Descrizione

Cittadina di pianura, che affonda le sue origini nell’epoca romana, la cui economia si basa principalmente sull’attività agricola e industriale. I marconesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località: Colmello, Gaggio e San Liberale; il resto della popolazione si concentra in nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, in origine paludoso, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 1 a un massimo di 6 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Cittadina di pianura, che affonda le sue origini nell’epoca romana, la cui economia si basa principalmente sull’attività agricola e industriale. I marconesi, che hanno un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località: Colmello, Gaggio e San Liberale; il resto della popolazione si concentra in nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio, in origine paludoso, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che vanno da un minimo di 1 a un massimo di 6 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante.

Storia

Il toponimo troverebbe il suo fondamento nel nome Marco (latino MARCUS) con l’aggiunta del suffisso -ON, anche se non si hanno notizie al riguardo. Reperti storici rinvenuti fanno ritenere la zona già abitata nell’età romana. Nell’anno 997 il vescovo di Treviso donò il territorio detto “Marconio” al monastero di Santa Maria Assunta dell’ordine dei benedettini, con sede a Mogliano Veneto e la sudditanza durò per lungo tempo. Sotto il Regno d’Italia napoleonico, nel 1807, divenne comune del Dipartimento dell’Adriatico (l’attuale Venezia), rescindendo così il lungo legame con la città di Treviso. Con il regime austriaco, viene declassata a frazione di Mogliano, ma le viene resa nuovamente piena autonomia comunale nel 1818. La chiesa parrocchiale venne edificata nel Settecento tranne l’abside risalente a circa due secoli prima. Al suo interno alcune pregevoli opere di periodi diversi, come una croce astile del Trecento o il seicentesco fonte battesimale. Il campanile venne innalzato nel XVIII secolo. Nella frazione di Gaggio si trova un’altra parrocchiale dove si può ammirare una pregevole pala di Francesco Bissolo. Risalgono al 1509 e al 1612 le due confraternite di San Giorgio e del Rosario. Durante il XVIII secolo alcune famiglie veneziane vi edificarono le loro case delle vacanze: tra loro, la famiglia degli Astori. Della loro villa residua oggi una barchessa e una cappella del 1703.

Il toponimo troverebbe il suo fondamento nel nome Marco (latino MARCUS) con l’aggiunta del suffisso -ON, anche se non si hanno notizie al riguardo. Reperti storici rinvenuti fanno ritenere la zona già abitata nell’età romana. Nell’anno 997 il vescovo di Treviso donò il territorio detto “Marconio” al monastero di Santa Maria Assunta dell’ordine dei benedettini, con sede a Mogliano Veneto e la sudditanza durò per lungo tempo. Sotto il Regno d’Italia napoleonico, nel 1807, divenne comune del Dipartimento dell’Adriatico (l’attuale Venezia), rescindendo così il lungo legame con la città di Treviso. Con il regime austriaco, viene declassata a frazione di Mogliano, ma le viene resa nuovamente piena autonomia comunale nel 1818. La chiesa parrocchiale venne edificata nel Settecento tranne l’abside risalente a circa due secoli prima. Al suo interno alcune pregevoli opere di periodi diversi, come una croce astile del Trecento o il seicentesco fonte battesimale. Il campanile venne innalzato nel XVIII secolo. Nella frazione di Gaggio si trova un’altra parrocchiale dove si può ammirare una pregevole pala di Francesco Bissolo. Risalgono al 1509 e al 1612 le due confraternite di San Giorgio e del Rosario. Durante il XVIII secolo alcune famiglie veneziane vi edificarono le loro case delle vacanze: tra loro, la famiglia degli Astori. Della loro villa residua oggi una barchessa e una cappella del 1703.

Economia

Burocraticamente non registra la presenza di strutture particolarmente significative: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. La struttura economica locale è fondata sulla combinazione di attività del settore primario, secondario e terziario. L’agricoltura è particolarmente importante e fornisce cereali, frutta, ortaggi, foraggio e uva; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Degne di particolare attenzione sono le industrie per la fusione dei metalli, le fabbriche di strumenti ottici e fotografici, degli apparecchi medicali nonché l’industria cantieristica, edile, metallurgica, chimica e farmaceutica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme di servizi; tra cui va segnalato quello bancario, le assicurazioni e i fondi pensione. Non si segnalano particolari strutture sociali. L’istruzione scolastica assicura la frequenza alle classi dell’obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, presenti anche con un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle per il tempo libero, mettono a disposizione un campo di tennis. L’apparato sanitario è presente con la sola farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Burocraticamente non registra la presenza di strutture particolarmente significative: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. La struttura economica locale è fondata sulla combinazione di attività del settore primario, secondario e terziario. L’agricoltura è particolarmente importante e fornisce cereali, frutta, ortaggi, foraggio e uva; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Degne di particolare attenzione sono le industrie per la fusione dei metalli, le fabbriche di strumenti ottici e fotografici, degli apparecchi medicali nonché l’industria cantieristica, edile, metallurgica, chimica e farmaceutica. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme di servizi; tra cui va segnalato quello bancario, le assicurazioni e i fondi pensione. Non si segnalano particolari strutture sociali. L’istruzione scolastica assicura la frequenza alle classi dell’obbligo; si può usufruire di una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive, presenti anche con un agriturismo, offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle per il tempo libero, mettono a disposizione un campo di tennis. L’apparato sanitario è presente con la sola farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono soprattutto per l’espletamento di pratiche burocratiche, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra gli appuntamenti meritano di essere citati: il carnevale in piazza, con sfilate in maschera e spettacoli caratteristici, a febbraio; la sagra del “preziosissimo sangue”, con stand gastronomici, spettacoli pirotecnici e tornei sportivi, il “rosebud” (rassegna di cinema all’aperto) e la manifestazione “Notturne 7… in Musica” (esibizioni di musica rock), a luglio; la sagra paesana di San Bartolomeo, ad agosto; la sagra di San Liberale e la rassegna “autunno marconese” (rappresentazioni teatrali, gare sportive, collezioni d’epoca, esposizioni ornitologiche e d’artigianato), a settembre. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni, godendo dell’aria salubre, della tranquillità del luogo e delle bellezze dell’ambiente naturale. I suoi rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi; a essi gli abitanti si rivolgono soprattutto per l’espletamento di pratiche burocratiche, il completamento degli studi e gli scambi commerciali. Tra gli appuntamenti meritano di essere citati: il carnevale in piazza, con sfilate in maschera e spettacoli caratteristici, a febbraio; la sagra del “preziosissimo sangue”, con stand gastronomici, spettacoli pirotecnici e tornei sportivi, il “rosebud” (rassegna di cinema all’aperto) e la manifestazione “Notturne 7… in Musica” (esibizioni di musica rock), a luglio; la sagra paesana di San Bartolomeo, ad agosto; la sagra di San Liberale e la rassegna “autunno marconese” (rappresentazioni teatrali, gare sportive, collezioni d’epoca, esposizioni ornitologiche e d’artigianato), a settembre. Il Patrono, San Giorgio, si festeggia il 23 aprile.

Località

Boschette, Colmello, Fabris, Fermata, Gaggio, Poian, Praello, San Liberale, Zuccarello

Boschette, Colmello, Fabris, Fermata, Gaggio, Poian, Praello, San Liberale, Zuccarello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Marcon rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.