Descrizione

Centro collinare di antichissime origini, la cui economia si basa principalmente sulle attività rurali e sul settore industriale. I limatolesi, il cui indice di vecchia è inferiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità è distribuito in alcune case sparse sui fondi e nelle località di Biancano e Giardoni. Il nucleo antico dell'abitato è adagiato su un rilievo; ai suoi piedi si sviluppano invece quartieri più nuovi. Il territorio comunale, reso particolarmente fertile dall'abbondanza di acque superficiali, presenta un profilo dolce e lievemente ondulato, comprendendo parte della fertile valle creata dal fiume Volturno e le dolci colline che la incorniciano, tappezzate di vigneti e oliveti. All'orizzonte si ergono severi i massicci montuosi del Taburno e del Camposauro, ricoperti da boschi di roverella, acero, carpino, orniello, abete bianco e pino nonché da faggete di notevole estensione.

Centro collinare di antichissime origini, la cui economia si basa principalmente sulle attività rurali e sul settore industriale. I limatolesi, il cui indice di vecchia è inferiore alla media, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale mentre il resto della comunità è distribuito in alcune case sparse sui fondi e nelle località di Biancano e Giardoni. Il nucleo antico dell'abitato è adagiato su un rilievo; ai suoi piedi si sviluppano invece quartieri più nuovi. Il territorio comunale, reso particolarmente fertile dall'abbondanza di acque superficiali, presenta un profilo dolce e lievemente ondulato, comprendendo parte della fertile valle creata dal fiume Volturno e le dolci colline che la incorniciano, tappezzate di vigneti e oliveti. All'orizzonte si ergono severi i massicci montuosi del Taburno e del Camposauro, ricoperti da boschi di roverella, acero, carpino, orniello, abete bianco e pino nonché da faggete di notevole estensione.

Storia

Fin dall'età del ferro fu abitata dagli osco-sanniti e, in seguito, dagli etruschi e dai sanniti; accolse inoltre genti provenienti dall'antica SATICULA. In età romana fu frequentata soprattutto come stazione climatica, divenendo sede di ville patrizie; sembra inoltre che in località Biancano si siano accampati i cartaginesi di Annibale. In epoca longobarda (IX secolo d.C.) vi si svolse una dura battaglia tra i figli del conte Landolfo e i beneventani. Al tempo dei normanni fu aggregata alla contea di Caserta; nel 1269 fu donata da Carlo I d'Angiò a Guglielmo di Beaumont e più tardi a Guglielma Cantelmo. Nel 1420 passò in feudo alla casa Della Ratta e successivamente ai principi di Capua e ai Gambacorta, che la tennero fino al 1734, quando fu acquistata da Giovanni Mastelloni; da questi passò ai Lottiero, ai Carafa e ai Canelli. Nel 1860 fu teatro di scontri tra garibaldini e truppe borboniche e nel 1943 vi si svolsero combattimenti tra tedeschi e alleati. Il toponimo deriva dal verbo “limare”, cioè ‘levigare, spianare', con l'aggiunta del suffisso -ULA. Domina l'abitato il castello medievale di origine longobarda, eretto su una precedente struttura difensiva di età sannitica e dotato di cinta muraria poligonale, munita di quattro porte protette da altrettanti fortini. Tra gli edifici religiosi di maggior rilievo figurano la chiesa di San Michele Arcangelo, la più antica (VII secolo), il santuario trecentesco di Sant'Eligio e le chiese cinquecentesche dell'Annunziata, a tre navate con volte a botte, e di San Biagio Martire, restaurata nel Settecento in stile barocco.

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Economia

L'agricoltura, ancora fiorente nonostante la lieve contrazione che la interessa, occupa quasi un terzo della popolazione attiva locale ed è specializzata nella produzione di cereali, olive, uva, frutta e tabacco. Accanto alle attività rurali prospera l'industria, rappresentata da numerose imprese di varie dimensioni e comprendente i comparti estrattivo (della pietra, dei minerali non energetici), dei prodotti tessili, del legno, dei materiali da costruzione, della lavorazione dei metalli e degli accessori per autoveicoli. Il terziario annovera un'adeguata rete distributiva e, tra i servizi, le assicurazioni ma non quello bancario. Ospita le scuole dell'obbligo ma difetta di strutture culturali di rilievo, quali biblioteche e musei; vanta inoltre un ottimo servizio di ristorazione ma non offre possibilità di soggiorno; per quanto riguarda l'assistenza sanitaria può fare affidamento su un servizio di guardia medica e sulla farmacia.

L'agricoltura, ancora fiorente nonostante la lieve contrazione che la interessa, occupa quasi un terzo della popolazione attiva locale ed è specializzata nella produzione di cereali, olive, uva, frutta e tabacco. Accanto alle attività rurali prospera l'industria, rappresentata da numerose imprese di varie dimensioni e comprendente i comparti estrattivo (della pietra, dei minerali non energetici), dei prodotti tessili, del legno, dei materiali da costruzione, della lavorazione dei metalli e degli accessori per autoveicoli. Il terziario annovera un'adeguata rete distributiva e, tra i servizi, le assicurazioni ma non quello bancario. Ospita le scuole dell'obbligo ma difetta di strutture culturali di rilievo, quali biblioteche e musei; vanta inoltre un ottimo servizio di ristorazione ma non offre possibilità di soggiorno; per quanto riguarda l'assistenza sanitaria può fare affidamento su un servizio di guardia medica e sulla farmacia.

Relazioni

Immersa in un ambiente ameno e rilassante e dotata di clima mite, richiama soprattutto gli amanti delle passeggiate ecologiche, che possono cimentarsi nella raccolta di funghi e frutti di bosco. Le principali manifestazioni limatolesi sono legate alle tradizioni religiose: tra esse figurano le feste della Consacrazione (13 luglio) e di Sant'Eligio (primo dicembre). Nota e apprezzata è la cucina locale, che annovera tra le sue specialità la pasta fatta in casa, condita con sugo di pomodoro e formaggio pecorino, e numerosi piatti a base di carciofo. Il Patrono, San Biagio, si festeggia il 3 febbraio.

Immersa in un ambiente ameno e rilassante e dotata di clima mite, richiama soprattutto gli amanti delle passeggiate ecologiche, che possono cimentarsi nella raccolta di funghi e frutti di bosco. Le principali manifestazioni limatolesi sono legate alle tradizioni religiose: tra esse figurano le feste della Consacrazione (13 luglio) e di Sant'Eligio (primo dicembre). Nota e apprezzata è la cucina locale, che annovera tra le sue specialità la pasta fatta in casa, condita con sugo di pomodoro e formaggio pecorino, e numerosi piatti a base di carciofo. Il Patrono, San Biagio, si festeggia il 3 febbraio.

Località

Ave Gratia Plena, Biancano, Giardoni, Paradiso, Terranzano Nord, Terranzano Sud, Toraldo

Ave Gratia Plena, Biancano, Giardoni, Paradiso, Terranzano Nord, Terranzano Sud, Toraldo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Limatola rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.