Descrizione
Comune di montagna, che affonda le sue origini nella preistoria; ha un’economia di tipo prettamente agricolo. La totalità degli esterzilesi, che presentano un elevato indice di vecchiaia, vive nel capoluogo comunale. Il territorio, comprensivo dell’area speciale lago del Flumendosa, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni molto accentuate, che vanno da un minimo di 249 a un massimo di 1.212 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da forte espansione edilizia, è immerso in una suggestiva cornice paesaggistica ed è caratterizzato dalle tipiche case rustiche montane; il suo andamento plano-altimetrico è tipico di montagna.
Storia
Il toponimo, che nella dizione locale si presenta come “Isterzìli” e “Stressìli”, riflette la voce sarda “Isterzu”, “Sterzu”, con cui si indica la vitalba comune. Le sue origini sono da rintracciare nello strato linguistico paleosardo. Fu fondata in età nuragica e sottoposta alla dominazione romana. Nell’XI secolo fu aggregata alla curatoria di Seulo, nel Giudicato di Cagliari. Alla metà del XIV secolo fu ceduta in feudo a Berengario Carroz; in seguito venne incorporata nella contea di Quirra e nel ducato di Mandas. La famiglia dei Manca resse il governo locale prima del passaggio ai Silva e ai Tellez Giron d’Alcantara. Tra i monumenti di maggiore interesse storico-architettonico figurano: la bella parrocchiale dedicata a San Michele e resti di età nuragica, quale l’importante tempio a megaron, databile alla seconda metà del II millennio a.C., sito a circa 1.000 metri di quota e circondato da un muro di pietre a forma di ellisse.
Economia
Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura è specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e ulivi. Accanto al lavoro dei campi si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini ed equini. Il settore industriale è pressoché inesistente: le uniche aziende che si registrano sul posto operano nel comparto dell’edilizia. Il terziario non assume dimensioni rilevanti: la rete distributiva, di cui si compone, assicura il soddisfacimento delle esigenze primarie della popolazione, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture sociali, sportive e per il tempo libero di una certa rilevanza. Le scuole del posto garantiscono la frequenza delle classi materne, elementari e medie; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.
Relazioni
Non è meta di rilevante afflusso turistico. Tuttavia, la sua appartenenza alla Comunità montana, le incontaminate bellezze del suo ambiente naturale e la vicinanza al lago artificiale del Flumendosa e al nuraghe Accodulazzo, rappresentano delle ragioni sufficienti per attirare un modesto numero di visitatori. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto; diffuso è il pendolarismo verso le aree più sviluppate. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si segnalano le feste: di Sant’Antonio Abate, il 16 e il 17 gennaio; di Sant’Antonio da Padova, il 13 giugno; di San Sebastiano, il 20 agosto; di Santa Vittoria, la terza domenica di agosto. La festa del Patrono, San Michele, si celebra il 29 settembre.
Località
Lago del Flumendosa
- Popolazione 668
- Lat 39° 46' 46,64'' 39.77962222
- Long 9° 17' 8,33'' 9.28564722
- CAP 08030
- Prefisso 0782
- Codice ISTAT 092112
- Codice Catasto D443
- Altitudine slm 731 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 1/11 al 15/04 per 12 ore/giorno D/1946 - Superficie 100.78 Km2
- Densità 6,63 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 05:01
- Tramonto 19:39