ammirare l’oratorio di Sant’Antonio, a navata unica e abside in stile gotico. Non lontano sorge invece la parrocchiale dell’Assunta, riedificata nel XVII secolo e abbellita internamente da un pregiato altare marmoreo, dal pulpito ligneo intarsiato (XVIII secolo) e da una preziosa immagine dell’Assunta, di fattura secentesca; notevole anche il campanile, ristrutturato nel 1600 secondo l’originale modello in stile romanico.

Le prime notizie certe relative alla sua esistenza risalgono al X secolo, quando faceva parte dei possedimenti dei signori di Casalvolone; passata per un breve periodo all’episcopato vercellese, tornò all’originaria famiglia per volontà imperiale (1039). Suddivisa in due parti, venne ceduta per metà ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CONTIDIBIANDRATE'>conti di Biandrate</a>, divenendo in seguito proprietà di diversi signori del luogo, tra cui i feudatari di Rovasenda, quelli di Roasio e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a>. Quando il territorio circostante venne inglobato tra i feudi dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> (1404), venne da questi ultimi ceduta a Bartolomeno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a>, che si fregiò per l’occasione del titolo di conte; rimase sotto la giurisdizione di questa nobile casata fino al 1799 quando, in seguito alle campagne napoleoniche, molti comuni limitrofi si proclamarono indipendenti. Il toponimo deriva, con grande probabilità, dal sostantivo “massa”, ossia ‘podere, fondo’. Lo splendido castello quattrocentesco, edificato dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=AVOGADRO'>Avogadro</a>, signori del luogo, si concentra intorno ad un unico torrione ed è attorniato da possenti mura di cinta; lo impreziosiscono all’esterno originali decorazioni in terracotta che rievocano i passati splendori. Al suo interno si può ammirare l’oratorio di Sant’Antonio, a navata unica e abside in stile gotico. Non lontano sorge invece la parrocchiale dell’Assunta, riedificata nel XVII secolo e abbellita internamente da un pregiato altare marmoreo, dal pulpito ligneo intarsiato (XVIII secolo) e da una preziosa immagine dell’Assunta, di fattura secentesca; notevole anche il campanile, ristrutturato nel 1600 secondo l’originale modello in stile romanico.

Economia

È sede di Pro Loco. Sensibile agli stimoli del progresso ma ancora legata alle tradizioni locali, l’economia locale è sostenuta principalmente dall’industria, che comprende imprese di medie dimensioni attive nei comparti manifatturiero (tessuti, pelletteria e oggetti in vetro), alimentare (con aziende lattiero-casearie), metallurgico e della produzione della gomma e della plastica. Il settore primario è presente con la coltivazione di riso, frumento, foraggi e l’allevamento di bovini, suini e avicoli. La presenza di servizi più qualificati, quali le assicurazioni, testimonia lo sviluppo dell’imprenditoria locale. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare, ma manca di altre strutture preposte alla diffusione della cultura. Nel panorama della ricettività si registra la presenza di un discreto servizio di ristorazione. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base. Per lo sport è a disposizione un maneggio.

È sede di Pro Loco. Sensibile agli stimoli del progresso ma ancora legata alle tradizioni locali, l’economia locale è sostenuta principalmente dall’industria, che comprende imprese di medie dimensioni attive nei comparti manifatturiero (tessuti, pelletteria e oggetti in vetro), alimentare (con aziende lattiero-casearie), metallurgico e della produzione della gomma e della plastica. Il settore primario è presente con la coltivazione di riso, frumento, foraggi e l’allevamento di bovini, suini e avicoli. La presenza di servizi più qualificati, quali le assicurazioni, testimonia lo sviluppo dell’imprenditoria locale. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione materna ed elementare, ma manca di altre strutture preposte alla diffusione della cultura. Nel panorama della ricettività si registra la presenza di un discreto servizio di ristorazione. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base. Per lo sport è a disposizione un maneggio.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e della tranquillità del luogo. È poco frequentata per lavoro, nonostante la presenza sul territorio di numerose imprese e aziende che, tuttavia, non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni di rilievo, fatta eccezione per il “carnevale benefico”, organizzato tutti gli anni, con giocolieri, animatori per bambini, danze, sfilata di carri allegorici e gran fagiolata finale con estrazione dei premi della lotteria. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre, a quanti vi si rechino, la possibilità di godere delle bellezze dell’ambiente naturale e della tranquillità del luogo. È poco frequentata per lavoro, nonostante la presenza sul territorio di numerose imprese e aziende che, tuttavia, non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Non si segnalano manifestazioni di rilievo, fatta eccezione per il “carnevale benefico”, organizzato tutti gli anni, con giocolieri, animatori per bambini, danze, sfilata di carri allegorici e gran fagiolata finale con estrazione dei premi della lotteria. La Patrona, Santa Maria Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Località

Cascina Calendario, Moncucco di Sopra, Stabilimento Slanatura

Cascina Calendario, Moncucco di Sopra, Stabilimento Slanatura

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massazza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.