Descrizione

Centro agricolo di antica origine sorto su un'altura, con un territorio prevalentemente collinare. La comunità dei maglianesi, con un elevato indice di vecchiaia, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Collecchio, Maiano Cavacchio, Montiano, Pereta e Sant'Andrea. Anticamente il nucleo più consistente della comunità era costituito dai cavatori di travertino e dagli scalpellini, il cui strumento di lavoro era il cosiddetto maglio, un grosso martello a due teste scelto poi ad emblema dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.  

Centro agricolo di antica origine sorto su un'altura, con un territorio prevalentemente collinare. La comunità dei maglianesi, con un elevato indice di vecchiaia, è distribuita, oltre che nel capoluogo comunale, nelle località di Collecchio, Maiano Cavacchio, Montiano, Pereta e Sant'Andrea. Anticamente il nucleo più consistente della comunità era costituito dai cavatori di travertino e dagli scalpellini, il cui strumento di lavoro era il cosiddetto maglio, un grosso martello a due teste scelto poi ad emblema dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.  

Storia

Heba è il nome dell'originario insediamento etrusco, risalente al IV sec. a.C., centro fiorente anche in epoca romana. Intorno al Mille tutto il feudo è dominio dei conti Aldobrandeschi che ne concedono il possesso e l'usufrutto al più potente signore della zona, Bernardino di Magliano. Nel 1238 è saccheggiato dai Senesi e nel 1326 dalle truppe di Roberto d'Angiò, per essere poi definitivamente assoggettato al governo di Siena intorno alla metà del secolo. Con tutta la regione circostante, nel 1555 è annesso al granducato mediceo di Toscana, che nel 1559 lo concede sotto forma di marchesato al nobile Cornelio Bentivoglio di Ferrara. Il borgo medievale si è ampliato nel secolo scorso del Quattrocento con nuovi edifici cittadini e imponenti fortificazioni murarie. Dei secoli precedenti restano le chiese romaniche di San Bruzio e di San Martino;di straordinario interesse archeologico sono infine i ruderi della necropoli etrusca di Heba.  

Heba è il nome dell'originario insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCO'>etrusco</a>, risalente al IV sec. a.C., centro fiorente anche in epoca romana. Intorno al Mille tutto il feudo è dominio dei conti Aldobrandeschi che ne concedono il possesso e l'usufrutto al più potente signore della zona, Bernardino di Magliano. Nel 1238 è saccheggiato dai Senesi e nel 1326 dalle truppe di Roberto d'Angiò, per essere poi definitivamente assoggettato al governo di Siena intorno alla metà del secolo. Con tutta la regione circostante, nel 1555 è annesso al granducato mediceo di Toscana, che nel 1559 lo concede sotto forma di marchesato al nobile Cornelio Bentivoglio di Ferrara. Il borgo medievale si è ampliato nel secolo scorso del Quattrocento con nuovi edifici cittadini e imponenti fortificazioni murarie. Dei secoli precedenti restano le chiese romaniche di San Bruzio e di San Martino;di straordinario interesse archeologico sono infine i ruderi della necropoli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> di Heba.  

Economia

Le colture tipiche della Maremma, olive, vite e cereali, e l'allevamento del bestiame rappresentano la fonte più importante del reddito locale, molto modestamente sostenuto dall'attività di alcune imprese alimentari e dalle poche manifatture del legno. Il centro può contare su uno sviluppo piuttosto contenuto del terziario turistico (una sola struttura alberghiera, due aziende agrituristiche, alcuni ristoranti e un impianto per il tennis) che si aggiunge alla più comune rete di servizi commerciali. Il quadro socioeconomico del comune, tendenzialmente negativo, non mostra segnali importanti di una possibile ripresa, né di crescita industriale e/o del terziario, né in termini di organizzazione interna e di espansione dell'abitato. Il comune è attualmente sfornito anche dalle basilari strutture pubbliche d'assistenza sanitaria (vi è solo una guardia medica della Usl), d'istruzione secondaria di secondo grado, di soccorso.  

Le colture tipiche della Maremma, olive, vite e cereali, e l'allevamento del bestiame rappresentano la fonte più importante del reddito locale, molto modestamente sostenuto dall'attività di alcune imprese alimentari e dalle poche manifatture del legno. Il centro può contare su uno sviluppo piuttosto contenuto del terziario turistico (una sola struttura alberghiera, due aziende agrituristiche, alcuni ristoranti e un impianto per il tennis) che si aggiunge alla più comune rete di servizi commerciali. Il quadro socioeconomico del comune, tendenzialmente negativo, non mostra segnali importanti di una possibile ripresa, né di crescita industriale e/o del terziario, né in termini di organizzazione interna e di espansione dell'abitato. Il comune è attualmente sfornito anche dalle basilari strutture pubbliche d'assistenza sanitaria (vi è solo una guardia medica della Usl), d'istruzione secondaria di secondo grado, di soccorso.  

Relazioni

La Maremma qui offre l'opportunità di visitare il suggestivo parco naturale dei Monti dell'Uccellina, tra i più belli d'Italia per la ricchezza faunistica e floristica dell'habitat, e i numerosi reperti storici, ruderi e torri d'epoca medievale, che vi si possono trovare immersi nel verde. Se il Parco naturale dell'Uccellina richiama il maggior numero di presenze dall'esterno, tra fervidi appassionati della natura maremmana e semplici curiosi in cerca di relax, il calendario delle manifestazioni comunali concentra in primavera i tre appuntamenti più importanti dell'anno: il 30 aprile, la fiera delle merci e del bestiame che ha sede nel capoluogo; il 24 agosto dello stesso mese la fiera in località Pereta, storicamente grande rivale di Montiano dove invece è organizzata, a partire dal 14 maggio, la terza ed ultima esposizione fieristica. Il 25 marzo ricorre la festa dell'Annunciazione di Maria Vergine, protettrice del paese.

La Maremma qui offre l'opportunità di visitare il suggestivo parco naturale dei Monti dell'Uccellina, tra i più belli d'Italia per la ricchezza faunistica e floristica dell'habitat, e i numerosi reperti storici, ruderi e torri d'epoca medievale, che vi si possono trovare immersi nel verde. Se il Parco naturale dell'Uccellina richiama il maggior numero di presenze dall'esterno, tra fervidi appassionati della natura maremmana e semplici curiosi in cerca di relax, il calendario delle manifestazioni comunali concentra in primavera i tre appuntamenti più importanti dell'anno: il 30 aprile, la fiera delle merci e del bestiame che ha sede nel capoluogo; il 24 agosto dello stesso mese la fiera in località Pereta, storicamente grande rivale di Montiano dove invece è organizzata, a partire dal 14 maggio, la terza ed ultima esposizione fieristica. Il 25 marzo ricorre la festa dell'Annunciazione di Maria Vergine, protettrice del paese.

Località

Collecchio, Cupi, Maiano Lavacchio, Montiano, Pereta, Podere Corso, Poderone, Sant'Andrea, Stazione di Alberese

Collecchio, Cupi, Maiano Lavacchio, Montiano, Pereta, Podere Corso, Poderone, Sant'Andrea, Stazione di Alberese

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Magliano in Toscana rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.