Descrizione

Comune montano, di origine medievale, le cui radici si perdono nella preistoria; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. Gli isnellesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Pizzo Carbonara, che con i suoi 1.979 metri è la vetta più alta delle Madonie, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge adagiato su un fianco montuoso scosceso, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Comune montano, di origine medievale, le cui radici si perdono nella preistoria; basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole e su quelle industriali. Gli isnellesi, con un indice di vecchiaia particolarmente superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita in numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’area speciale Pizzo Carbonara, che con i suoi 1.979 metri è la vetta più alta delle Madonie, ricco di sorgive, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge adagiato su un fianco montuoso scosceso, è interessato da espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Il toponimo figura spesso nei documenti medievali come “Asinello” o “Rocca dell’asino”: è del XII secolo, infatti, l’attestazione “Roccam Asini”, mentre del XIII secolo “Asinelli Castrum”. La sua denominazione araba è “al-himar” che significa, appunto, ‘asino’. Le prove documentate certe per quanto concerne la sua costituzione come centro abitato risalgono all’epoca medievale, ma in base ai reperti archeologici, è possibile supporre che la località fosse abitata già nella preistoria. Nell’anno 1090, risulta essere di proprietà della diocesi di Messina. Quando Ruggero II sale al trono, affida la giurisdizione del casale alla diocesi di Cefalù. L’imperatore Federico II, invece, affida l’amministrazione del feudo alla famiglia degli Abate, poi ai Filangieri, ai Ventimiglia e ai Santacolomba. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano menzione: la chiesa madre, edificata nel Quattrocento, che presenta tre navate, al cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi di Antonio Ferraro, notevoli dipinti del Salerno e statue del Gagini; la piccola chiesa di San Michele costruita nel Medioevo, al cui interno è custodito un crocifisso ligneo di Fra Umile da Petralia; la parrocchiale di Santa Maggiore eretta verso la fine del XIV secolo, che presenta decorazioni barocche; la chiesa dell’Annunziata del Medioevo; la parrocchiale del Rosario del Cinquecento.

Il toponimo figura spesso nei documenti medievali come “Asinello” o “Rocca dell’asino”: è del XII secolo, infatti, l’attestazione “Roccam Asini”, mentre del XIII secolo “Asinelli Castrum”. La sua denominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a> è “al-himar” che significa, appunto, ‘asino’. Le prove documentate certe per quanto concerne la sua costituzione come centro abitato risalgono all’epoca medievale, ma in base ai reperti archeologici, è possibile supporre che la località fosse abitata già nella preistoria. Nell’anno 1090, risulta essere di proprietà della diocesi di Messina. Quando <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=RUGGEROII'>Ruggero II</a> sale al trono, affida la giurisdizione del casale alla diocesi di Cefalù. L’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>, invece, affida l’amministrazione del feudo alla famiglia degli Abate, poi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FILANGIERI'>Filangieri</a>, ai Ventimiglia e ai Santacolomba. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano menzione: la chiesa madre, edificata nel Quattrocento, che presenta tre navate, al cui interno è possibile ammirare pregevoli affreschi di Antonio Ferraro, notevoli dipinti del Salerno e statue del Gagini; la piccola chiesa di San Michele costruita nel Medioevo, al cui interno è custodito un crocifisso ligneo di Fra Umile da Petralia; la parrocchiale di Santa Maggiore eretta verso la fine del XIV secolo, che presenta decorazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=BAROCCHE'>barocche</a>; la chiesa dell’Annunziata del Medioevo; la parrocchiale del Rosario del Cinquecento.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’oreficeria e dell’edilizia. Vanto dall’artigianato locale è la lavorazione di tappeti, bisacce e filet. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio e da tennis. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’oreficeria e dell’edilizia. Vanto dall’artigianato locale è la lavorazione di tappeti, bisacce e filet. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le scuole dell’obbligo. L’arricchimento culturale è garantito dalla biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione campi di calcio e da tennis. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, circondata da uno splendido panorama montano, è una frequentata meta turistica. Offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni: degno di una visita è il Santuario di Gibilmanna, uno dei più importanti Santuari Mariani della Sicilia, da cui si gode uno splendido panorama su un ampio tratto di costa. Tra le manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la sagra della frittella, ad aprile; la festa del Santissimo Crocifisso, a maggio; la festa del Corpus Domini e la sagra delle fave di San Pietro, a giugno; la fiera del bestiame, a settembre; la “Luminaria” a Natale. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 7 settembre, in occasione di altri festeggiamenti in onore del santo.

Immersa in una suggestiva cornice paesaggistica, circondata da uno splendido panorama montano, è una frequentata meta turistica. Offre a quanti vi si rechino la possibilità di effettuare piacevoli escursioni nei dintorni: degno di una visita è il Santuario di Gibilmanna, uno dei più importanti Santuari Mariani della Sicilia, da cui si gode uno splendido panorama su un ampio tratto di costa. Tra le manifestazioni si ricordano: i suggestivi riti della Settimana Santa; la sagra della frittella, ad aprile; la festa del Santissimo Crocifisso, a maggio; la festa del Corpus Domini e la sagra delle fave di San Pietro, a giugno; la fiera del bestiame, a settembre; la “Luminaria” a Natale. Il Patrono, San Nicola di Bari, si festeggia il 6 dicembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 7 settembre, in occasione di altri festeggiamenti in onore del santo.

Località

Mandria del Conte, Piano Zucchi, Pizzo Carbonara

Mandria del Conte, Piano Zucchi, Pizzo Carbonara

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Isnello rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.