Descrizione
Comune di pianura, di origine nuragica, che accanto alle tradizionali attività agro-pastorali ha sviluppato un modesto tessuto industriale. I furteresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce tra il nucleo urbano minore di Via Marmilla e alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, che non mostra segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico delle zone pianeggianti. L’architettura delle tipologie abitative risente della posizione di confine tra le diverse regioni ( Marmilla, Trexenta, Campidano); infatti, a fianco delle tipiche costruzioni di pianura arretrate sul lotto con il portale d’ingresso sulla via, si ritrovano le tipologie abitative a filo strada, a due livelli con portale passante. Il centro storico, invece, si presenta ricco di elementi architettonici pregevoli.
Storia
Il toponimo compare nella dizione locale con FURTEI e FUTEI ed è verosimilmente di origine latina. Di origine nuragica, nell’XI secolo fece parte della curatoria di Nuraminis del Giudicato di Cagliari; fu poi dominio dei pisani e quindi degli aragonesi. Sotto questi ultimi godette di privilegi e franchigie; infatti, alla convocazione a Cagliari del I Parlamento nel 1355, inviò i suoi rappresentanti. Nel 1414 g1i aragonesi formarono la baronia di Furtei la quale venne concessa a Dalmazzo Sanjust; a questa famiglia fu infeudata sino al 1839, anno in cui fu riscattata. Degni di nota sono due edifici chiesastici che, insieme alla parrocchiale di Santa Barbara ubicata al centro dell’abitato, costituiscono il patrimonio architettonico-monumentale del periodo medievale: la chiesetta campestre di San Narciso, della fine del XIII secolo, che sorge su una collina nei pressi dell’abitato e la chiesa di San Biagio che sorge in campagna in località San Brai, nei pressi del distrutto abitato di Nuraxi di cui era la parrocchiale. Di notevole interesse anche alcuni manufatti mobili, tra cui un’importante tavola dipinta a olio, risalente al XVI secolo, raffigurante la “Crocifissione”, custodita nella chiesa parrocchiale di Santa Barbara dove è conservata un’interessante “Dormitio Virgini” settecentesca, con corredo di vesti in broccato, sandali e corona in argento. Degna di nota è anche la parrocchiale di Santa Maria, nella quale alcune cappelle cinque-seicentesche presentano interessanti motivi decorativi: la cappella di Nostra Signora del Carmine ha impianto gotico, ma con decorazioni di gusto rinascimentale; il coro e le cappelle del Sacro Cuore e di Nostra Signora delle Grazie, risalenti a metà Seicento, hanno un’edicola con timpano curvo spezzato; il fonte battesimale è del primo Seicento. Da menzionare, infine, le due belle chiesette di San Domino e di Santu Marcu.
Economia
È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, olivo e agrumi e con l’allevamento di bovini, suini, ovini ed equini. Il settore economico secondario è costituito da imprese che operano nei comparti lattiero-caseario, dei laterizi, della raccolta dei depositi e della distribuzione di acqua ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva, ma necessita di servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.
Relazioni
La sua storica posizione quale luogo di scambi e di comunicazione per eccellenza tra le genti a economia agricola delle aree piano-collinari e le genti pastorali delle montagne boschive barbaricine, ha favorito un buon sviluppo industriale. Inserita in un circuito turistico, porta a far conoscere l’interessante patrimonio architettonico di tutta l’area circostante; degno di una visita è il nuraghe “Su Cummossariu”, in cui sono state scoperte una figurina in bronzo e l’albero di una navicella, pure in bronzo, a forma di fortezza nuragica a quattro torri, risalenti a epoca nuragica. Tra gli appuntamenti si segnalano: i riti della Settimana Santa; la festa di San Daniele, a maggio; la festa di San Biagio, l’ultima domenica di agosto; la festa di Santa Maria, l’8 settembre; la festa di San Narciso, a ottobre. La Patrona, Santa Barbara, si festeggia il 4 dicembre.
Località
Case Santu Miali
- Popolazione 1.658
- Lat 39° 33' 43,80'' 39.56216667
- Long 8° 56' 47,69'' 8.94658056
- CAP 09040
- Prefisso 070
- Codice ISTAT 106004
- Codice Catasto D827
- Altitudine slm 90 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1107 - Superficie 26.12 Km2
- Densità 63,48 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 05:30
- Tramonto 19:12