Descrizione

Centro medievale con territorio prevalentemente collinare, attraversato da numerosi corsi d'acqua, tra cui il Pecora. Il lago dall'accesa ha origine da una sorgente interna e per mezzo del suo piccolo emissario dà origine al fiume Bruna. Il comune è caratterizzato da notevoli difficoltà economiche ed occupazionali nonché da un andamento demografico negativo. I massetani, distribuiti in modo omogeneo nelle diverse località di Capanne, Cura Nuova, Ghirlanda, La Pesta, Niccioleta, Prata, Tatti, Valpiana e Forni d'Accesa, fanno registrare un indice di vecchiaia straordinariamente superiore alla media. L'insegna ghibellina del leone in campo rosso fu adottato dal borgo nel 1225, alla conquista della piena autonomia comunale; simbolo guelfo, invece, il rastrello, che secondo una cronaca secentesca è una concessione dell'imperatore Carlo IV ma che invece pare risalga al momento dell'adesione del comune alla Lega Guelfa. Copia in marmo dello stemma comunale, con l'immagine del leone rampante sormontato da un rastrello, è affissa alla Porta senese e sulla facciata del Palazzo del Podestà.  

Centro medievale con territorio prevalentemente collinare, attraversato da numerosi corsi d'acqua, tra cui il Pecora. Il lago dall'accesa ha origine da una sorgente interna e per mezzo del suo piccolo emissario dà origine al fiume Bruna. Il comune è caratterizzato da notevoli difficoltà economiche ed occupazionali nonché da un andamento demografico negativo. I massetani, distribuiti in modo omogeneo nelle diverse località di Capanne, Cura Nuova, Ghirlanda, La Pesta, Niccioleta, Prata, Tatti, Valpiana e Forni d'Accesa, fanno registrare un indice di vecchiaia straordinariamente superiore alla media. L'insegna <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a> del leone in campo rosso fu adottato dal borgo nel 1225, alla conquista della piena autonomia comunale; simbolo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUELFO'>guelfo</a>, invece, il rastrello, che secondo una cronaca secentesca è una concessione dell'imperatore Carlo IV ma che invece pare risalga al momento dell'adesione del comune alla Lega Guelfa. Copia in marmo dello stemma comunale, con l'immagine del leone rampante sormontato da un rastrello, è affissa alla Porta senese e sulla facciata del Palazzo del Podestà.  

Storia

La necropoli del lago dell'Accesa testimonia le antiche origini dell'abitato, che si possono far risalire al tardo paleolitico. Le prime notizie relative al borgo medievale risalgono al 746 quando il territorio era parte della diocesi della Populonia; sede episcopale a partire dall'VIII-IX sec., all'inizio del XII sec. cade sotto l'influenza della repubblica di Pisa. Successivamente, grazie allo sfruttamento del territorio minerario adiacente, comincia un periodo di crescente floridezza demografica ed economica, passando nel 1225 da feudo imperiale a libero comune. A questo periodo risale il Codice Minerario, il primo strumento giuridico europeo che regola le attività minerarie. Nel 1335 perde la sua indipendenza, cadendo sotto la repubblica di Siena ed iniziando un periodo sempre maggiore di decadenza fino alla metà del sec. XIII, quando i Lorena, granduchi di Toscana, cominciarono la bonifica, il popolamento e lo sfruttamento, prima agricolo e poi minerario, del territorio massetano. Durante la seconda guerra mondiale, la difesa degli impianti minerari fu duramente repressa dalle forze occupanti. Per tale episodio il centro è stato decorato. Tutto il circondario è pieno di monumenti medioevale, come il castello Perolla; la parte alta del territorio comunale, la cosiddetta città vecchia, ha conservato l'impronta comunale e molti degli edifici originari del centro storico: il Duomo, il Palazzo del Podestà, che ospita il Museo Archeologico e conserva una "Maestà" del Lorenzetti, la palazzina dei conti Biserno.  

La necropoli del lago dell'Accesa testimonia le antiche origini dell'abitato, che si possono far risalire al tardo paleolitico. Le prime notizie relative al borgo medievale risalgono al 746 quando il territorio era parte della diocesi della Populonia; sede episcopale a partire dall'VIII-IX sec., all'inizio del XII sec. cade sotto l'influenza della repubblica di Pisa. Successivamente, grazie allo sfruttamento del territorio minerario adiacente, comincia un periodo di crescente floridezza demografica ed economica, passando nel 1225 da feudo imperiale a libero comune. A questo periodo risale il Codice Minerario, il primo strumento giuridico europeo che regola le attività minerarie. Nel 1335 perde la sua indipendenza, cadendo sotto la repubblica di Siena ed iniziando un periodo sempre maggiore di decadenza fino alla metà del sec. XIII, quando i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a>, granduchi di Toscana, cominciarono la bonifica, il popolamento e lo sfruttamento, prima agricolo e poi minerario, del territorio massetano. Durante la seconda guerra mondiale, la difesa degli impianti minerari fu duramente repressa dalle forze occupanti. Per tale episodio il centro è stato decorato. Tutto il circondario è pieno di monumenti medioevale, come il castello Perolla; la parte alta del territorio comunale, la cosiddetta città vecchia, ha conservato l'impronta comunale e molti degli edifici originari del centro storico: il Duomo, il Palazzo del Podestà, che ospita il Museo Archeologico e conserva una "Maestà" del Lorenzetti, la palazzina dei conti Biserno.  

Economia

Il comune presenta un quadro strutturale estremamente positivo, ben radicato nel proprio territorio, di cui è centro d'aggregazione, e ben servito dal terziario pubblico e privato. L'industria estrattiva, in particolare della pirite, è stata storicamente la principale risorsa economica del territorio. Attualmente, dopo la chiusura completa delle attività minerarie e estrattive, fonti principali del reddito locale sono il terziario turistico, l'agricoltura, le manifatture, il pubblico impiego. Insieme ad alberghi e aziende agrituristiche si trovano numerosi esercizi di ristoro, organizzati impianti per lo sport-piscine, campi da tennis, maneggi-una buona rete di servizi commerciali e sportelli bancari. Il comune è presidio ospedaliero della Usl nonché dai principali uffici pubblici. Oltre ad ospitare un proprio centro di coordinamento della Comunità montana, dispone di scuole primarie e secondarie anche di secondo grado. Interessanti: il Museo della Miniera; il Museo di Arte e Storia delle Miniere; il Museo dell'Antico Frantoio, che raccoglie una rara collezione di strumenti contadini; la Torre del Candeliere, che dà il nome ad un periodico locale,"La Torre Massetana".  

Il comune presenta un quadro strutturale estremamente positivo, ben radicato nel proprio territorio, di cui è centro d'aggregazione, e ben servito dal terziario pubblico e privato. L'industria estrattiva, in particolare della pirite, è stata storicamente la principale risorsa economica del territorio. Attualmente, dopo la chiusura completa delle attività minerarie e estrattive, fonti principali del reddito locale sono il terziario turistico, l'agricoltura, le manifatture, il pubblico impiego. Insieme ad alberghi e aziende agrituristiche si trovano numerosi esercizi di ristoro, organizzati impianti per lo sport-piscine, campi da tennis, maneggi-una buona rete di servizi commerciali e sportelli bancari. Il comune è presidio ospedaliero della Usl nonché dai principali uffici pubblici. Oltre ad ospitare un proprio centro di coordinamento della Comunità montana, dispone di scuole primarie e secondarie anche di secondo grado. Interessanti: il Museo della Miniera; il Museo di Arte e Storia delle Miniere; il Museo dell'Antico Frantoio, che raccoglie una rara collezione di strumenti contadini; la Torre del Candeliere, che dà il nome ad un periodico locale,"La Torre Massetana".  

Relazioni

Le attrattive naturali e le testimonianze archeologiche, storiche ed artistiche alimentano un costante flusso turistico, in progressiva crescita. I più frequenti sono: i numerosi musei del capoluogo comunale, il Parco Carapax (centro europeo per la salvaguardia delle tartarughe), l'abitato etrusco arcaico e la necropoli del lago dell'Accesa. Numerosi gli appuntamenti folcloristici e le esposizioni commerciali: a maggio e ad agosto si svolge il Balestro del Girifalco, un corteo storico in costume con gara di tiro con la balestra; a luglio e a settembre si tengono la Mostra Mercato del Minerale, quella dell'Artigianato locale e la Fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli in località Ghirlanda. Il patrono San Cerbone si festeggia il 10 ottobre. Medaglia d'argento al valor militare, ha dato i natali a San Bernardino da Siena.

Le attrattive naturali e le testimonianze archeologiche, storiche ed artistiche alimentano un costante flusso turistico, in progressiva crescita. I più frequenti sono: i numerosi musei del capoluogo comunale, il Parco Carapax (centro europeo per la salvaguardia delle tartarughe), l'abitato etrusco arcaico e la necropoli del lago dell'Accesa. Numerosi gli appuntamenti folcloristici e le esposizioni commerciali: a maggio e ad agosto si svolge il Balestro del Girifalco, un corteo storico in costume con gara di tiro con la balestra; a luglio e a settembre si tengono la Mostra Mercato del Minerale, quella dell'Artigianato locale e la Fiera del bestiame e degli attrezzi agricoli in località Ghirlanda. Il patrono San Cerbone si festeggia il 10 ottobre. Medaglia d'argento al valor militare, ha dato i natali a San Bernardino da Siena.

Località

Capanne, Cura Nuova, Ghirlanda, La Pesta, Lago di Accesa, Mucini, Niccioleta, Perolla, Prata, Tatti, Valpiana

Capanne, Cura Nuova, Ghirlanda, La Pesta, Lago di Accesa, Mucini, Niccioleta, Perolla, Prata, Tatti, Valpiana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Massa Marittima rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.