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Descrizione

Centro di montagna, di antica origine, che fonda la propria economia essenzialmente sulle attività industriali. I longaronesi, con un indice di vecchiaia superiore alla media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località di Dogna, Fortogna, Igne, Provagna, Soffranco, Faè, Muda-Maè e Villanova. Il territorio presenta le tipiche caratteristiche delle zone di montagna con accentuate variazioni altimetriche e con un profilo geometrico molto vario. La cornice naturale è quella delle splendide vette dolomitiche che offrono notevoli elementi paesaggistici di gradevole visuale come la forra sul torrente Maè nei pressi della località di Soffranco. I vari nuclei abitati si distribuiscono in maniera compatta nel fondovalle e hanno come punto di riferimento il capoluogo comunale. Attualmente non si registrano segni di espansione edilizia ma si può ammirare la solerte opera dei cittadini che hanno ricostruito interamente il capoluogo comunale distrutto dalla terribile tragedia del Vajont. Nello stemma comunale, troncato in due sezioni a sfondo dorato e azzurro, campeggia l’immagine di un leone “al naturale”. La sua concessione ufficiale è avvenuta con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Storia

Le sue origini risalgono al periodo della colonizzazione romana di cui oggi rimangono abbondanti testimonianze archeologiche riguardanti tombe e numerosi oggetti di un semplice arredo funebre, mentre gli studiosi riferiscono dell’esistenza nella zona di importanti iscrizioni databili all’incirca all’epoca dell’imperatore Claudio e di cui oggi non vi è più alcuna traccia. Già in quel lontano periodo si scoprì la sua particolare posizione strategica che fu munita di importanti vie di comunicazione. Terminata la dominazione romana, fu aggregata amministrativamente alla vicina Castellazzo di cui seguì le sorti politiche e storiche almeno fino al 1806. Nel corso dei secoli fu possedimento prima della famiglia dei da Romano, quindi degli Scaligeri e poi dei Carraresi finché nei primi anni del ‘400 subentrò la potenza veneziana. Dal punto di vista amministrativo aveva come riferimento la chiesa e il sistema delle regole. Raggiunse in quegli anni un notevole sviluppo commerciale e urbanistico grazie allo sfruttamento delle risorse naturali di legname. Tale benessere durò fino al termine del XVIII secolo, con la creazione di importanti opere per migliorare l’assetto del terreno. Il 9 ottobre 1963 si verificò una terribile tragedia in seguito alla frana staccatasi dal monte Toc con l’invasione della diga del Vajont che rompendosi provocò la caduta violenta delle acque e la conseguente distruzione dell’abitato. Tra i monumenti è da segnalare la locale chiesa dedicata alle vittime del Vajont.

Economia

è sede della Comunità montana e della Pro Loco. L’agricoltura è legata alla coltivazione di cereali, ortaggi, vite e frutteti, mentre l’attività zootecnica è rappresentata dall’allevamento di bovini suini, caprini, ovini, equini e avicoli. Gran parte della manodopera locale e parte di quella proveniente dai comuni vicini è impiegata negli insediamenti industriali specializzati nella produzione alimentare, lattiero-casearia, tessile, dell’abbigliamento, di articoli in plastica, del legno, di materiale da costruzione, metalmeccanica, meccanica, dei mobili, edile, chimica e della corrente elettrica. Il terziario si compone del servizio bancario e di una buona rete distributiva. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo e di un istituto professionale alberghiero. Non mancano strutture sociali e culturali come la casa di riposo, le biblioteche e il museo civico. Notevole risulta inoltre la capacità ricettiva sia per il soggiorino che per la ristorazione. Le strutture sanitarie sono rappresentate dalla farmacia; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Il magnifico ambiente naturale in cui è immersa fa da polo d’attrazione per i turisti che sono soliti recarsi a visitare questa zona e trascorrervi la villeggiatura. è poi in stretti rapporti con i comuni limitrofi grazie alla presenza di sviluppati insediamenti industriali che offrono molto lavoro anche alla manodopera esterna. Non si segnalano particolari manifestazioni tradizionali o folcloriche. La festa patronale, in onore dell’Immacolata Concezione, si celebra l’8 dicembre. È gemellata con la cittadina brasiliana di Urussanga.

Località

Cima la Serra, Dogna, Faè, Fortogna, Igne, Monte Pelf, Monte Talvena, Muda-Maè, Provagna, Soffranco, Stazione Faè-Fortogna, Val della Zoppa-Rui del Fonte, Zona Industriale

INFO
  • Popolazione 0
  • Lat 46° 16' 7,99'' 46.26888611
  • Long 12° 18' 2,27'' 12.30063056
  • CAP 32013
  • Prefisso 0437
  • Codice ISTAT 025031
  • Codice Catasto E672
  • Altitudine slm 473 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3331
  • Superficie 103.38 Km2
  • Densità 0,00 ab/Km2
  • Sismicità Zona
  • Alba 05:02
  • Tramonto 19:13
Contatti
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ODV
NomeIndirizzo
ASSOCIAZIONE I BAMBINI DELL'ARCOBALENO ONLUSVIA ROMA 36/A
FONDAZIONE VAJONT 9 OTTOBRE 1963 ONLUSVIA ROMA 60
FONDAZIONE VAJONT 9 OTTOBRE 1963 ONLUSVIA ROMA 60
FRATERNITA DI MISERICORDIA DI LONGARONEPIAZZA IX OTTOBRE 1963 6
LE VALLI SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEZ I VILLANOVA 14/R C/O LA VELA
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