Descrizione

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul turismo. È una rinomata stazione di soggiorno per gli sport invernali. I linguaglossesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in alcune case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali di Bocche del 1809-Monterosso e Pineta-Ragabo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che sorge ai piedi dell'imponente vulcano, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Centro montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, su quelle industriali e sul turismo. È una rinomata stazione di soggiorno per gli sport invernali. I linguaglossesi, con un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito in alcune case sparse. Il territorio, che comprende le aree speciali di Bocche del 1809-Monterosso e Pineta-Ragabo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L'abitato, che sorge ai piedi dell'imponente vulcano, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico movimentato.

Storia

Alcuni studiosi pensano che il toponimo possa ricordare una grossa lingua di lava eruttata prima del 1634. Altri, con scarso consenso, propendono per una forma tautologica, con ripetizione cioè della prima parte, avendo “glossa” in greco il significato appunto di ‘lingua'. In un privilegio del re Ruggero II, del 1145, era chiamata “Lingua Crassa”. Le origini dell'insediamento sembrano risalire agli inizi del XII secolo, quando un gruppo di cittadini di Castiglione di Sicilia vi si trasferì, facendo sorgere, col tempo, un vero e proprio borgo. Successivamente fu conquistata dai normanni, come conferma il privilegio di Ruggero, che costituisce la prima attestazione documentata certa. La giurisdizione del borgo fu esercitata da diversi signori locali: Niccolò Lauria, Anastasia Filangieri, Stefano Cottone e i Trifasi. All'inizio del Seicento il potere passò nelle mani di Orazio Bonanno, Barone di Ravusa, che le conferì il titolo di principato. Nel 1634 il re Filippo IV, con un'ordinanza, la dichiarò “Civitas Dilecta Integra”. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa di San Francesco di Paola, con un campanile del 1610, più volte restaurata in conseguenza dei frequenti terremoti; la parrocchiale di Sant'Antonio e San Vito, in stile barocco, con un bel portale in pietra lavica del Settecento; la chiesa di Sant'Egidio, edificata nel XV secolo, cui fa da transetto la cappella delle Anime Sante con un portale goticizzante; la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, del XVIII secolo, in stile barocco; la chiesa dei cappuccini, dedicata all'Immacolata, edificata nel 1664, al cui interno è conservato uno splendido tabernacolo ligneo del Settecento; la chiesetta dell'Annunziata, del 1500, con un bel portale policromo.

Alcuni studiosi pensano che il toponimo possa ricordare una grossa lingua di lava eruttata prima del 1634. Altri, con scarso consenso, propendono per una forma tautologica, con ripetizione cioè della prima parte, avendo “glossa” in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECO'>greco</a> il significato appunto di ‘lingua'. In un privilegio del re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROII'>Ruggero II</a>, del 1145, era chiamata “Lingua Crassa”. Le origini dell'insediamento sembrano risalire agli inizi del XII secolo, quando un gruppo di cittadini di Castiglione di Sicilia vi si trasferì, facendo sorgere, col tempo, un vero e proprio borgo. Successivamente fu conquistata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>, come conferma il privilegio di Ruggero, che costituisce la prima attestazione documentata certa. La giurisdizione del borgo fu esercitata da diversi signori locali: Niccolò Lauria, Anastasia Filangieri, Stefano Cottone e i Trifasi. All'inizio del Seicento il potere passò nelle mani di Orazio Bonanno, Barone di Ravusa, che le conferì il titolo di principato. Nel 1634 il re Filippo IV, con un'ordinanza, la dichiarò “Civitas Dilecta Integra”. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa di San Francesco di Paola, con un campanile del 1610, più volte restaurata in conseguenza dei frequenti terremoti; la parrocchiale di Sant'Antonio e San Vito, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>, con un bel portale in pietra lavica del Settecento; la chiesa di Sant'Egidio, edificata nel XV secolo, cui fa da transetto la cappella delle Anime Sante con un portale goticizzante; la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, del XVIII secolo, in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCO'>barocco</a>; la chiesa dei cappuccini, dedicata all'Immacolata, edificata nel 1664, al cui interno è conservato uno splendido tabernacolo ligneo del Settecento; la chiesetta dell'Annunziata, del 1500, con un bel portale policromo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini e ovini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: alimentare, del legno, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e dell'edilizia. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale (che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e il liceo scientifico. Per l'arricchimento culturale sono presenti numerose biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. L'agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l'allevamento di bovini e ovini. L'industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni che operano nei comparti: alimentare, del legno, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione dell'energia elettrica e dell'edilizia. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale (che assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità) oltre che dell'insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera un asilo nido. Le strutture scolastiche locali mettono a disposizione le classi dell'obbligo e il liceo scientifico. Per l'arricchimento culturale sono presenti numerose biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato anche il servizio ospedaliero.

Relazioni

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, durante tutto l'anno è meta di un discreto numero di turisti, attratti dalla possibilità di raggiungere in breve tempo, specialmente durante la bella stagione, le limpide acque della costa nonché di effettuare piacevoli escursioni sui monti circostanti e di raggiungere suggestivi rifugi in alta quota; durante il periodo invernale mette a disposizione, per gli amanti degli sport invernali, impianti di risalita per la pratica di sci di fondo e di discesa, con piste per un totale di 36 km. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi, essendo determinati, per lo più, da motivi di studio. Tra gli eventi ricorrenti si ricordano: gare di sci di fondo nazionale maschile e femminile, valide per la Coppa Italia, a gennaio; “Pinocchio sugli sci” e la selezione regionale, a febbraio; la “Settimana sull'Etna”, con esposizione di sculture e il “Pentathlon del boscaiolo”, tra luglio e agosto; la fiera dell'Immacolata, a luglio; la fiera di San Rocco, ad agosto; la sagra della salsiccia, a settembre. Il Patrono, Sant'Egidio, si festeggia il primo settembre.

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, durante tutto l'anno è meta di un discreto numero di turisti, attratti dalla possibilità di raggiungere in breve tempo, specialmente durante la bella stagione, le limpide acque della costa nonché di effettuare piacevoli escursioni sui monti circostanti e di raggiungere suggestivi rifugi in alta quota; durante il periodo invernale mette a disposizione, per gli amanti degli sport invernali, impianti di risalita per la pratica di sci di fondo e di discesa, con piste per un totale di 36 km. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi, essendo determinati, per lo più, da motivi di studio. Tra gli eventi ricorrenti si ricordano: gare di sci di fondo nazionale maschile e femminile, valide per la Coppa Italia, a gennaio; “Pinocchio sugli sci” e la selezione regionale, a febbraio; la “Settimana sull'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ETNA'>Etna</a>”, con esposizione di sculture e il “Pentathlon del boscaiolo”, tra luglio e agosto; la fiera dell'Immacolata, a luglio; la fiera di San Rocco, ad agosto; la sagra della salsiccia, a settembre. Il Patrono, Sant'Egidio, si festeggia il primo settembre.

Località

Bocche del 1809-Monte Rosso, Pineta-Ragabo

Bocche del 1809-Monte Rosso, Pineta-Ragabo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Linguaglossa rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.