Descrizione

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei godranesi, che ha un indice di vecchiaia nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da forte espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuita in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 450 a un massimo di 1.613 metri sul livello del mare della Rocca Busandra, che, caratterizzata da pareti verticali scoscese e spoglie da vegetazione, sovrasta tutto il bosco sottostante, ospitante numerosi rapaci fra i quali: l’aquila reale, l’aquila del Bonelli, il nibbio reale, il nibbio bruno e il falco pellegrino. L’abitato, circondato dal verde dei boschi e affacciato sulla valle del fiume Azziriolo, presenta un andamento plano-altimetrico ondulato. L’ampiezza demografica del comune è in espansione, sia per una notevole consistenza del saldo attivo del movimento naturale, sia per un discreto saldo attivo del movimento migratorio.

Comune montano, di origine medievale, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. La comunità dei godranesi, che ha un indice di vecchiaia nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale, interessato da forte espansione edilizia; il resto della popolazione è distribuita in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 450 a un massimo di 1.613 metri sul livello del mare della Rocca Busandra, che, caratterizzata da pareti verticali scoscese e spoglie da vegetazione, sovrasta tutto il bosco sottostante, ospitante numerosi rapaci fra i quali: l’aquila reale, l’aquila del Bonelli, il nibbio reale, il nibbio bruno e il falco pellegrino. L’abitato, circondato dal verde dei boschi e affacciato sulla valle del fiume Azziriolo, presenta un andamento plano-altimetrico ondulato. L’ampiezza demografica del comune è in espansione, sia per una notevole consistenza del saldo attivo del movimento naturale, sia per un discreto saldo attivo del movimento migratorio.

Storia

È così chiamata dal nome del vicino lago, il cui etimo è chiaramente arabo: “al-gudran”, ‘le paludi’, plurale di “gadir”, ‘stagno, palude’. La sua origine medievale è testimoniata dai reperti archeologici della zona. Le prove documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Il feudo conobbe il suo periodo di massimo splendore tra il XII e XIII secolo, perché era inserito nelle riserve regie istituite dai normanni. In seguito, il casale si spopolò completamente e fu ripopolato nel XVI secolo, quando il nobile Fabrizio Valguarnera vi fece costruire la sua residenza. Successivamente la giurisdizione del borgo fu esercitata dalle nobili casate dei Castello, dei Favara, dei Colonna-Cesarò, che governarono per tutto il Settecento. Sebbene la sua storia affondi le radici in un passato abbastanza remoto, il suo patrimonio artistico non è molto ricco di testimonianze storico-architettoniche: degna di nota è solo la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, in stile tipicamente ottocentesco.

È così chiamata dal nome del vicino lago, il cui etimo è chiaramente <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABO'>arabo</a>: “al-gudran”, ‘le paludi’, plurale di “gadir”, ‘stagno, palude’. La sua origine medievale è testimoniata dai reperti archeologici della zona. Le prove documentate certe a tal proposito sono esigue, così come sono prive di eventi e pagine memorabili le vicende storiche che contraddistinsero l’antico borgo. Il feudo conobbe il suo periodo di massimo splendore tra il XII e XIII secolo, perché era inserito nelle riserve regie istituite dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>. In seguito, il casale si spopolò completamente e fu ripopolato nel XVI secolo, quando il nobile Fabrizio Valguarnera vi fece costruire la sua residenza. Successivamente la giurisdizione del borgo fu esercitata dalle nobili casate dei Castello, dei Favara, dei Colonna-Cesarò, che governarono per tutto il Settecento. Sebbene la sua storia affondi le radici in un passato abbastanza remoto, il suo patrimonio artistico non è molto ricco di testimonianze storico-architettoniche: degna di nota è solo la chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione, in stile tipicamente ottocentesco.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e olivi e con l’allevamento di bovini, ovini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che assicura comunque il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche sono in grado di assicurare l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale, inoltre, è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo e un maneggio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre esigenze occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e olivi e con l’allevamento di bovini, ovini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da piccole aziende che operano esclusivamente nei comparti: alimentare ed edile. Il terziario si compone di una modesta rete commerciale, che assicura comunque il soddisfacimento delle esigenze primarie della comunità, e dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Per il sociale mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche sono in grado di assicurare l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale, inoltre, è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero sono a disposizione un campo sportivo e un maneggio. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre esigenze occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate del circondario, possiede, comunque, valide risorse atte a consentire un maggiore sviluppo turistico dell’area. Il suo territorio, infatti, ricade in una zona di notevole interesse naturalistico: il Bosco della Ficuzza, uno dei polmoni verdi della Sicilia, ricco di presenze archeologiche, botaniche, zoologiche e paesaggistiche in grado di attirare ogni anno un sempre crescente numero di visitatori interessati a godere delle bellezze naturali. La vegetazione presente è varia: la quercia da sughero, il leccio, il cerro, la roverella, il castagno e il frassino meridionale, nonché alcuni esemplari dell’abete delle Madonie. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Mancano particolari manifestazioni di carattere folcloristico o religioso che potrebbero allietare la comunità locale: si segnalano solamente la fiera del bestiame e la festa del Santissimo Crocifisso, entrambe a settembre. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 3 settembre.

Pur non figurando tra le mete turistiche più celebrate del circondario, possiede, comunque, valide risorse atte a consentire un maggiore sviluppo turistico dell’area. Il suo territorio, infatti, ricade in una zona di notevole interesse naturalistico: il Bosco della Ficuzza, uno dei polmoni verdi della Sicilia, ricco di presenze archeologiche, botaniche, zoologiche e paesaggistiche in grado di attirare ogni anno un sempre crescente numero di visitatori interessati a godere delle bellezze naturali. La vegetazione presente è varia: la quercia da sughero, il leccio, il cerro, la roverella, il castagno e il frassino meridionale, nonché alcuni esemplari dell’abete delle Madonie. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Mancano particolari manifestazioni di carattere folcloristico o religioso che potrebbero allietare la comunità locale: si segnalano solamente la fiera del bestiame e la festa del Santissimo Crocifisso, entrambe a settembre. Il Patrono, San Giuseppe, si festeggia il 3 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Godrano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.