Descrizione

Cittadina di origine medievale arroccata su di un colle da cui si domina il Valdarno inferiore, con un'impostazione agricola che ormai cede il passo all'avvento di un tessuto industriale sorto a seguito dell'espansione di quello di Livorno. La comunità dei colligiani -caratterizzata da un indice di vecchiaia non superiore ai valori medi- si frammenta anche in un buon numero di aggregati urbani minori: Castell'Anselmo, Colognole, Crocino, Guasticce, Mortaiolo, Nugola nuova, Nugola vecchia, Parrana S. Giusto, Parrana S. Martino, Stagno, Torretta Vecchia, Vicarello. Il territorio comunale solcato dal corso del fiume Tora, si offre allo sguardo dolce nel profilo, solo lievemente ondulato, e tenue nei colori della vegetazione che la clemenza del clima favorisce. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l'immagine di una torre merlata, appoggiata su una pianura erbosa, accostata da due alberi e sormontata da tre uccelli. La fortificazione simboleggia antica e cospicua nobiltà, gli alberi invece la campagna che circonda il paese e gli uccelli infine la velocità, l'ingegno e più specificatamente i colombi che nidificano negli anfratti della vecchia torre.  

Cittadina di origine medievale arroccata su di un colle da cui si domina il Valdarno inferiore, con un'impostazione agricola che ormai cede il passo all'avvento di un tessuto industriale sorto a seguito dell'espansione di quello di Livorno. La comunità dei colligiani -caratterizzata da un indice di vecchiaia non superiore ai valori medi- si frammenta anche in un buon numero di aggregati urbani minori: Castell'Anselmo, Colognole, Crocino, Guasticce, Mortaiolo, Nugola nuova, Nugola vecchia, Parrana S. Giusto, Parrana S. Martino, Stagno, Torretta Vecchia, Vicarello. Il territorio comunale solcato dal corso del fiume Tora, si offre allo sguardo dolce nel profilo, solo lievemente ondulato, e tenue nei colori della vegetazione che la clemenza del clima favorisce. Nello stemma, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia l'immagine di una torre merlata, appoggiata su una pianura erbosa, accostata da due alberi e sormontata da tre uccelli. La fortificazione simboleggia antica e cospicua nobiltà, gli alberi invece la campagna che circonda il paese e gli uccelli infine la velocità, l'ingegno e più specificatamente i colombi che nidificano negli anfratti della vecchia torre.  

Storia

Le origini dell'attuale abitato sono piuttosto modeste: esso fu in principio un semplice casale, fortificato e trasformato in feudo solo nel XIII sec. Il locale castello è menzionato per la prima volta nel 1272 e subì l'assalto di Uguccione della Faggiuola prima (1316) e di Luchino Visconti poi (1345), per passare quindi a Firenze nel 1497. Occorre inoltre ricordare che la località costituì un'unità amministrativa con il comune di Fauglia fino al 1680, quando fu assegnata al capitanato di Livorno. L'abitato conserva oggi un'antica torre di grande valore rappresentativo, e un antico ponte a schiena d'asino. Meta turistica di grande interesse architettonico è anche il romitorio di Santa Maria della Sambuca del XIV sec., purtroppo in cattivo stato di conservazione.  

Le origini dell'attuale abitato sono piuttosto modeste: esso fu in principio un semplice casale, fortificato e trasformato in feudo solo nel XIII sec. Il locale castello è menzionato per la prima volta nel 1272 e subì l'assalto di Uguccione della Faggiuola prima (1316) e di Luchino Visconti poi (1345), per passare quindi a Firenze nel 1497. Occorre inoltre ricordare che la località costituì un'unità amministrativa con il comune di Fauglia fino al 1680, quando fu assegnata al capitanato di Livorno. L'abitato conserva oggi un'antica torre di grande valore rappresentativo, e un antico ponte a schiena d'asino. Meta turistica di grande interesse architettonico è anche il romitorio di Santa Maria della Sambuca del XIV sec., purtroppo in cattivo stato di conservazione.  

Economia

Ai nostri giorni pochi sono gli elementi di disturbo della quiete che immerge luoghi e persone in una dimensione confortevole. Sotto il profilo economico il legame con il passato è rappresentato dalla coltivazione della vite, cui si connette una florida produzione enologica. L'apporto del progresso e della modernità si identifica invece con la zona industriale di Stagno che, pur essendo una frazione di questo esteso comune, costituisce in pratica l'estrema periferia nord del tessuto urbano di Livorno. Nel panorama delle attività produttive di Stagno spicca, accanto alle imprese del polo petrolchimico, il complesso degli impianti specializzati nelle costruzioni navali e meccaniche; la genesi di quest'ultimo si deve far risalire al ridimensionamento dei cantieri navali di Livorno ed ha significato un sensibile innalzamento dei valori di reddito. Viceversa il settore del terziario turistico appare ancora in una fase embrionale, ma è lecito supporre che tragga stimoli e incentivi dal costituendo Parco dei Monti Livornesi, destinato ad includere alcuni rilievi collinari del comprensorio. Il quadro che si offre ad una valutazione complessiva è quindi tutto sommato positivo, benché si debba ancora lamentare una certa carenza di infrastrutture sociali: in questo comune continua ad essere garantita soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo e ad essere trascurata qualsiasi forma di istruzione secondaria di secondo grado; allo stato deficitario delle strutture scolastiche va aggiunta l'assenza di infrastrutture di altra natura che siano comunque atte a favorire la diffusione della cultura; si pongono invece ad un livello medio di organizzazione le strutture ricettive e gli impianti sportivi, che includono un galoppatoio a pochi chilometri dall'abitato e svariate attrezzature localizzate a Vicarello. La cittadina è sede del distretto della Usl.  

Ai nostri giorni pochi sono gli elementi di disturbo della quiete che immerge luoghi e persone in una dimensione confortevole. Sotto il profilo economico il legame con il passato è rappresentato dalla coltivazione della vite, cui si connette una florida produzione enologica. L'apporto del progresso e della modernità si identifica invece con la zona industriale di Stagno che, pur essendo una frazione di questo esteso comune, costituisce in pratica l'estrema periferia nord del tessuto urbano di Livorno. Nel panorama delle attività produttive di Stagno spicca, accanto alle imprese del polo petrolchimico, il complesso degli impianti specializzati nelle costruzioni navali e meccaniche; la genesi di quest'ultimo si deve far risalire al ridimensionamento dei cantieri navali di Livorno ed ha significato un sensibile innalzamento dei valori di reddito. Viceversa il settore del terziario turistico appare ancora in una fase embrionale, ma è lecito supporre che tragga stimoli e incentivi dal costituendo Parco dei Monti Livornesi, destinato ad includere alcuni rilievi collinari del comprensorio. Il quadro che si offre ad una valutazione complessiva è quindi tutto sommato positivo, benché si debba ancora lamentare una certa carenza di infrastrutture sociali: in questo comune continua ad essere garantita soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo e ad essere trascurata qualsiasi forma di istruzione secondaria di secondo grado; allo stato deficitario delle strutture scolastiche va aggiunta l'assenza di infrastrutture di altra natura che siano comunque atte a favorire la diffusione della cultura; si pongono invece ad un livello medio di organizzazione le strutture ricettive e gli impianti sportivi, che includono un galoppatoio a pochi chilometri dall'abitato e svariate attrezzature localizzate a Vicarello. La cittadina è sede del distretto della Usl.  

Relazioni

A Vicarello ha luogo fra l'altro la manifestazione di maggiore richiamo della zona, la fiera del lunedì successivo all'ultima domenica di luglio e del primo lunedì di ottobre, che si sposta a Guasticce il secondo martedì di questo stesso mese. La festa dei Patroni Ss. Quirico e Giuditta si celebra la terza domenica di novembre.

A Vicarello ha luogo fra l'altro la manifestazione di maggiore richiamo della zona, la fiera del lunedì successivo all'ultima domenica di luglio e del primo lunedì di ottobre, che si sposta a Guasticce il secondo martedì di questo stesso mese. La festa dei Patroni Ss. Quirico e Giuditta si celebra la terza domenica di novembre.

Località

Aiaccia, Badia, Castell'Anselmo, Colliromboli, Colognole, Crocino, Grecciano, Guasticce, La Casa, Le Buchette, Le Case, Le Murelle, Mortaiolo, Nugola, Nugola Nuova, Nugola Vecchia, Parrana San Giusto, Parrana San Martino, Pietreto, Poggio Badia, Ponte Biscottino, Stagno, Tanna Alta, Tanna Bassa, Torretta Vecchia, Vicarello, Villa Berte

Aiaccia, Badia, Castell'Anselmo, Colliromboli, Colognole, Crocino, Grecciano, Guasticce, La Casa, Le Buchette, Le Case, Le Murelle, Mortaiolo, Nugola, Nugola Nuova, Nugola Vecchia, Parrana San Giusto, Parrana San Martino, Pietreto, Poggio Badia, Ponte Biscottino, Stagno, Tanna Alta, Tanna Bassa, Torretta Vecchia, Vicarello, Villa Berte

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Collesalvetti rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.