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Descrizione

Piccola comunità collinare, di probabile origine medievale, la cui economia è di tipo prevalentemente agricolo, anche se non mancano modeste iniziative industriali. I cunichesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in nuclei urbani minori, nonché in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico ondulato, con variazioni altimetriche non molto accentuate. Analogamente l’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggiano due spade d’argento poste in croce di Sant’Andrea, attraversate da una fascia merlata, anch’essa argentata.

Storia

L’origine del toponimo non è ben chiara. L’unico punto su cui tutti gli studiosi sono d’accordo sta nel fatto che esso dovrebbe derivare da un nome proprio: o dai nomi propri latini ACCONIUS e CONNIUS, o dal germanico “Cuno”. Appartenuto fino all’XI secolo ai conti di Vercelli, il territorio fu espropriato dall’imperatore per la prima volta nel 1014 e fu affidato ai vescovi di Vercelli che ne restarono proprietari per poco più di centocinquanta anni. A partire dal 1164, fino alla seconda metà del Seicento, numerose furono le famiglie che si alternarono nel controllo della cittadina: i marchesi di Monferrato, i signori di Graffagno, i signori di Miroglio, i Boetti e i signori di Moncucco. Il Seicento fu il periodo più buio per la località, in quanto subì enormi danni dal passaggio degli eserciti che furono impegnati durante la guerra di successione del Monferrato. Siccome il castello cittadino fu completamente raso al suolo durante le devastazioni sopra citate, le uniche costruzioni ad oggi degne di nota sono di carattere religioso. La più importante è la centralissima parrocchiale di San Bartolomeo, realizzata in stile barocco e interamente restaurata nel 1952. Di secondo piano, ma sempre importante, è la chiesa di San Carlo (in località San Carlo), di origine settecentesca.

Economia

Dal punto di vista burocratico non è sede di altri uffici all’infuori di quelli deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali; sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, svolte dal sindaco. Va segnalata, però, la presenza della Pro Loco. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da poche imprese operanti nei comparti metallurgico, edile, della lavorazione e conservazione delle carni, della lavorazione della pietra e delle bevande. A livello artigianale è presente una distilleria. Modesta è anche la presenza del terziario: non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, e la rete distributiva è appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Tra le strutture sociali figura una casa di riposo per anziani. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione; quelle sanitarie non assicurano nemmeno il servizio sanitario di base.

Relazioni

Non si segnalano elementi di rilievo da giustificare un consistente afflusso turistico. Non manca, tuttavia, una tradizione: molto forte è tra i cunichesi, infatti, lo spirito religioso, testimoniato dalla presenza sul territorio di numerosi piloni votivi disseminati nella campagna circostante a testimonianza di una autentica fede popolare. Poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello dell’attività economica che non consente l’assorbimento di parecchia manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni vicini, ai quali si rivolge oltre che per trovare occupazione, anche per frequentare le scuole e per assolvere agli altri servizi non presenti sul posto. Carente è pure il calendario degli appuntamenti, che non annovera manifestazioni culturali o ricreative di rilievo, in grado di richiamare visitatori dai dintorni. Il Patrono, San Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto.

Località

Carboneri, Stazione, Vallera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cunico rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.

INFO
  • Popolazione 496
  • Lat 45° 2' 23,48'' 45.03985556
  • Long 8° 5' 47,74'' 8.09659444
  • CAP 14020
  • Prefisso 0141
  • Codice ISTAT 005051
  • Codice Catasto D207
  • Altitudine slm 257 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/2698
  • Superficie 6.86 Km2
  • Densità 72,30 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 05:00
  • Tramonto 19:47
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