Descrizione

Comune montano di antica origine, con un'economia a base rurale che contempla anche attività commerciali di un certo rilievo e imprese artigiane del legno e dei materiali da costruzione. La comunità dei castelvecchiesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione tende ad alterare il contesto paesaggistico e architettonico. Il territorio comunale ha un profilo geometrico piuttosto vario: dalla fertile e piatta Valle Subequana, infatti, si passa ad una zona di alta collina e di media montagna. Su uno sperone roccioso, che precipita sulla gola incisa da un breve affluente di destra del fiume Aterno, sorge l'abitato, che gode di un clima abbastanza temperato e discretamente piovoso.

Comune montano di antica origine, con un'economia a base rurale che contempla anche attività commerciali di un certo rilievo e imprese artigiane del legno e dei materiali da costruzione. La comunità dei castelvecchiesi, che presenta un indice di vecchiaia molto elevato, risiede quasi per intero nel capoluogo comunale, la cui moderna espansione tende ad alterare il contesto paesaggistico e architettonico. Il territorio comunale ha un profilo geometrico piuttosto vario: dalla fertile e piatta Valle Subequana, infatti, si passa ad una zona di alta collina e di media montagna. Su uno sperone roccioso, che precipita sulla gola incisa da un breve affluente di destra del fiume Aterno, sorge l'abitato, che gode di un clima abbastanza temperato e discretamente piovoso.

Storia

Il borgo fortificato medievale sorse nei pressi del sito di un'antica città dei peligni, SUPERAEQUUM, che divenne municipio romano dopo la guerra sociale. Dalle fonti documentarie dell'XI secolo il feudo risulta soggetto alla contea dei Marsi; munito di opere di fortificazione, conobbe la signoria dei Colonna, dei Piccolomini, dei Barberini e dei Pietropaoli. Il terremoto del 1915 ha decimato la comunità castelvecchiese e arrecato gravi danni alle strutture architettoniche ma sopravvivono comunque testimonianze di epoca remota, come il cimitero cristiano ipogeo riportato alla luce in località Colle Moria e risalente alla fine del IV secolo d.C. Non meno interessanti, nel centro storico, le abitazioni di chiara impronta medievale, tra cui spicca quella dei Giorgi, e la chiesa duecentesca di S. Francesco, con facciata barocca e con affreschi di storie francescane e preziosi arredi sacri all'interno.

Il borgo fortificato medievale sorse nei pressi del sito di un'antica città dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PELIGNI'>peligni</a>, SUPERAEQUUM, che divenne municipio romano dopo la guerra sociale. Dalle fonti documentarie dell'XI secolo il feudo risulta soggetto alla contea dei Marsi; munito di opere di fortificazione, conobbe la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=PICCOLOMINI'>Piccolomini</a>, dei Barberini e dei Pietropaoli. Il terremoto del 1915 ha decimato la comunità castelvecchiese e arrecato gravi danni alle strutture architettoniche ma sopravvivono comunque testimonianze di epoca remota, come il cimitero cristiano ipogeo riportato alla luce in località Colle Moria e risalente alla fine del IV secolo d.C. Non meno interessanti, nel centro storico, le abitazioni di chiara impronta medievale, tra cui spicca quella dei Giorgi, e la chiesa duecentesca di S. Francesco, con facciata barocca e con affreschi di storie francescane e preziosi arredi sacri all'interno.

Economia

Poco reattivo alle sollecitazioni del progresso, alieno da ritmi frenetici di vita, il comune appare ben radicato nel tessuto delle proprie tradizioni. Benché la sua area geografica di appartenenza, la Valle Subequana, sia nel complesso economicamente depressa, esso può vantare un discreto ventaglio di attività produttive: accanto all'agricoltura che, con le produzioni cerealicole ed ortofrutticole, continua a rappresentare una fonte importante di sussistenza, si collocano piccole e medie imprese commerciali e qualche iniziativa imprenditoriale nei tradizionali comparti dell'industria. Attardato appare il settore dei servizi, che non contempla quelli assicurativi e include un solo sportello bancario. La volontà di salvaguardare il patrimonio culturale ha improntato il sistema delle infrastrutture sociali. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali; dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un museo di arte locale allestito nel convento di S. Francesco e di tre biblioteche particolarmente fornite in materia di abruzzesistica; poco nutrito è l'apparato ricettivo, mentre risulta più che soddisfacente quello sportivo, che comprende una piscina coperta, alcuni campi da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Castelvecchio Subequo Gruppo Sportivo), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e di pronto intervento e annoverano un consultorio familiare.

Poco reattivo alle sollecitazioni del progresso, alieno da ritmi frenetici di vita, il comune appare ben radicato nel tessuto delle proprie tradizioni. Benché la sua area geografica di appartenenza, la Valle Subequana, sia nel complesso economicamente depressa, esso può vantare un discreto ventaglio di attività produttive: accanto all'agricoltura che, con le produzioni cerealicole ed ortofrutticole, continua a rappresentare una fonte importante di sussistenza, si collocano piccole e medie imprese commerciali e qualche iniziativa imprenditoriale nei tradizionali comparti dell'industria. Attardato appare il settore dei servizi, che non contempla quelli assicurativi e include un solo sportello bancario. La volontà di salvaguardare il patrimonio culturale ha improntato il sistema delle infrastrutture sociali. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali; dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, di un museo di arte locale allestito nel convento di S. Francesco e di tre biblioteche particolarmente fornite in materia di abruzzesistica; poco nutrito è l'apparato ricettivo, mentre risulta più che soddisfacente quello sportivo, che comprende una piscina coperta, alcuni campi da tennis e uno di calcio a disposizione della squadra locale (Castelvecchio Subequo Gruppo Sportivo), che milita nei campionati minori; le strutture sanitarie prestano servizi ambulatoriali e di pronto intervento e annoverano un consultorio familiare.

Relazioni

È ancora poca l'attenzione che il movimento turistico, fedele ad itinerari più consolidati, rivolge a questa porzione dell'entroterra aquilano. Solo una cerchia piuttosto ristretta è a conoscenza, per esempio, di una sorgente di acqua medicamentosa, nota agli antichi, che sgorga alle falde del massiccio del Sirente. La popolazione locale vive lontano da occhi indiscreti i momenti di aggregazione e di festa, fra cui spiccano le celebrazioni in onore di S. Giuseppe (19 marzo), accompagnate da una fiera, di Sant'Emidio (seconda domenica di maggio) e di S. Francesco (4 ottobre). La festa del Patrono S. Giovanni Battista si svolge il 24 giugno.

È ancora poca l'attenzione che il movimento turistico, fedele ad itinerari più consolidati, rivolge a questa porzione dell'entroterra aquilano. Solo una cerchia piuttosto ristretta è a conoscenza, per esempio, di una sorgente di acqua medicamentosa, nota agli antichi, che sgorga alle falde del massiccio del Sirente. La popolazione locale vive lontano da occhi indiscreti i momenti di aggregazione e di festa, fra cui spiccano le celebrazioni in onore di S. Giuseppe (19 marzo), accompagnate da una fiera, di Sant'Emidio (seconda domenica di maggio) e di S. Francesco (4 ottobre). La festa del Patrono S. Giovanni Battista si svolge il 24 giugno.

Località

Precolli, Sterpi Rossi

Precolli, Sterpi Rossi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelvecchio Subequo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.