Descrizione

Cittadina arroccata su di un colle, la cui tradizionale economia, rurale ma aperta anche a sbocchi turistici, appare diretta emanazione della sua immagine intatta di borgo medievale. La comunità dei Certaldesi -decisamente "vecchia", secondo una linea di tendenza tipica dei centri rurali- è distribuita anche in numerosi aggregati urbani minori: Fiano, Il Pino, Le Case di Sciano, Marcialla, S. Donnino, S. Lazzaro, S. Marino a Maiano, Santa Maria a Bagnano, Sciano. Nel capolugo la recente espansione edilizia ha creato, nella piana fra i torrenti Elsa ed Agliena, nuovi agglomerati, sorti come satelliti intorno al nucleo più antico. Il territorio comunale, benché caratterizzato da un profilo dolce e sfumato, anche nei tratti collinari, presenta notevoli variazioni plano-altimetriche (si va dai 52 metri sul livello del mare ai 407 metri della zona di Fiano). Lo stemma comunale è diviso in due parti: a destra la banda è Colorata di rosso, mentre a sinistra è raffigurata una cipolla stilizzata; essa si ricollega ad un'antica tradizione, secondo cui da questo bulbo sarebbe "sbocciato" il giglio fiorentino.  

Cittadina arroccata su di un colle, la cui tradizionale economia, rurale ma aperta anche a sbocchi turistici, appare diretta emanazione della sua immagine intatta di borgo medievale. La comunità dei Certaldesi -decisamente "vecchia", secondo una linea di tendenza tipica dei centri rurali- è distribuita anche in numerosi aggregati urbani minori: Fiano, Il Pino, Le Case di Sciano, Marcialla, S. Donnino, S. Lazzaro, S. Marino a Maiano, Santa Maria a Bagnano, Sciano. Nel capolugo la recente espansione edilizia ha creato, nella piana fra i torrenti Elsa ed Agliena, nuovi agglomerati, sorti come satelliti intorno al nucleo più antico. Il territorio comunale, benché caratterizzato da un profilo dolce e sfumato, anche nei tratti collinari, presenta notevoli variazioni plano-altimetriche (si va dai 52 metri sul livello del mare ai 407 metri della zona di Fiano). Lo stemma comunale è diviso in due parti: a destra la banda è Colorata di rosso, mentre a sinistra è raffigurata una cipolla stilizzata; essa si ricollega ad un'antica tradizione, secondo cui da questo bulbo sarebbe "sbocciato" il giglio fiorentino.  

Storia

I resti più antichi rinvenuti nella zona risalgono addirittura all'età del ferro. Le prime ricostruzioni storiche certe si riferiscono comunque al periodo medievale; a quell'altezza cronologica, il comune costituiva un ricco centro rurale posto sotto la giurisdizione dei conti Alberti e passato a quella dei fiorentini nel 1293. Nel 1451 la Signoria di Firenze fece della località una sede di Vicariato. Nel 1784 questa tipologia amministrativa fu abolita da Pietro Leopoldo e al suo posto fu creata una Comunità. Del periodo medievale, di massima floridezza, sopravvivono numerose vestigia: solo per citarne alcune, il palazzo Pretorio, antica costruzione con stemma robbiani sulla facciata e splendide sale interne affrescate; la chiesa dei Ss. Michele e Jacopo, custode del cenotafio del Boccaccio e di un busto del novelliere eseguito dal Rustici; e ancora, quella chi si presume essere stata la dimora dello scrittore, ora sede del Centro nazionale di studi sul Boccaccio.  

I resti più antichi rinvenuti nella zona risalgono addirittura all'età del ferro. Le prime ricostruzioni storiche certe si riferiscono comunque al periodo medievale; a quell'altezza cronologica, il comune costituiva un ricco centro rurale posto sotto la giurisdizione dei conti Alberti e passato a quella dei fiorentini nel 1293. Nel 1451 la Signoria di Firenze fece della località una sede di Vicariato. Nel 1784 questa tipologia amministrativa fu abolita da Pietro Leopoldo e al suo posto fu creata una Comunità. Del periodo medievale, di massima floridezza, sopravvivono numerose vestigia: solo per citarne alcune, il palazzo Pretorio, antica costruzione con stemma robbiani sulla facciata e splendide sale interne affrescate; la chiesa dei Ss. Michele e Jacopo, custode del cenotafio del Boccaccio e di un busto del novelliere eseguito dal Rustici; e ancora, quella chi si presume essere stata la dimora dello scrittore, ora sede del Centro nazionale di studi sul Boccaccio.  

Economia

Attualmente, nonostante un livello non particolarmente elevato, esistono nel comune condizioni di vita soddisfacenti sotto il profilo qualitativo. Le attività economiche risultano abbastanza differenziate: nel territorio sono presenti diversi insediamenti industriali che operano nel settore delle calzature e in quello più genericamente manifatturiero e da questo sostrato trae alimento un cospicuo indotto commerciale; dal canto loro, poi, le tradizionali attività agricole, volte alla produzione di uva da vino, olive e frumento, benché in calo, occupano ancora una posizione di tutto rispetto fra le principali fonti di reddito. Un quadro fondamentalmente piatto di servizi ordinari -postali, bancari, comunali, di protezione civile; strutture scolastiche per la scuola dell'obbligo; strutture sanitarie di pronto intervento- è controbilanciato dalla presenza di una casa di riposo per anziani nonché di attrezzate strutture sportive che includono uno stadio comunale, un palazzetto dello sport, una piscina, dei campi da tennis, alcune palestre private. Ma ciò che è assolutamente fuor di dubbio è la vocazione culturale di questo centro. Una biblioteca, un museo, una sala cinematografica, un teatro, una sala per mostre ed esposizioni nel palazzo comunale, un periodico locale ("Pro Certaldo"), un'emittente radiofonica ("Lericchi 83" in località Pino)  costituiscono il necessario supporto alla vivace iniziativa della comunità.  

Attualmente, nonostante un livello non particolarmente elevato, esistono nel comune condizioni di vita soddisfacenti sotto il profilo qualitativo. Le attività economiche risultano abbastanza differenziate: nel territorio sono presenti diversi insediamenti industriali che operano nel settore delle calzature e in quello più genericamente manifatturiero e da questo sostrato trae alimento un cospicuo indotto commerciale; dal canto loro, poi, le tradizionali attività agricole, volte alla produzione di uva da vino, olive e frumento, benché in calo, occupano ancora una posizione di tutto rispetto fra le principali fonti di reddito. Un quadro fondamentalmente piatto di servizi ordinari -postali, bancari, comunali, di protezione civile; strutture scolastiche per la scuola dell'obbligo; strutture sanitarie di pronto intervento- è controbilanciato dalla presenza di una casa di riposo per anziani nonché di attrezzate strutture sportive che includono uno stadio comunale, un palazzetto dello sport, una piscina, dei campi da tennis, alcune palestre private. Ma ciò che è assolutamente fuor di dubbio è la vocazione culturale di questo centro. Una biblioteca, un museo, una sala cinematografica, un teatro, una sala per mostre ed esposizioni nel palazzo comunale, un periodico locale ("Pro Certaldo"), un'emittente radiofonica ("Lericchi 83" in località Pino)  costituiscono il necessario supporto alla vivace iniziativa della comunità.  

Relazioni

Quando gli artigiani, a metà luglio, in occasione della famosa mostra-mercato "Mercantia", aprono le loro botteghe antiche e mostrano le arcaiche tecniche di cui sono depositari, allora i turisti, che sempre più numerosi scelgono la località come meta dei loro spostamenti, sono trasportati d'un balzo indietro nei secoli e nei più piccoli aspetti della vita del comune ricercano le tracce del passaggio del più illustre dei suoi figli, Giovanni Boccaccio, l'autore del Decameron, incuranti che incerta sia in realtà la patria del grande scrittore. Il Patrono S. Tommaso si festeggia il 3 luglio. La cittadina, che dal 1983 è gemellato con Kaura Machi (Giappone) e dal 1986 con Hagunta (Repubblica Araba Saharawi Democratica), ha dato i natali anche al miniaturista quattrocentesco Geri di Lazzaro Becci e a Pagolo da Certaldo, autore de "Il libro de' buon costumi".  

Quando gli artigiani, a metà luglio, in occasione della famosa mostra-mercato "Mercantia", aprono le loro botteghe antiche e mostrano le arcaiche tecniche di cui sono depositari, allora i turisti, che sempre più numerosi scelgono la località come meta dei loro spostamenti, sono trasportati d'un balzo indietro nei secoli e nei più piccoli aspetti della vita del comune ricercano le tracce del passaggio del più illustre dei suoi figli, Giovanni Boccaccio, l'autore del Decameron, incuranti che incerta sia in realtà la patria del grande scrittore. Il Patrono S. Tommaso si festeggia il 3 luglio. La cittadina, che dal 1983 è gemellato con Kaura Machi (Giappone) e dal 1986 con Hagunta (Repubblica Araba Saharawi Democratica), ha dato i natali anche al miniaturista quattrocentesco Geri di Lazzaro Becci e a Pagolo da Certaldo, autore de "Il libro de' buon costumi".  

Località

Bassetti, Betto, Creato, Fiano, Gorgognano, I Casotti, Il Pino, Le Case, Le Case di Sciano, Le Murate, Luia, Marcialla, Megognano, Montaccio, Montebello, Podere di Poggetto, Poggio ai Grilli, San Donato, San Donnino, San Lazzaro, Santa Maria a Bagnano, Sciano

Bassetti, Betto, Creato, Fiano, Gorgognano, I Casotti, Il Pino, Le Case, Le Case di Sciano, Le Murate, Luia, Marcialla, Megognano, Montaccio, Montebello, Podere di Poggetto, Poggio ai Grilli, San Donato, San Donnino, San Lazzaro, Santa Maria a Bagnano, Sciano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Certaldo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.