Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia di tipo agricolo, soprattutto vitivinicolo, affiancato da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte degli alicesi, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Stazione, alcuni nuclei urbani minori, nonché numerose case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Boschi di Vezzano (isola amministrativa), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 180 a un massimo di 418 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è in posizione panoramica ed è circondato da vasti vigneti; ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta un castello turrito, d’argento, merlato alla ghibellina; sullo smalto dorato del capo spicca una croce greca, azzurra, con i bracci allargati, nelle estremità, a triangolo isoscele.

Comune collinare, di origine medievale, ha un’economia di tipo agricolo, soprattutto vitivinicolo, affiancato da un modesto sviluppo industriale. La maggior parte degli alicesi, con un indice di vecchiaia tra i più alti della regione, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si divide tra la località Stazione, alcuni nuclei urbani minori, nonché numerose case sparse. Il territorio, comprensivo dell’area speciale Boschi di Vezzano (isola amministrativa), ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 180 a un massimo di 418 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è in posizione panoramica ed è circondato da vasti vigneti; ha un andamento plano-altimetrico vario. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta un castello turrito, d’argento, merlato alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GHIBELLINA'>ghibellina</a>; sullo smalto dorato del capo spicca una croce greca, azzurra, con i bracci allargati, nelle estremità, a triangolo isoscele.

Storia

Il toponimo rimanda a “Fundo Alix”, “Alice” e “Alicis”; la seconda parte della denominazione attuale, costituita da un aggettivo e un sostantivo, allude alla felice collocazione del luogo. Le sue origini risalgono al Medioevo, periodo in cui sorse come feudo. Dominato dai conti di Acquesana fino al 1070, entrò in seguito in possesso dei marchesi di Occimiano che ne cedettero i diritti in parte al comune di Alessandria, in parte ai marchesi del Monferrato. Nel 1278 questi ultimi riuscirono ad ottenere il dominio dell’intero feudo e ne furono signori fino al 1533. In questo anno, in seguito alla morte di Giangiorgio Paleologo, ultimo dinasta monferrino, l’imperatore Carlo V l’assegnò arbitrariamente a Federico Gonzaga di Mantova. Nel 1708 entrò a far parte del dominio dei Savoia. Tra le testimonianze del passato figurano: la chiesa di San Giovanni Battista, che conserva un pulpito ligneo e l’altare maggiore del XVIII secolo, la chiesa della Stazione, la chiesa Madonna del Poggio e il santuario della Fraschetta.

Il toponimo rimanda a “Fundo Alix”, “Alice” e “Alicis”; la seconda parte della denominazione attuale, costituita da un aggettivo e un sostantivo, allude alla felice collocazione del luogo. Le sue origini risalgono al Medioevo, periodo in cui sorse come feudo. Dominato dai conti di Acquesana fino al 1070, entrò in seguito in possesso dei marchesi di Occimiano che ne cedettero i diritti in parte al comune di Alessandria, in parte ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDELMONFERRATO'>marchesi del Monferrato</a>. Nel 1278 questi ultimi riuscirono ad ottenere il dominio dell’intero feudo e ne furono signori fino al 1533. In questo anno, in seguito alla morte di Giangiorgio Paleologo, ultimo dinasta monferrino, l’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a> l’assegnò arbitrariamente a Federico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a> di Mantova. Nel 1708 entrò a far parte del dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Tra le testimonianze del passato figurano: la chiesa di San Giovanni Battista, che conserva un pulpito ligneo e l’altare maggiore del XVIII secolo, la chiesa della Stazione, la chiesa Madonna del Poggio e il santuario della Fraschetta.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Il settore primario, su cui si basa tutta l’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini Doc Moscato, Barbera e Dolcetto. Il comparto industriale è costituito da piccole aziende che operano nei comparti: meccanico, edile, metallurgico, della lavorazione del legno e delle macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello assicurativo. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche assicurano solamente la frequenza delle classi elementari; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Il settore primario, su cui si basa tutta l’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di avicoli. Altra realtà produttiva importante è la produzione dei famosi vini Doc Moscato, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARBERA'>Barbera</a> e Dolcetto. Il comparto industriale è costituito da piccole aziende che operano nei comparti: <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, edile, metallurgico, della lavorazione del legno e delle macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello assicurativo. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche assicurano solamente la frequenza delle classi elementari; per l’arricchimento culturale si può usufruire della biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, attira un discreto numero di visitatori grazie alla sua posizione paesaggistica; inserita, infatti, in un ameno e rilassante scenario collinare, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare rilassanti passeggiate e di gustare i genuini prodotti locali, tra cui i pregiati vini e grappe. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnala: il “ferragosto alicese”, che si tiene dal 13 al 18 agosto di ogni anno, caratterizzato da spettacoli vari di intrattenimento musicale. La festa patronale, in onore di San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno con una fiera.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più ambite della zona, attira un discreto numero di visitatori grazie alla sua posizione paesaggistica; inserita, infatti, in un ameno e rilassante scenario collinare, offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare rilassanti passeggiate e di gustare i genuini prodotti locali, tra cui i pregiati vini e grappe. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnala: il “ferragosto alicese”, che si tiene dal 13 al 18 agosto di ogni anno, caratterizzato da spettacoli vari di intrattenimento musicale. La festa patronale, in onore di San Giovanni Battista, si celebra il 24 giugno con una fiera.

Località

Boidini, Boschi di Vezzano, Causolo, Gaviglio, Stazione, Valle Boidi

Boidini, Boschi di Vezzano, Causolo, Gaviglio, Stazione, Valle Boidi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alice Bel Colle rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.