Descrizione

Comune di montagna, di origine probabilmente preistorica, che fonda le basi della propria economia prevalentemente su attività industriali. I lorenzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, comprendente anche l’area speciale Val de Cricola – montagna disabitata–, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.581 metri di quota ed è ricoperto per la maggior parte da boschi di conifere e latifoglie. L’abitato, accolto in una valle tra il Colle Mezzarazzo ed il Col della Croce, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, su fondo azzurro, sono raffigurate due torri quadrate, merlate alla guelfa, unite da una catena, attraversata, nel mezzo, da un abete, fondato su una verde campagna; sullo sfondo spiccano alcune montagne innevate. La seconda partizione, smaltata di rosso, raffigura il leone di San Marco, poggiato, con una branca, su uno scudetto; il tutto è posto su un basamento recante la scritta: IUSTITIA ET FIDE CONSERVABITUR.

Comune di montagna, di origine probabilmente preistorica, che fonda le basi della propria economia prevalentemente su attività industriali. I lorenzaghesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in poche case sparse. Il territorio, comprendente anche l’area speciale Val de Cricola – montagna disabitata–, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.581 metri di quota ed è ricoperto per la maggior parte da boschi di conifere e latifoglie. L’abitato, accolto in una valle tra il Colle Mezzarazzo ed il Col della Croce, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Capo del Governo. Nella prima sezione, su fondo azzurro, sono raffigurate due torri quadrate, merlate alla guelfa, unite da una catena, attraversata, nel mezzo, da un abete, fondato su una verde campagna; sullo sfondo spiccano alcune montagne innevate. La seconda partizione, smaltata di rosso, raffigura il leone di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>, poggiato, con una branca, su uno scudetto; il tutto è posto su un basamento recante la scritta: IUSTITIA ET FIDE CONSERVABITUR.

Storia

Ha origini antiche e forse, come rivelano alcuni reperti archeologici, quali un’ascia e un martello, risalirebbe all’età del bronzo. Il toponimo è, comunque, di nascita latina e deriverebbe da LAURENTIAGUM o LAURENZAGUM. L’insediamento dei romani fu stabile, ma di dimensioni limitate, mentre l’entità della diffusione del Cristianesimo, pur se certamente avvenuta, rimane ancora poco chiara. Con i longobardi, venne inclusa in una delle Decanie nelle quali fu suddivisa la valle del Cadore ed insieme con i paesi di Vigo e di Lozzo, formò la Decania dell’Oltrepiave. I primi documenti risalgono al 1175 e raccontano le vicende burrascose di questi luoghi, sempre in lite con gli abitanti dei vicini paesi per la proprietà dei pascoli e degli appezzamenti di terreno. La manutenzione delle mulattiere e dei torrenti non rappresentava, invece, motivo di discussione. Il Passo della Mauria fu uno dei territori più contesi e per lungo tempo le comunità di Sappada e Santo Stefano, insieme con quelle di Carnia, ne rivendicarono il possesso. Nel 1420 la repubblica di Venezia giunse a calmare le acque e da quel momento gli eventi storici seguirono le vicende della Serenissima; nel 1508, per esempio, subì perdite gravissime, poiché coinvolta nella guerra originata dalla Lega di Cambrai.

Ha origini antiche e forse, come rivelano alcuni reperti archeologici, quali un’ascia e un martello, risalirebbe all’età del bronzo. Il toponimo è, comunque, di nascita latina e deriverebbe da LAURENTIAGUM o LAURENZAGUM. L’insediamento dei romani fu stabile, ma di dimensioni limitate, mentre l’entità della diffusione del Cristianesimo, pur se certamente avvenuta, rimane ancora poco chiara. Con i longobardi, venne inclusa in una delle Decanie nelle quali fu suddivisa la valle del Cadore ed insieme con i paesi di Vigo e di Lozzo, formò la Decania dell’Oltrepiave. I primi documenti risalgono al 1175 e raccontano le vicende burrascose di questi luoghi, sempre in lite con gli abitanti dei vicini paesi per la proprietà dei pascoli e degli appezzamenti di terreno. La manutenzione delle mulattiere e dei torrenti non rappresentava, invece, motivo di discussione. Il Passo della Mauria fu uno dei territori più contesi e per lungo tempo le comunità di Sappada e Santo Stefano, insieme con quelle di Carnia, ne rivendicarono il possesso. Nel 1420 la repubblica di Venezia giunse a calmare le acque e da quel momento gli eventi storici seguirono le vicende della Serenissima; nel 1508, per esempio, subì perdite gravissime, poiché coinvolta nella guerra originata dalla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=LEGADICAMBRAI'>Lega di Cambrai</a>.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; il sindaco esercita, all’occorrenza, l’autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri; sono, invece, presenti i vigili del fuoco. L’agricoltura ha perso l’importanza che aveva in passato; si pratica l’allevamento di bovini ed avicoli. Fonda le basi della propria economia sulle attività industriali che sono rappresentate da aziende di abbigliamento, industrie meccaniche e fabbriche di strumenti ottici e fotografici insieme ad una ben sviluppata attività edile. Il commercio e le attività ad esso correlate costituiscono il quadro delle attività terziarie. Le spiccate qualità imprenditoriali della popolazione e il buon livello di reddito hanno favorito la presenza del servizio bancario. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità e le strutture scolastiche permettono la frequenza di tutte le classi dell’obbligo. Le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca, mentre non ci sono strutture sociali. Le numerose strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre le strutture sanitarie sono rappresentate dal servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; il sindaco esercita, all’occorrenza, l’autorità di pubblica sicurezza, poiché sul posto manca una stazione dei carabinieri; sono, invece, presenti i vigili del fuoco. L’agricoltura ha perso l’importanza che aveva in passato; si pratica l’allevamento di bovini ed avicoli. Fonda le basi della propria economia sulle attività industriali che sono rappresentate da aziende di abbigliamento, industrie meccaniche e fabbriche di strumenti ottici e fotografici insieme ad una ben sviluppata attività edile. Il commercio e le attività ad esso correlate costituiscono il quadro delle attività terziarie. Le spiccate qualità imprenditoriali della popolazione e il buon livello di reddito hanno favorito la presenza del servizio bancario. I servizi pubblici sono adeguati alle dimensioni della comunità e le strutture scolastiche permettono la frequenza di tutte le classi dell’obbligo. Le strutture culturali sono rappresentate dalla biblioteca, mentre non ci sono strutture sociali. Le numerose strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre le strutture sanitarie sono rappresentate dal servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Per la piacevole posizione ai piedi delle Dolomiti, è una meta turistica abbastanza frequentata, sia nei mesi invernali che estivi, poiché offre la possibilità di accedere agli impianti sciistici di tutto il Cadore e di svolgere gradevoli ed entusiasmanti escursioni montane. I rapporti con i centri vicini non appaiono rilevanti, nonostante ci si rivolga ad essi per l’istruzione superiore e per i servizi non disponibili sul posto. Mancano gli eventi ricorrenti tradizionali, folcloristici o fieristici che potrebbero richiamare periodicamente discreti flussi di visitatori, se si esclude la Fiera dell’Assunta che si tiene in agosto. La festa dei Patroni, i Santi Ermagora e Fortunato, si celebra il 12 luglio con una fiera-mercato di merci varie.

Per la piacevole posizione ai piedi delle Dolomiti, è una meta turistica abbastanza frequentata, sia nei mesi invernali che estivi, poiché offre la possibilità di accedere agli impianti sciistici di tutto il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CADORE'>Cadore</a> e di svolgere gradevoli ed entusiasmanti escursioni montane. I rapporti con i centri vicini non appaiono rilevanti, nonostante ci si rivolga ad essi per l’istruzione superiore e per i servizi non disponibili sul posto. Mancano gli eventi ricorrenti tradizionali, folcloristici o fieristici che potrebbero richiamare periodicamente discreti flussi di visitatori, se si esclude la Fiera dell’Assunta che si tiene in agosto. La festa dei Patroni, i Santi Ermagora e Fortunato, si celebra il 12 luglio con una fiera-mercato di merci varie.

Località

Val De Cridola

Val De Cridola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Lorenzago di Cadore rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.