Descrizione

Piccola comunità di origine medievale ubicata in un'area montana e legata alla sua tradizione rurale. Si tratta di un comune sparso, formato da alcuni aggregati elementari (Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara e Termine) e dalle località di Opi, Pedicciano, Ripa e Vallecupa, che è sede comunale ed ospita una larga fetta della comunità dei fagnanesi, il cui indice di vecchiaia è fra i più alti della regione. Il territorio comunale è connotato da un profilo geometrico piuttosto frastagliato: a sud, infatti, abbraccia il monte della Cerreta, cima del massiccio del Sirente che precipita sulla media valle del fiume Aterno con la sua spessa coltre di faggi. Dalla suggestiva piazzetta del piccolissimo borgo di Castello è possibile cogliere una veduta d'insieme dei massicci del Gran Sasso, della Maiella e del Sirente.

Piccola comunità di origine medievale ubicata in un'area montana e legata alla sua tradizione rurale. Si tratta di un comune sparso, formato da alcuni aggregati elementari (Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara e Termine) e dalle località di Opi, Pedicciano, Ripa e Vallecupa, che è sede comunale ed ospita una larga fetta della comunità dei fagnanesi, il cui indice di vecchiaia è fra i più alti della regione. Il territorio comunale è connotato da un profilo geometrico piuttosto frastagliato: a sud, infatti, abbraccia il monte della Cerreta, cima del massiccio del Sirente che precipita sulla media valle del fiume Aterno con la sua spessa coltre di faggi. Dalla suggestiva piazzetta del piccolissimo borgo di Castello è possibile cogliere una veduta d'insieme dei massicci del Gran Sasso, della Maiella e del Sirente.

Storia

Nelle più antiche fonti documentarie il castello locale è ricordato con il nome di OFFAGIANUM, da cui deriva l'attuale toponimo, e il borgo risulta sottoposto alla giurisdizione dell'abbazia di Bominaco: un documento del 1223 testimonia il perdurare di questa soggezione, che in quella data ricevette una conferma da parte di papa Onorio III. Dopo aver subito saccheggi e devastazioni ad opera delle truppe di re Alfonso V d'Aragona nel 1441, l'abitato risorse e nel XVII secolo divenne possesso feudale degli Alessandri. Dell'antica struttura fortificata, di cui è possibile ammirare i resti in località Castello, si intuisce la mole possente. Nell'abitato di Ripa merita di essere visitata la chiesetta rupestre di San Rocco, che custodisce una terracotta dipinta del Quattrocento, raffigurante la Madonna con il Bambino, e una croce processionale di rame dorato del XIV secolo.

Nelle più antiche fonti documentarie il castello locale è ricordato con il nome di OFFAGIANUM, da cui deriva l'attuale toponimo, e il borgo risulta sottoposto alla giurisdizione dell'abbazia di Bominaco: un documento del 1223 testimonia il perdurare di questa soggezione, che in quella data ricevette una conferma da parte di papa Onorio III. Dopo aver subito saccheggi e devastazioni ad opera delle truppe di re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ALFONSOVDARAGONA'>Alfonso V d'Aragona</a> nel 1441, l'abitato risorse e nel XVII secolo divenne possesso feudale degli Alessandri. Dell'antica struttura fortificata, di cui è possibile ammirare i resti in località Castello, si intuisce la mole possente. Nell'abitato di Ripa merita di essere visitata la chiesetta rupestre di San Rocco, che custodisce una terracotta dipinta del Quattrocento, raffigurante la Madonna con il Bambino, e una croce processionale di rame dorato del XIV secolo.

Economia

I numerosi insediamenti del comprensorio fagnanese, tutti di modesta entità, sono accomunati da tranquille condizioni di vita e da un tenace attaccamento alla tradizione. Ridottosi il peso economicodelle attività primarie, ovvero dell'allevamento bovino e della coltivazione di cereali, uva da tavola e zafferano -quest'ultimo è presente nel circondario aquilano fin da tempi immemorabili-, le poche iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria (soprattutto imprese edili) e nel terziario non sono riuscite ad inaugurare un nuovo corso economico. La debole dinamica di sviluppo e la scarsa disponibilità di infrastrutture sociali sono all'origine del fenomeno di spopolamento, che negli ultimi decenni si è fatto tanto consistente da mettere in dubbio la sopravvivenza stessa della comunità. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi e difetta di scuole e di strutture alberghiere; più significativo il complesso degli impianti sportivi, che annovera alcuni campi da tennis, hockey, bocce e calcio, a disposizione della squadra locale (Fagnano Alto Società Sportiva); per corrispondere alle basilari esigenze dei fagnanesi in materia di assistenza sanitaria, il comune ha istituito un ambulatorio policlinico.

I numerosi insediamenti del comprensorio fagnanese, tutti di modesta entità, sono accomunati da tranquille condizioni di vita e da un tenace attaccamento alla tradizione. Ridottosi il peso economicodelle attività primarie, ovvero dell'allevamento bovino e della coltivazione di cereali, uva da tavola e zafferano -quest'ultimo è presente nel circondario aquilano fin da tempi immemorabili-, le poche iniziative imprenditoriali nel settore dell'industria (soprattutto imprese edili) e nel terziario non sono riuscite ad inaugurare un nuovo corso economico. La debole dinamica di sviluppo e la scarsa disponibilità di infrastrutture sociali sono all'origine del fenomeno di spopolamento, che negli ultimi decenni si è fatto tanto consistente da mettere in dubbio la sopravvivenza stessa della comunità. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi amministrativi e difetta di scuole e di strutture alberghiere; più significativo il complesso degli impianti sportivi, che annovera alcuni campi da tennis, hockey, bocce e calcio, a disposizione della squadra locale (Fagnano Alto Società Sportiva); per corrispondere alle basilari esigenze dei fagnanesi in materia di assistenza sanitaria, il comune ha istituito un ambulatorio policlinico.

Relazioni

Inadatto al turismo di massa, il comune è attualmente interessato da un flusso turistico di modesta entità, malgrado le numerose attrattive paesaggistiche di cui è dotato. Alcune manifestazioni locali, tuttavia, possiedono una certa capacità di richiamo: dai comuni vicini affluiscono in molti per assistere il 13 dicembre alla fiera di Pedicciano e il 5 e il 6 agosto alla sagra del tartufo, allietata da giochi popolari, concerti bandistici, cori folcloristici e balli in piazza. La festa del Patrono San Sebastiano si celebra il 20 gennaio. Il paese ha dato i natali al sacerdote Bernardino Cirillo, genio versatile del XVI secolo.

Inadatto al turismo di massa, il comune è attualmente interessato da un flusso turistico di modesta entità, malgrado le numerose attrattive paesaggistiche di cui è dotato. Alcune manifestazioni locali, tuttavia, possiedono una certa capacità di richiamo: dai comuni vicini affluiscono in molti per assistere il 13 dicembre alla fiera di Pedicciano e il 5 e il 6 agosto alla sagra del tartufo, allietata da giochi popolari, concerti bandistici, cori folcloristici e balli in piazza. La festa del Patrono San Sebastiano si celebra il 20 gennaio. Il paese ha dato i natali al sacerdote Bernardino Cirillo, genio versatile del XVI secolo.

Località

Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara, Opi, Pagliare di Fagnano, Pedicciano, Ripa, Termine, Vallecupa

Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara, Opi, Pagliare di Fagnano, Pedicciano, Ripa, Termine, Vallecupa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Fagnano Alto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.