Descrizione

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I marinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Gallitano e Luisa, nonché in numerose case sparse. Il territorio, caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge ai piedi di un’imponente rupe, la cui gigantesca mole da sempre costituisce il principale richiamo paesaggistico, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Centro collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. I marinesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani minori di Gallitano e Luisa, nonché in numerose case sparse. Il territorio, caratterizzato da una folta e lussureggiante vegetazione, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che sorge ai piedi di un’imponente rupe, la cui gigantesca mole da sempre costituisce il principale richiamo paesaggistico, è interessato da forte espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Quale sia l’origine del toponimo è ancora argomento di discussione tra gli studiosi, che si sono limitanti a evidenziare alcune affinità con la voce MARONEUS COLLIS, attestata in un’antica fonte latina, e con il “Madináioi” presente in un’opera greca. Che la sua origine risalga all’epoca antica è testimoniato dai reperti archeologici dell’ottavo e VII secolo a.C. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo abitato sono esigue, così come sono prive di eventi memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Nel XVI secolo, e precisamente nell’anno 1550, risulta essere feudo di proprietà della famiglia Beccadelli-Bologna, che ottenne la “licentia populandi” dall’imperatore Carlo V. In seguito, la giurisdizione del borgo passò nelle mani dei nobili Pilo. Verso la fine dell’Ottocento, la popolazione locale partecipò con ardore al moto dei Fasci dei Lavoratori, pagando con un cospicuo numero di vite umane. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il Castello Beccadelli, eretto nel 1559, un vero e proprio gioiello d’arte medievale; la chiesa madre, costruita nel Settecento, che presenta un notevole soffitto a cassettoni; il santuario della Madonna della Dajna, che conserva pregevoli opere d’arte come una tavola del Trecento e un’acquasantiera del Quattrocento. Degni di nota per il loro valore artistico sono alcuni resti di una fortezza araba e un ponte romano-bizantino.

Quale sia l’origine del toponimo è ancora argomento di discussione tra gli studiosi, che si sono limitanti a evidenziare alcune affinità con la voce MARONEUS COLLIS, attestata in un’antica fonte latina, e con il “Madináioi” presente in un’opera <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>. Che la sua origine risalga all’epoca antica è testimoniato dai reperti archeologici dell’ottavo e VII secolo a.C. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo abitato sono esigue, così come sono prive di eventi memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Nel XVI secolo, e precisamente nell’anno 1550, risulta essere feudo di proprietà della famiglia Beccadelli-Bologna, che ottenne la “licentia populandi” dall’imperatore Carlo V. In seguito, la giurisdizione del borgo passò nelle mani dei nobili Pilo. Verso la fine dell’Ottocento, la popolazione locale partecipò con ardore al moto dei Fasci dei Lavoratori, pagando con un cospicuo numero di vite umane. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: il Castello Beccadelli, eretto nel 1559, un vero e proprio gioiello d’arte medievale; la chiesa madre, costruita nel Settecento, che presenta un notevole soffitto a cassettoni; il santuario della Madonna della Dajna, che conserva pregevoli opere d’arte come una tavola del Trecento e un’acquasantiera del Quattrocento. Degni di nota per il loro valore artistico sono alcuni resti di una fortezza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> e un ponte romano-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BIZANTINO'>bizantino</a>.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e equini. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, dell’abbigliamento, del vetro e dell’edilizia. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e l’istituto tecnico commerciale. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica, da quella parrocchiale dei “Santissimi Ciro e Giorgio” e dal museo civico di archeologia. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo, da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e equini. L’industria è costituita da aziende di piccole dimensioni che operano prevalentemente nei comparti: estrattivo, alimentare, dell’abbigliamento, del vetro e dell’edilizia. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo e l’istituto tecnico commerciale. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica, da quella parrocchiale dei “Santissimi Ciro e Giorgio” e dal museo civico di archeologia. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo, da tennis e di calcetto. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere facilmente interessanti siti naturalistici e paesaggistici, tra cui il Bosco del Cappelliere e il lago Scanzano, che segna il confine con il Bosco della Ficuzza (ultima foresta siciliana). Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si ricordano: i “Vicchiareddi”, a capodanno; la festa di San Ciro ù Poveru, a gennaio; la “Tavolata di San Giuseppe”, a marzo; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa del Corpus Domini; il premio internazionale di poesia “Città di Marineo” e la festa della Madonna di Scanzano, a settembre. Il Patrono, San Ciro, si festeggia il 31 gennaio; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto. È gemellata con Sainte Sigolene (Francia) dal 1984.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, si trova, tuttavia, in una favorevole posizione che permette di raggiungere facilmente interessanti siti naturalistici e paesaggistici, tra cui il Bosco del Cappelliere e il lago Scanzano, che segna il confine con il Bosco della Ficuzza (ultima foresta siciliana). Tra le manifestazioni folcloristiche o religiose si ricordano: i “Vicchiareddi”, a capodanno; la festa di San Ciro ù Poveru, a gennaio; la “Tavolata di San Giuseppe”, a marzo; i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa del Corpus Domini; il premio internazionale di poesia “Città di Marineo” e la festa della Madonna di Scanzano, a settembre. Il Patrono, San Ciro, si festeggia il 31 gennaio; altri festeggiamenti in onore del Santo si hanno ad agosto. È gemellata con Sainte Sigolene (Francia) dal 1984.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marineo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.