Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I centallesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località Roata Chiusani e San Biagio; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico leggermente ondulato, con differenze di altitudine appena accennate. L’abitato, situato all’incrocio di strade secondarie, mostra segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo rosso, una cinghia azzurra posta in banda, recante tre rose araldiche d’oro.

Centro di pianura, di antiche origini, con un’economia basata sull’agricoltura e sull’industria. I centallesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nelle località Roata Chiusani e San Biagio; il resto della popolazione si distribuisce tra numerosissime case sparse e vari nuclei urbani minori. Il territorio ha un profilo geometrico leggermente ondulato, con differenze di altitudine appena accennate. L’abitato, situato all’incrocio di strade secondarie, mostra segni di espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, raffigura, in campo rosso, una cinghia azzurra posta in banda, recante tre rose araldiche d’oro.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca preromana, forse celtica, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni dell’abitato; a questi ne subentrarono altri di romani, che fortificarono l’area. La sua natura di borgo-fortezza, avamposto contro i galli, avvalora la tesi della derivazione del toponimo dal verbo “cingere”, attraverso il latino CINCTALIS, avente il significato di ‘proprietà cinta da siepe’, quindi ‘difesa’. Le prime attestazioni medievali sono della seconda metà del XII secolo e riportano il nome Cental, da ricondursi a CENTALLUS. Contesa da Cuneo, da Saluzzo e dai Savoia, per via della sua posizione strategica, fu assoggettata a diverse dominazioni e gestioni feudali: possedimento della chiesa torinese, dei marchesi saluzzesi e degli angioini, pervenne successivamente al nobile casato dei Bolleri, fedeli al re di Francia, i quali conservarono l’investitura del feudo centallese fino all’estinzione del loro casato, avvenuta nella seconda metà del Seicento. Passata poi ai Savoia, continuò a risentire delle guerre che si combattevano nella zona, subendo varie distruzioni, soprattutto a seguito dei vari assedi posti a Cuneo. Dopo l’invasione napoleonica, registrò un periodo di tranquillità, conseguenza della diminuita importanza strategica di quest’angolo di Piemonte. Tra i monumenti spiccano: il palazzo marchionale; la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista, con pregevoli decorazioni, costruita sul luogo dove sorgeva la cappella del castello, distrutto nel Cinquecento, durante alcuni assedi; l’antica chiesa di Santa Maria a Nives, la cappella di San Giovanni Evangelista e la chiesa della Santissima Trinità, con pregevoli affreschi, rispettivamente del XV, XVI e XVII secolo; numerose altre chiese e cappelle sparse nelle campagne.

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoca preromana, forse celtica, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nei dintorni dell’abitato; a questi ne subentrarono altri di romani, che fortificarono l’area. La sua natura di borgo-fortezza, avamposto contro i galli, avvalora la tesi della derivazione del toponimo dal verbo “cingere”, attraverso il latino CINCTALIS, avente il significato di ‘proprietà cinta da siepe’, quindi ‘difesa’. Le prime attestazioni medievali sono della seconda metà del XII secolo e riportano il nome Cental, da ricondursi a CENTALLUS. Contesa da Cuneo, da Saluzzo e dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, per via della sua posizione strategica, fu assoggettata a diverse dominazioni e gestioni feudali: possedimento della chiesa torinese, dei marchesi saluzzesi e degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ANGIOINI'>angioini</a>, pervenne successivamente al nobile casato dei Bolleri, fedeli al re di Francia, i quali conservarono l’investitura del feudo centallese fino all’estinzione del loro casato, avvenuta nella seconda metà del Seicento. Passata poi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, continuò a risentire delle guerre che si combattevano nella zona, subendo varie distruzioni, soprattutto a seguito dei vari assedi posti a Cuneo. Dopo l’invasione napoleonica, registrò un periodo di tranquillità, conseguenza della diminuita importanza strategica di quest’angolo di Piemonte. Tra i monumenti spiccano: il palazzo marchionale; la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista, con pregevoli decorazioni, costruita sul luogo dove sorgeva la cappella del castello, distrutto nel Cinquecento, durante alcuni assedi; l’antica chiesa di Santa Maria a Nives, la cappella di San Giovanni Evangelista e la chiesa della Santissima Trinità, con pregevoli affreschi, rispettivamente del XV, XVI e XVII secolo; numerose altre chiese e cappelle sparse nelle campagne.

Economia

È sede di Pro Loco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; si allevano bovini, suini e avicoli. La presenza di canali ha favorito la realizzazione di impianti ittici. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole e medie aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione delle carni), edile, metallurgico, tessile, delle confezioni, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica; a queste si affiancano fabbriche di mobili e macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività assicurative. Non si annoverano particolari strutture sociali. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; si può usufruire della biblioteca civica per l’arricchimento culturale; si segnala anche una radio locale. Le strutture ricettive comprendono un’aziende agrituristica e offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico. Per lo sport e il tempo libero non manca un campo da tennis.

È sede di Pro Loco. L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del territorio, produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi e frutta; si allevano bovini, suini e avicoli. La presenza di canali ha favorito la realizzazione di impianti ittici. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole e medie aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario e quello della lavorazione e conservazione delle carni), edile, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della gomma e della plastica; a queste si affiancano fabbriche di mobili e macchine per l’agricoltura. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività assicurative. Non si annoverano particolari strutture sociali. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo; si può usufruire della biblioteca civica per l’arricchimento culturale; si segnala anche una radio locale. Le strutture ricettive comprendono un’aziende agrituristica e offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico. Per lo sport e il tempo libero non manca un campo da tennis.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell’agriturismo cuneese, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i genuini prodotti del luogo e ascoltando della buona musica d’organo, che l’ha resa famosa oltre i confini della provincia e della penisola. Tra gli eventi periodici vanno citati: il mercato settimanale del lunedì; la sagra del peperone e del fagiolo, a settembre; la mostra del giocattolo antico “Giocavamo così”, a ottobre; la manifestazione “Regalo di Natale”, con consigli per gli acquisti dei regali natalizi, a dicembre; l’allestimento del presepe nel parco Olmi e la rassegna “Natale nell’arte”, a dicembre-gennaio. La festa patronale, dedicata ai Santi Angeli custodi, viene celebrata il 10 ottobre con un mercatino delle pulci.

Inserita negli itinerari dell’agriturismo cuneese, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando i genuini prodotti del luogo e ascoltando della buona musica d’organo, che l’ha resa famosa oltre i confini della provincia e della penisola. Tra gli eventi periodici vanno citati: il mercato settimanale del lunedì; la sagra del peperone e del fagiolo, a settembre; la mostra del giocattolo antico “Giocavamo così”, a ottobre; la manifestazione “Regalo di Natale”, con consigli per gli acquisti dei regali natalizi, a dicembre; l’allestimento del presepe nel parco Olmi e la rassegna “Natale nell’arte”, a dicembre-gennaio. La festa patronale, dedicata ai Santi Angeli custodi, viene celebrata il 10 ottobre con un mercatino delle pulci.

Località

Bastonata, Boschetti, Casale, Colombero, La Bussola, Monviso, Roata Boerino, Roata Chiusani, San Biagio, San Quirico, Villaggio San Paolo

Bastonata, Boschetti, Casale, Colombero, La Bussola, Monviso, Roata Boerino, Roata Chiusani, San Biagio, San Quirico, Villaggio San Paolo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Centallo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.