Descrizione

Comune montano, sorto in epoca alto-medievale; la sua economia si va orientando verso le attività del terziario. La comunità dei geranesi, con un indice di vecchiaia nella media, è distribuita nel capoluogo comunale, adagiato sulle pendici di un contrafforte boscoso, nell’aggregato urbano elementare di Collevecchio-Sant’Anatolia e in una serie di case sparse sui fondi. Il paesaggio che circonda l’abitato è imponente e maestoso: alle molte zone brulle e pietrose caratterizzate dalla penuria d’acqua, agli altopiani concavi e ai numerosi inghiottitoi determinati dalla natura carsica del suolo si alternano dense formazioni cedue di roverella, paliuro e orniello, popolate da piccoli mammiferi, quali martore, tassi, volpi, ghiri e, tra gli uccelli, picchi, cuculi, cince e ghiandaie –il lupo, un tempo diffusissimo, è ormai raro e vive nei luoghi più nascosti e solitari–. In primavera le rocce biancastre si tingono degli intensi colori delle orchidee, dei narcisi e degli anemoni.

Comune montano, sorto in epoca alto-medievale; la sua economia si va orientando verso le attività del terziario. La comunità dei geranesi, con un indice di vecchiaia nella media, è distribuita nel capoluogo comunale, adagiato sulle pendici di un contrafforte boscoso, nell’aggregato urbano elementare di Collevecchio-Sant’Anatolia e in una serie di case sparse sui fondi. Il paesaggio che circonda l’abitato è imponente e maestoso: alle molte zone brulle e pietrose caratterizzate dalla penuria d’acqua, agli altopiani concavi e ai numerosi inghiottitoi determinati dalla natura carsica del suolo si alternano dense formazioni cedue di roverella, paliuro e orniello, popolate da piccoli mammiferi, quali martore, tassi, volpi, ghiri e, tra gli uccelli, picchi, cuculi, cince e ghiandaie –il lupo, un tempo diffusissimo, è ormai raro e vive nei luoghi più nascosti e solitari–. In primavera le rocce biancastre si tingono degli intensi colori delle orchidee, dei narcisi e degli anemoni.

Storia

La sua origine coincide con la caduta dell’impero romano, quando gli abitanti della valle del fiume Giovenzano, principale affluente dell’Aniene, iniziarono la colonizzazione del vicino MONS GERANUM. Contesa fin dall’inizio tra autorità pontificia e signorotti locali, conobbe lunghi periodi di tranquillità, soprattutto quando entrò a far parte del Patrimonio di San Pietro attraverso il controllo dell’abbazia di Subiaco; salvo due brevi parentesi di dominio da parte di Lando di Civitella e Bertraimo di Gerano, gli abati sublacensi l’amministrarono fino al 1753, quando entrò a far parte dello Stato della Chiesa. Il toponimo è da ricondurre al personale latino AGERIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. L’edificio sacro più antico è rappresentato dalla chiesa rurale di Sant’Anatolia, eretta nel VI secolo d.C. ma citata per la prima volta in una fonte documentaria del 936; la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata nel 1077 dall’abate Giovanni V, conserva invece un dipinto a olio di Sebastiano Conca (1727). Suscitano inoltre l’interesse del visitatore la torre dell’abate Giovanni V, costruita nell’XI secolo a protezione dell’omonimo palazzo, nonché il coevo palazzo di corte.

La sua origine coincide con la caduta dell’impero romano, quando gli abitanti della valle del fiume Giovenzano, principale affluente dell’Aniene, iniziarono la colonizzazione del vicino MONS GERANUM. Contesa fin dall’inizio tra autorità pontificia e signorotti locali, conobbe lunghi periodi di tranquillità, soprattutto quando entrò a far parte del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=PATRIMONIODISANPIETRO'>Patrimonio di San Pietro</a> attraverso il controllo dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>; salvo due brevi parentesi di dominio da parte di Lando di Civitella e Bertraimo di Gerano, gli abati sublacensi l’amministrarono fino al 1753, quando entrò a far parte dello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=STATODELLACHIESA'>Stato della Chiesa</a>. Il toponimo è da ricondurre al personale latino AGERIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS. L’edificio sacro più antico è rappresentato dalla chiesa rurale di Sant’Anatolia, eretta nel VI secolo d.C. ma citata per la prima volta in una fonte documentaria del 936; la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata nel 1077 dall’abate Giovanni V, conserva invece un dipinto a olio di Sebastiano Conca (1727). Suscitano inoltre l’interesse del visitatore la torre dell’abate Giovanni V, costruita nell’XI secolo a protezione dell’omonimo palazzo, nonché il coevo palazzo di corte.

Economia

Nonostante la buona affluenza turistica del periodo estivo, che favorisce l’apertura al nuovo, la comunità conserva un solido attaccamento alla tradizione, che ostacola invece il processo di sviluppo dei settori più avanzati dell’economia: l’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, uva, olive e castagne, non riveste più un ruolo di primo piano nella formazione del reddito e l’industria è rappresentata da poche imprese artigianali attive nei comparti dei prodotti alimentari, delle confezioni, del legno e della lavorazione dei metalli; la rete commerciale, perlopiù circoscritta ai beni di prima necessità, è comunque adeguata ai bisogni dei geranesi. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione di carabinieri, fa registrare alcune lacune nella dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità, disponendo delle scuole dell’obbligo ma non di rilevanti strutture culturali; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo, composto da pochi ristoranti e strutture per il soggiorno, necessita di potenziamento.

Nonostante la buona affluenza turistica del periodo estivo, che favorisce l’apertura al nuovo, la comunità conserva un solido attaccamento alla tradizione, che ostacola invece il processo di sviluppo dei settori più avanzati dell’economia: l’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, uva, olive e castagne, non riveste più un ruolo di primo piano nella formazione del reddito e l’industria è rappresentata da poche imprese artigianali attive nei comparti dei prodotti alimentari, delle confezioni, del legno e della lavorazione dei metalli; la rete commerciale, perlopiù circoscritta ai beni di prima necessità, è comunque adeguata ai bisogni dei geranesi. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione di carabinieri, fa registrare alcune lacune nella dotazione di strutture e servizi di pubblica utilità, disponendo delle scuole dell’obbligo ma non di rilevanti strutture culturali; l’assistenza sanitaria è assicurata dalla farmacia mentre l’apparato ricettivo, composto da pochi ristoranti e strutture per il soggiorno, necessita di potenziamento.

Relazioni

Meta ideale degli amanti della montagna e di soggiorni tranquilli a contatto con la natura, fa da cornice ad alcune manifestazioni di antica tradizione. La festa della Madonna del Cuore si svolge il fine settimana successivo al 25 aprile ed è inaugurata, la sera del sabato, da una solenne processione in onore di una venerata effigie della Vergine; l’indomani viene allestita una coloratissima Infiorata e la sacra immagine sfila per le vie del centro storico su uno splendido tappeto di fiori. Numerose sono le sagre dedicate ai prodotti tipici della gastronomia locale: l’ultima domenica di luglio si tiene quella degli strozzapreti, pasta di acqua e farina condita con la “pistacchia”, sugo a base di aglio, peperoncino, basilico, pomodoro e alici; la prima domenica di novembre è dedicata invece alle “zazzicchie” e alle “verole”, salsicce e castagne arrosto che vengono distribuite insieme al vino novello. La festa della Patrona Sant’Anatolia si celebra il 10 luglio con una processione che porta le reliquie della Santa fino al bellissimo santuario omonimo, dove viene effettuata la tradizionale fiera dell’artigianato e la benedizione delle autovetture.

Meta ideale degli amanti della montagna e di soggiorni tranquilli a contatto con la natura, fa da cornice ad alcune manifestazioni di antica tradizione. La festa della Madonna del Cuore si svolge il fine settimana successivo al 25 aprile ed è inaugurata, la sera del sabato, da una solenne processione in onore di una venerata effigie della Vergine; l’indomani viene allestita una coloratissima <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=INFIORATA'>Infiorata</a> e la sacra immagine sfila per le vie del centro storico su uno splendido tappeto di fiori. Numerose sono le sagre dedicate ai prodotti tipici della gastronomia locale: l’ultima domenica di luglio si tiene quella degli strozzapreti, pasta di acqua e farina condita con la “pistacchia”, sugo a base di aglio, peperoncino, basilico, pomodoro e alici; la prima domenica di novembre è dedicata invece alle “zazzicchie” e alle “verole”, salsicce e castagne arrosto che vengono distribuite insieme al vino novello. La festa della Patrona Sant’Anatolia si celebra il 10 luglio con una processione che porta le reliquie della Santa fino al bellissimo santuario omonimo, dove viene effettuata la tradizionale fiera dell’artigianato e la benedizione delle autovetture.

Località

Collevecchio-Sant'Anatolia

Collevecchio-Sant'Anatolia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Gerano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.