Descrizione

Cittadina collinare, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da quella industriale. I leonfortesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra la località Stazione di Pirato e il nucleo urbano minore di Casuto nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Lago Nicoletti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 306 a un massimo di 1.025 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge sul declivio di un irto colle, è interessato da una forte crescita edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Cittadina collinare, di origine moderna, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole, affiancate da quella industriale. I leonfortesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra la località Stazione di Pirato e il nucleo urbano minore di Casuto nonché in numerose case sparse. Il territorio, che comprende l’area speciale Lago Nicoletti, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 306 a un massimo di 1.025 metri sul livello del mare. L’abitato, che sorge sul declivio di un irto colle, è interessato da una forte crescita edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Il nome, che le fu dato dal suo fondatore, ha un etimo trasparente. L’origine del centro abitato risale all’epoca moderna; fu, infatti, fondata all’inizio del Seicento per opera del nobile signore e principe Nicolò Placido Branciforti, il quale si occupò della giurisdizione del borgo e del suo sviluppo economico ed artistico. Nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1662, il casale fu insignito del titolo di principato. Le attestazioni documentate certe a tal proposito sono molto attendibili, anche se le vicende storiche che caratterizzarono il feudo sono prive, a causa della sua fondazione recente, di eventi memorabili. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista, edificata nel XVIII secolo, al cui interno custodisce dipinti del XVI e XVII secolo; la chiesa dei Cappuccini, costruita nel 1630, al cui interno si possono ammirare un altare ligneo del Settecento, la lastra tombale in bronzo del principe Nicolò Branciforte e il sarcofago della principessa Caterina Branciforte, entrambi del XVII secolo, e due statue create dal Gagini; le parrocchiali di San Giuseppe e della Madonna della Mercede, che presentano identiche facciate del Settecento; il palazzo dei Branciforte, realizzato nel 1620; la monumentale fontana “Granfonte”, realizzata nel 1651, che presenta una vasca lunghissima con 24 cannelle ed un prospetto a 22 arcate.

Il nome, che le fu dato dal suo fondatore, ha un etimo trasparente. L’origine del centro abitato risale all’epoca moderna; fu, infatti, fondata all’inizio del Seicento per opera del nobile signore e principe Nicolò Placido Branciforti, il quale si occupò della giurisdizione del borgo e del suo sviluppo economico ed artistico. Nel XVII secolo, e precisamente nell’anno 1662, il casale fu insignito del titolo di principato. Le attestazioni documentate certe a tal proposito sono molto attendibili, anche se le vicende storiche che caratterizzarono il feudo sono prive, a causa della sua fondazione recente, di eventi memorabili. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati si citano: la chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista, edificata nel XVIII secolo, al cui interno custodisce dipinti del XVI e XVII secolo; la chiesa dei Cappuccini, costruita nel 1630, al cui interno si possono ammirare un altare ligneo del Settecento, la lastra tombale in bronzo del principe Nicolò Branciforte e il sarcofago della principessa Caterina Branciforte, entrambi del XVII secolo, e due statue create dal Gagini; le parrocchiali di San Giuseppe e della Madonna della Mercede, che presentano identiche facciate del Settecento; il palazzo dei Branciforte, realizzato nel 1620; la monumentale fontana “Granfonte”, realizzata nel 1651, che presenta una vasca lunghissima con 24 cannelle ed un prospetto a 22 arcate.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta (soprattutto pesche); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e equini. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ricamo. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo, mentre per l’istruzione secondaria di secondo grado è possibile usufruire del liceo classico e del liceo scientifico. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica e da quella del convento dei Padri Cappuccini. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche alcune emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da tennis, da bocce, da pallavolo e da basket. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta (soprattutto pesche); si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e equini. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano nei comparti: estrattivo, alimentare, dell’abbigliamento, del legno, dei materiali da costruzione, della produzione e distribuzione di energia elettrica e dell’edilizia. Interessante è l’artigianato, in particolare quello specializzato nella lavorazione del ricamo. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Le strutture scolastiche presenti permettono di frequentare le scuole dell’obbligo, mentre per l’istruzione secondaria di secondo grado è possibile usufruire del liceo classico e del liceo scientifico. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica e da quella del convento dei Padri Cappuccini. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvedono anche alcune emittenti radiotelevisive locali. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio, da tennis, da bocce, da pallavolo e da basket. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

La carenza di adeguate strutture ostacola la piena valorizzazione turistica della zona, che offre la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti locali impreziositi dalle bellezze dell’ambiente naturale, e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni: per esempio il lago Nicoletti e la Riserva Naturale orientata Monte Altesina, caratterizzata da un folto bosco di leccio, roverella e rovere e attraversata da un sentiero che porta fino alla cima del monte (1.193 m) da cui si gode di uno splendido panorama sul cuore dell’isola. Tra le manifestazioni si segnalano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di San Giuseppe, a marzo; la fiera di giugno; la manifestazione “Ferragosto leonfortese”; il premio letterario “Città di Leonforte”, a settembre; la sagra del pesco, tra settembre e ottobre. La Patrona, la Madonna del Carmelo, si celebra il 16 agosto.

La carenza di adeguate strutture ostacola la piena valorizzazione turistica della zona, che offre la possibilità di gustare i semplici ma genuini prodotti locali impreziositi dalle bellezze dell’ambiente naturale, e di effettuare interessanti escursioni nei dintorni: per esempio il lago Nicoletti e la Riserva Naturale orientata Monte Altesina, caratterizzata da un folto bosco di leccio, roverella e rovere e attraversata da un sentiero che porta fino alla cima del monte (1.193 m) da cui si gode di uno splendido panorama sul cuore dell’isola. Tra le manifestazioni si segnalano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la festa di San Giuseppe, a marzo; la fiera di giugno; la manifestazione “Ferragosto leonfortese”; il premio letterario “Città di Leonforte”, a settembre; la sagra del pesco, tra settembre e ottobre. La Patrona, la Madonna del Carmelo, si celebra il 16 agosto.

Località

Lago Nicoletti, Pirato, Stazione di Pirato

Lago Nicoletti, Pirato, Stazione di Pirato

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Leonforte rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.