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Descrizione

Piccola comunità, classificata “comune sparso” con sede in Gurrone. Di origine incerta, alle tradizionali attività zootecniche ha affiancato un modesto sviluppo industriale. I cavagliesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nella località Cavaglio; il resto della popolazione si distribuisce oltre che nel capoluogo comunale anche in località Spoccia, in aggregati urbani minori e case sparse. Il territorio, classificato di montagna, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, caratterizzato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Nella prima sezione, argentea, si raffigura un faggio verde sradicato; sullo sfondo rosso del secondo campo spicca un bue d’argento fermo su una campagna verde. Il capo, azzurro, reca tre stelle d’oro a otto raggi.

Storia

Il toponimo è formato da due denominazioni: la prima è collegata da qualche studioso alla continuazione del nome personale latino CABALLIUS; altri ammettono la possibilità di derivazione dall’aggettivo CAVUS o dal sostantivo CAVA, il cui significato sarebbe quello di ‘canale scavato per deviare il fiume’; la seconda sembrerebbe provenire dal verbo piemontese “spucé”, ‘intingere’. Poche sono le notizie sulle sue prime vicende: si sa soltanto che fu sempre caratterizzata dalla dipendenza politica, oltre che culturale e religiosa, da Cannobio. Ed è, infatti, proprio insieme a Cannobio che nel 1441, chiudendo una lunga parentesi repubblicana, l’intero territorio cannobino (di cui faceva parte) venne assoggettato al dominio dei Borromeo, sotto cui restò sino al XVII secolo. Sotto il profilo religioso ottenne una propria autonomia nel 1574, mentre la chiesa di Santa Maddalena, del 1445, venne elevata a parrocchiale solo nel 1615, quando fu scorporata da Orasso. Di interesse storico-artistico si rilevano: il campanile romanico e i vari ponti costruiti lungo l’antica “via Borromeo” che percorre l’intera vallata; la parrocchiale di San Donnino, quella di Santa Maria Maddalena e infine quella dell’Assunta.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. È sede della Comunità montana. Considerate le caratteristiche orografiche della zona, l’agricoltura non viene più praticata; praticato è, invece, l’allevamento di caprini, ovini e avicoli. Le attività industriali sono limitate a qualche piccola azienda che opera nei comparti alimentare, edile, metallurgico e della lavorazione del legno. Anche se non sono forniti servizi più qualificati come quello bancario, una sufficiente rete commerciale si aggiunge ai vari servizi che costituiscono il quadro del terziario. Non dispone di strutture degne di nota: sociali, sportive e per il tempo libero. Le scuole del posto assicurano soltanto l’istruzione elementare; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. L’assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Meta turistica della Valle Cannobina, offre la possibilità di immergersi nella natura circostante con passeggiate non molto faticose. Attraverso antichi sentieri si possono raggiungere molti caratteristici alpeggi, quali: Alpeggio di Olzeno, Catena dei Gridoni e Monte Limidario. È poco frequentata per lavoro, a causa del modesto livello delle sue attività produttive, che non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera del posto, costretta ogni giorno a raggiungere le aree più sviluppate (soprattutto la vicina Svizzera). I rapporti con i comuni del circondario non sono molti intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non forniti localmente. Non si segnalano manifestazioni di particolare rilievo. La festa del Patrono, San Giovanni Evangelista, si celebra il 27 dicembre.

Località

Cavaglio, Gurrone, Lunecco, Nivetta, Ponte Spoccia, Spoccia

INFO
  • Popolazione 267
  • Lat 46° 4' 15,17'' 46.07088056
  • Long 8° 37' 47,82'' 8.62995000
  • CAP 28052
  • Prefisso 0323
  • Codice ISTAT 103020
  • Codice Catasto C367
  • Altitudine slm 410 mt
  • zona clim./gradi giorno
    Riscaldamento: nessun limite
    F/3042
  • Superficie 18.14 Km2
  • Densità 14,72 ab/Km2
  • Sismicità Zona 4
  • Alba 06:14
  • Tramonto 18:46
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