Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I lequiesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, la località di Costamagna, pochi aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 220 a un massimo di 367 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è posto su un ripiano tra il fondovalle e il vallone inciso dal torrente Mondalavia e gode di un ampio panorama sulle opposte colline delle Langhe.

Comune di pianura, di origine medievale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I lequiesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuiscono tra il capoluogo comunale, la località di Costamagna, pochi aggregati urbani minori nonché case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche non molto accentuate, che vanno da un minimo di 220 a un massimo di 367 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è posto su un ripiano tra il fondovalle e il vallone inciso dal torrente Mondalavia e gode di un ampio panorama sulle opposte colline delle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LANGHE'>Langhe</a>.

Storia

Il toponimo compare in atti risalenti all’anno 872 come “Leuquio”, poi nel 901 come “Leucum”, nel 1029 come “Lequi”. Secondo qualche studioso rappresenterebbe la continuazione di una voce prelatina “leuko”, affine al latino LUCUS e quindi da interpretarsi come ‘bosco’ per alcuni, mentre per altri come ‘bianco’. Tuttavia non impossibile appare anche la tesi secondo cui potrebbe essere accostato al nome personale d’origine celtica Leucus. La sua storia è stata strettamente legata a quella della vicina Bene Vagienna, capoluogo dei vagienni o bagienni che ne colonizzarono in epoca preromana il territorio. Divenne comune autonomo nel 1692. Tra le testimonianze storico-architettoniche presenti sul suo territorio meritano di essere citati: la parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita nel 1756, in stile barocco, a navata unica, arricchito internamente da una decorazione pittorica e da quattro altari laterali in marmo policromi; la chiesa confraternita dei Disciplinanti bianchi, dedicata al Santissimo Nome di Gesù e a Sant’Antonio da Padova, anch’essa in stile barocco, a navata unica; la parrocchiale di Sant’Onorato, situata in località Costamagna; infine, il santuario della Madonna del Lago, risalente al IX secolo.

Il toponimo compare in atti risalenti all’anno 872 come “Leuquio”, poi nel 901 come “Leucum”, nel 1029 come “Lequi”. Secondo qualche studioso rappresenterebbe la continuazione di una voce prelatina “leuko”, affine al latino LUCUS e quindi da interpretarsi come ‘bosco’ per alcuni, mentre per altri come ‘bianco’. Tuttavia non impossibile appare anche la tesi secondo cui potrebbe essere accostato al nome personale d’origine celtica Leucus. La sua storia è stata strettamente legata a quella della vicina Bene Vagienna, capoluogo dei vagienni o bagienni che ne colonizzarono in epoca preromana il territorio. Divenne comune autonomo nel 1692. Tra le testimonianze storico-architettoniche presenti sul suo territorio meritano di essere citati: la parrocchiale di San Michele Arcangelo, costruita nel 1756, in stile barocco, a navata unica, arricchito internamente da una decorazione pittorica e da quattro altari laterali in marmo policromi; la chiesa confraternita dei Disciplinanti bianchi, dedicata al Santissimo Nome di Gesù e a Sant’Antonio da Padova, anch’essa in stile barocco, a navata unica; la parrocchiale di Sant’Onorato, situata in località Costamagna; infine, il santuario della Madonna del Lago, risalente al IX secolo.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; sul posto manca anche la stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti edile, metallurgico, elettronico, della lavorazione legno, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Mancano strutture sociali di rilievo. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; sul posto manca anche la stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia: si allevano bovini e avicoli. Il tessuto industriale è rappresentato da piccole imprese operanti nei comparti edile, metallurgico, elettronico, della lavorazione legno, della fabbricazione di macchine per l’agricoltura e dell’estrazione di sabbia, ghiaia e argilla. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete distributiva, di cui si compone, è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità. Mancano strutture sociali di rilievo. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione materna ed elementare. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia costringe gli abitanti a rivolgersi alle località più fornite anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra le manifestazioni folcloristiche locali merita di essere citata la “Calendimaggio” (per festeggiare il mese di maggio i giovani della località di Costamagna alzano, la notte del 30 aprile, il tronco levigato dell’albero più alto tagliato nei boschi, che rimarrà eretto per tutto il mese e sarà difeso dai tentativi di altri lequiesi di abbatterlo). La festa del Patrono, San Michele, si celebra l’ultima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Anche se la penuria di strutture e servizi atti a rendere gradevoli la sosta o il soggiorno penalizzano la sua capacità di attrazione, è pur vero che la cordialità dei suoi abitanti e l’integrità dell’ambiente naturale che la circonda costituiscono un’efficace motivo di richiamo. Intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro, dato che il suo sviluppo economico non è tale da consentire l’assorbimento di parecchia manodopera. Ha altresì rapporti per gli scambi commerciali, il completamento degli studi scolastici, l’espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra le manifestazioni folcloristiche locali merita di essere citata la “Calendimaggio” (per festeggiare il mese di maggio i giovani della località di Costamagna alzano, la notte del 30 aprile, il tronco levigato dell’albero più alto tagliato nei boschi, che rimarrà eretto per tutto il mese e sarà difeso dai tentativi di altri lequiesi di abbatterlo). La festa del Patrono, San Michele, si celebra l’ultima domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Bassa, Costamagna, Gallesio, Maddalena, Piano Canà

Bassa, Costamagna, Gallesio, Maddalena, Piano Canà

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lequio Tanaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.