Descrizione

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che fonda la sua economia principalmente sulle attività industriali. I gignesini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Alpino, Nocco e Vezzo nonché in aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.400 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è in bella posizione e permette un’ampia vista sul Verbano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un monte “al naturale” accompagnato, superiormente, da tre fiori di cardo selvatico, d’argento, ordinati in fascia.

Comune di montagna, di probabile origine medievale, che fonda la sua economia principalmente sulle attività industriali. I gignesini, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Alpino, Nocco e Vezzo nonché in aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 1.400 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è in bella posizione e permette un’ampia vista sul Verbano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta un monte “al naturale” accompagnato, superiormente, da tre fiori di cardo selvatico, d’argento, ordinati in fascia.

Storia

Non si hanno notizie circa le sue prime vicende e incerta è anche l’origine del toponimo, che sembrerebbe costituire la continuazione del nome personale romano Genesius. Nel XIII secolo era soggetta al monastero di San Salvatore in Arona e, tramite questo, al potere temporale dell’arcivescovo di Milano. Tale situazione perdurò sino al 1397, quando, con la costituzione del contado di Angera, insieme al Vergante passò ai Visconti, e da questi, nel Quattrocento, ai Borromeo, nella cui podestà rimase sino alla definitiva caduta del sistema feudale. Sotto il profilo ecclesiastico, invece, la sua dipendenza fu diversa: per secoli, infatti, l’oratorio di San Maurizio risultava retto dai canonici della vicina Baveno e solo nel 1609, dopo annose dispute, i gignesini ottennero l’autonomia parrocchiale per la propria chiesa. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano menzione: l’oratorio di San Maurizio, del Settecento, presente nella località Nocco; la villa Cattaneo-Gorla, nella quale compaiono le strutture lignee dei cornicioni di gronda; la villa dell’Orto, che ricorda per lo stile e i fregi la Cattaneo e appartiene allo stile liberty per l’apparato decorativo della facciata in pietra a vista, secondo un metodo in uso nel milanese, e, infine, Villa Ticozzi, anch’essa in stile liberty.

Non si hanno notizie circa le sue prime vicende e incerta è anche l’origine del toponimo, che sembrerebbe costituire la continuazione del nome personale romano Genesius. Nel XIII secolo era soggetta al monastero di San Salvatore in Arona e, tramite questo, al potere temporale dell’arcivescovo di Milano. Tale situazione perdurò sino al 1397, quando, con la costituzione del contado di Angera, insieme al Vergante passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, e da questi, nel Quattrocento, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>, nella cui podestà rimase sino alla definitiva caduta del sistema feudale. Sotto il profilo ecclesiastico, invece, la sua dipendenza fu diversa: per secoli, infatti, l’oratorio di San Maurizio risultava retto dai canonici della vicina Baveno e solo nel 1609, dopo annose dispute, i gignesini ottennero l’autonomia parrocchiale per la propria chiesa. Tra le testimonianze storico-architettoniche meritano menzione: l’oratorio di San Maurizio, del Settecento, presente nella località Nocco; la villa Cattaneo-Gorla, nella quale compaiono le strutture lignee dei cornicioni di gronda; la villa dell’Orto, che ricorda per lo stile e i fregi la Cattaneo e appartiene allo stile liberty per l’apparato decorativo della facciata in pietra a vista, secondo un metodo in uso nel milanese, e, infine, Villa Ticozzi, anch’essa in stile liberty.

Economia

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco; poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: l’agricoltura è stata quasi del tutto abbandonata; è praticato l’allevamento di bovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, metallurgico, della lavorazione del legno e nell’edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; per l’arricchimento culturale si registra la presenza della biblioteca civica e del museo dell’ombrello e del parasole, interessante e singolare raccolta di parapioggia e parasole del periodo compreso tra il 1840 e il 1940. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Oltre che degli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, è sede di Pro Loco; poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non è dei più floridi: l’agricoltura è stata quasi del tutto abbandonata; è praticato l’allevamento di bovini, caprini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, metallurgico, della lavorazione del legno e nell’edilizia. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma la rete commerciale è sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche permettono di frequentare soltanto le scuole materne ed elementari; per l’arricchimento culturale si registra la presenza della biblioteca civica e del museo dell’ombrello e del parasole, interessante e singolare raccolta di parapioggia e parasole del periodo compreso tra il 1840 e il 1940. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Ospita il “giardino Alpinia”, che, istituito nel 1940, si estende per più di 10.000 mq con duemila specie di piante, soprattutto alpine e officinali, divenendo quindi interessante meta per naturalisti e appassionati. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: la popolazione vi si rivolge, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche che potrebbero animare la comunità richiamando visitatori dai dintorni, eccezione fatta per la festa del risotto, che si tiene il 16 agosto. La festa del Patrono, San Maurizio, viene celebrata il 15 gennaio.

Ospita il “<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GIARDINOALPINIA'>giardino Alpinia</a>”, che, istituito nel 1940, si estende per più di 10.000 mq con duemila specie di piante, soprattutto alpine e officinali, divenendo quindi interessante meta per naturalisti e appassionati. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: la popolazione vi si rivolge, oltre che per frequentare le scuole dell’obbligo e gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Non si registrano particolari manifestazioni folcloristiche che potrebbero animare la comunità richiamando visitatori dai dintorni, eccezione fatta per la festa del risotto, che si tiene il 16 agosto. La festa del Patrono, San Maurizio, viene celebrata il 15 gennaio.

Località

Alpino, Nocco, Vezzo

Alpino, Nocco, Vezzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gignese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.