Descrizione

Comune di origine medievale, la cui economia di modesto rilievo, derivante da attività essenzialmente legate all'agricoltura, ha di recente registrato una tendenza positiva, grazie all'apporto del settore turistico in continua espansione. La sua popolazione (i comanini), il cui indice di vecchiaia è tra i più alti della regione, si distribuisce su altre località, quali Camporaghena, Castello, Crespiano, Passo di Lagastrello, Linari, Montale, Piano, Prota, Torsana, Groppo, S. Pietro. Di tante località solo tre superano i cento abitanti (Comano, Piano e Crespiano), mentre le altre hanno tutte una popolazione inferiore ai 50 residenti. Il centro si caratterizza dal punto di vista urbanistico per la presenza di case costruite in pietra grigia impreziosite da portali e portici molto suggestivi. Il territorio è tipicamente montano, dall'aspetto aspro e scosceso. Partendo dal centro più a valle, Crespiano, a meno di 400 metri di altitudine, si arriva fino al nucleo di Torsana, quasi disabitato, ad oltre 900 metri, alle falde del Monte Alto che, con la sua vetta che supera i 1900 metri, segna il confine con la provincia di Reggio nell'Emilia. Sullo stemma, dal fondo azzurro, campeggia un'aquila coronata d'oro, che simboleggia non solo l'attaccamento alle tradizioni del luogo, ma probabilmente anche le famiglie che ebbero questo paese in feudo (gli Adalberti, prima, gli Estensi e i Malaspina, poi).  

Comune di origine medievale, la cui economia di modesto rilievo, derivante da attività essenzialmente legate all'agricoltura, ha di recente registrato una tendenza positiva, grazie all'apporto del settore turistico in continua espansione. La sua popolazione (i comanini), il cui indice di vecchiaia è tra i più alti della regione, si distribuisce su altre località, quali Camporaghena, Castello, Crespiano, Passo di Lagastrello, Linari, Montale, Piano, Prota, Torsana, Groppo, S. Pietro. Di tante località solo tre superano i cento abitanti (Comano, Piano e Crespiano), mentre le altre hanno tutte una popolazione inferiore ai 50 residenti. Il centro si caratterizza dal punto di vista urbanistico per la presenza di case costruite in pietra grigia impreziosite da portali e portici molto suggestivi. Il territorio è tipicamente montano, dall'aspetto aspro e scosceso. Partendo dal centro più a valle, Crespiano, a meno di 400 metri di altitudine, si arriva fino al nucleo di Torsana, quasi disabitato, ad oltre 900 metri, alle falde del Monte Alto che, con la sua vetta che supera i 1900 metri, segna il confine con la provincia di Reggio nell'Emilia. Sullo stemma, dal fondo azzurro, campeggia un'aquila coronata d'oro, che simboleggia non solo l'attaccamento alle tradizioni del luogo, ma probabilmente anche le famiglie che ebbero questo paese in feudo (gli Adalberti, prima, gli Estensi e i Malaspina, poi).  

Storia

Di origini medievali (Alto Medioevo), deve la sua suggestiva collocazione a motivazioni strategiche di collegamento tra la Toscana e l'Emilia. Fino al 1919 località di Fivizzano, è il comune più recente della Lunigiana, essendo stato istituito nel 1920, anno in cui è stato anche colpito da terremoto. Nell'884 Comano fu donata dai marchesi di Tuscia ai monaci benedettini; passò poi ai conti Dallo, ai Malaspina di Fivizzano e quindi, insieme a quest'ultima, a Firenze, nel XV secolo. Fortificata dai Malaspina che, nel XVII secolo, la sottrassero ai vescovi di Luni, per la sua posizione strategica fu contesa da lucchesi, fiorentini, spagnoli, francesi e genovesi. Il Congresso di Vienna l'assegnò al Ducato di Modena, in cui rimase fino all'unificazione dell'Italia. Tra i monumenti, di notevole interesse sono la chiesa parrocchiale di S. Giorgio, del XVIII secolo, la pieve romanica di Santa Maria Assunta a Crespiano e i resti del Castello Malaspiniano a Groppo S. Pietro.  

Di origini medievali (Alto Medioevo), deve la sua suggestiva collocazione a motivazioni strategiche di collegamento tra la Toscana e l'Emilia. Fino al 1919 località di Fivizzano, è il comune più recente della Lunigiana, essendo stato istituito nel 1920, anno in cui è stato anche colpito da terremoto. Nell'884 Comano fu donata dai marchesi di Tuscia ai monaci benedettini; passò poi ai conti Dallo, ai Malaspina di Fivizzano e quindi, insieme a quest'ultima, a Firenze, nel XV secolo. Fortificata dai Malaspina che, nel XVII secolo, la sottrassero ai vescovi di Luni, per la sua posizione strategica fu contesa da lucchesi, fiorentini, spagnoli, francesi e genovesi. Il Congresso di Vienna l'assegnò al Ducato di Modena, in cui rimase fino all'unificazione dell'Italia. Tra i monumenti, di notevole interesse sono la chiesa parrocchiale di S. Giorgio, del XVIII secolo, la pieve romanica di Santa Maria Assunta a Crespiano e i resti del Castello Malaspiniano a Groppo S. Pietro.  

Economia

Benché caratterizzato da un forte attaccamento alle tradizioni, il comune dimostra comunque una discreta apertura al nuovo, concretizzandola, negli ultimi anni, in un crescente interesse verso l'industria turistica. Le strutture ricettive e quelle della ristorazione, infatti, per quanto ancora di media rilevanza, sono in rapida espansione e potrebbero costituire, in prospettiva, risorsa sufficiente per risollevare il basso standard economico locale. Nel complesso, l'organizzazione interna del comune, i suoi servizi, l'apparato burocratico sono quelli, scarsamente consistenti, di una piccola comunità, con una stazione dei carabinieri ed una scuola elementare. Mancano, per il resto, strutture significative nel campo del sociale e della sanità, come pure in quelli della cultura e dello sport.  

Benché caratterizzato da un forte attaccamento alle tradizioni, il comune dimostra comunque una discreta apertura al nuovo, concretizzandola, negli ultimi anni, in un crescente interesse verso l'industria turistica. Le strutture ricettive e quelle della ristorazione, infatti, per quanto ancora di media rilevanza, sono in rapida espansione e potrebbero costituire, in prospettiva, risorsa sufficiente per risollevare il basso standard economico locale. Nel complesso, l'organizzazione interna del comune, i suoi servizi, l'apparato burocratico sono quelli, scarsamente consistenti, di una piccola comunità, con una stazione dei carabinieri ed una scuola elementare. Mancano, per il resto, strutture significative nel campo del sociale e della sanità, come pure in quelli della cultura e dello sport.  

Relazioni

L'interesse turistico del luogo ruota intorno a tre poli d'attrattiva fondamentali: ubicazione suggestiva del paese, interesse storico-artistico legato alla sua storia e ai suoi monumenti e infine al fatto di rappresentare una buona stazione climatica. In effetti, la viabilità interna al territorio comunale descrive un itinerario turistico veramente suggestivo e interessante. Lasciate le località più grandi, verso levante si sale alla volta di Camporaghena (una cinquantina di case con meno di 30 abitanti ad oltre 800 metri di altitudine), verso nord ci si inerpica sul fianco orientale del monte del Giogo (m.1518), fino al passo di Lagastrello (m.1200) dove si raggiunge uno stupendo laghetto, il Lago Paduli (m.1157), al confine con il Parco Regionale dell'Alto Appennino Reggiano (Emilia-Romagna). Di là si riprende la strada per tornare verso il capoluogo comunale e verso la cittadina di Aulla e l'Autostrada della Cisa oppure si prosegue verso le località montane emiliane. Il Patrono S. Giorgio viene festeggiato il 23 aprile.

L'interesse turistico del luogo ruota intorno a tre poli d'attrattiva fondamentali: ubicazione suggestiva del paese, interesse storico-artistico legato alla sua storia e ai suoi monumenti e infine al fatto di rappresentare una buona stazione climatica. In effetti, la viabilità interna al territorio comunale descrive un itinerario turistico veramente suggestivo e interessante. Lasciate le località più grandi, verso levante si sale alla volta di Camporaghena (una cinquantina di case con meno di 30 abitanti ad oltre 800 metri di altitudine), verso nord ci si inerpica sul fianco orientale del monte del Giogo (m.1518), fino al passo di Lagastrello (m.1200) dove si raggiunge uno stupendo laghetto, il Lago Paduli (m.1157), al confine con il Parco Regionale dell'Alto Appennino Reggiano (Emilia-Romagna). Di là si riprende la strada per tornare verso il capoluogo comunale e verso la cittadina di Aulla e l'Autostrada della Cisa oppure si prosegue verso le località montane emiliane. Il Patrono S. Giorgio viene festeggiato il 23 aprile.

Località

Camporaghena, Castello, Castello di Camporaghena, Cattognano, Crespiano, La Costa, Laghi, Linari, Montale, Monte Alto, Piano, Prota, Torsana

Camporaghena, Castello, Castello di Camporaghena, Cattognano, Crespiano, La Costa, Laghi, Linari, Montale, Monte Alto, Piano, Prota, Torsana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Comano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.