Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, ha un’economia basata sulle attività industriali e terziarie. I castelnovesi, con un indice di vecchiaia chiaramente al di sopra della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Gerbidi (contigua al comune di Sale), Pilastro (contigua al comune di Guazzora), gli aggregati urbani minori di il Secco e Ova, nonché numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Roggia Corsica, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura un castello a due torri, merlato alla guelfa. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Centro di pianura, di origine antica, ha un’economia basata sulle attività industriali e terziarie. I castelnovesi, con un indice di vecchiaia chiaramente al di sopra della media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra le località Gerbidi (contigua al comune di Sale), Pilastro (contigua al comune di Guazzora), gli aggregati urbani minori di il Secco e Ova, nonché numerose case sparse. Il territorio, comprendente l’isola amministrativa Roggia Corsica, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi. Sullo sfondo rosso dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si raffigura un castello a due torri, merlato alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a>. Lo stemma usato dal comune è quello riprodotto in alto.

Storia

Le prime attestazioni del toponimo appartengono al periodo medievale con le forme di CASTRONOVO e CASTRUM NOVUM, seguite da quella, non tarda, di “Castellonovo” che è alla base della denominazione ufficiale. Le sue origini risalgono al periodo romano, quando il suo nucleo abitato venne costruito dagli ostrogoti di re Teodorico stabilitesi a Tortona nel V secolo. Durante il Medioevo appartenne prima a Pavia, poi a Tortona. Prima di diventare libero comune venne concessa come feudo alla famiglia dei Torriani, per circa cinquant’anni. Nel XV secolo passò a Filippo Visconti che, nel 1415, nominò conte il famoso condottiero Francesco Bussone detto il Carmagnola, a cui venne affidato il governo. Con l’entrata in scena degli spagnoli venne eretta a marchesato nel 1526 e concessa in feudo prima a don Alfonso Alvados, poi alla famiglia dei Marini. Durante la guerra di successione spagnola venne occupata dagli austriaci; passò ai Savoia nel XVIII secolo. Tra le numerose vestigia del passato figurano: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, imponente costruzione romanica del XII secolo, avente un bel portale e, all’interno, una tavola del pittore Alessandro Berri; il palazzo Pretorio del XIV secolo, dominato sul retro da un’alta torre merlata, residuo dell’antico castello dei Torriani, al cui interno si possono ammirare affreschi del XV secolo; il palazzo Centurione-Scotto, in stile architettonico genovese del XVII secolo, oggi sede del comune; la chiesa di San Rocco e quella di Sant’Ignazio.

Le prime attestazioni del toponimo appartengono al periodo medievale con le forme di CASTRONOVO e CASTRUM NOVUM, seguite da quella, non tarda, di “Castellonovo” che è alla base della denominazione ufficiale. Le sue origini risalgono al periodo romano, quando il suo nucleo abitato venne costruito dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=OSTROGOTI'>ostrogoti</a> di re <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TEODORICO'>Teodorico</a> stabilitesi a Tortona nel V secolo. Durante il Medioevo appartenne prima a Pavia, poi a Tortona. Prima di diventare libero comune venne concessa come feudo alla famiglia dei Torriani, per circa cinquant’anni. Nel XV secolo passò a Filippo Visconti che, nel 1415, nominò conte il famoso condottiero Francesco Bussone detto il Carmagnola, a cui venne affidato il governo. Con l’entrata in scena degli spagnoli venne eretta a marchesato nel 1526 e concessa in feudo prima a don Alfonso Alvados, poi alla famiglia dei Marini. Durante la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUERRADISUCCESSIONESPAGNOLA'>guerra di successione spagnola</a> venne occupata dagli austriaci; passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> nel XVIII secolo. Tra le numerose vestigia del passato figurano: la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, imponente costruzione romanica del XII secolo, avente un bel portale e, all’interno, una tavola del pittore Alessandro Berri; il palazzo Pretorio del XIV secolo, dominato sul retro da un’alta torre merlata, residuo dell’antico castello dei Torriani, al cui interno si possono ammirare affreschi del XV secolo; il palazzo Centurione-Scotto, in stile architettonico genovese del XVII secolo, oggi sede del comune; la chiesa di San Rocco e quella di Sant’Ignazio.

Economia

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario, discretamente sviluppato, è costituito da imprese di medie dimensioni che operano nei comparti edile, dei materiali da costruzione, metallurgico, meccanico, alimentare, delle confezioni, delle calzature, delle pelletterie, dei mobili, della stampa, della lavorazione della gomma e della plastica, nonché in quelli estrattivi della sabbia, della ghiaia e dell’argilla e della fabbricazione di macchine agricole. Sono presenti anche laboratori artigianali di ferro battuto e strumenti musicali. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprende quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo; quelle scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Per l’arricchimento culturale sono a disposizione la biblioteca “Pier Angelo Soldini” e il museo civico di storia, arte e archeologia locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie locali garantiscono il solo servizio farmaceutico.

È sede di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e altra frutta e con l’allevamento di bovini, suini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario, discretamente sviluppato, è costituito da imprese di medie dimensioni che operano nei comparti edile, dei materiali da costruzione, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, alimentare, delle confezioni, delle calzature, delle pelletterie, dei mobili, della stampa, della lavorazione della gomma e della plastica, nonché in quelli estrattivi della sabbia, della ghiaia e dell’argilla e della fabbricazione di macchine agricole. Sono presenti anche laboratori artigianali di ferro battuto e strumenti musicali. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, che comprende quelli bancario, assicurativo e immobiliare. Tra le strutture sociali figurano asili nido e case di riposo; quelle scolastiche assicurano la frequenza delle classi materne, elementari e medie. Per l’arricchimento culturale sono a disposizione la biblioteca “Pier Angelo Soldini” e il museo civico di storia, arte e archeologia locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie locali garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Il bel paesaggio che circonda l’abitato e la ricchezza storica dei suoi monumenti costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto afflusso turistico sul posto. Abbastanza frequentata per lavoro, mantiene dei discreti rapporti con i comuni del circondario a cui la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni: la fiera di San Giuseppe, il 17 marzo; la festa medievale San Desiderio, il 25 maggio. La festa patronale, in onore di San Desiderio, si celebra la quarta domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. È gemellata con la città francese Port Sainte Marie dal 1963. Ha dato i natali a Vincenzo Bandello, frate domenicano e autore di opere sacre; al pittore Alessandro Berri, allievo di Leonardo; a Guglielmo Butteri, comandante delle truppe della repubblica di Genova; al pittore Boxilio; al novelliere e poeta Matteo Maria Bandello.

Il bel paesaggio che circonda l’abitato e la ricchezza storica dei suoi monumenti costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto afflusso turistico sul posto. Abbastanza frequentata per lavoro, mantiene dei discreti rapporti con i comuni del circondario a cui la popolazione si rivolge per usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni: la fiera di San Giuseppe, il 17 marzo; la festa medievale San Desiderio, il 25 maggio. La festa patronale, in onore di San Desiderio, si celebra la quarta domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo. È gemellata con la città francese Port Sainte Marie dal 1963. Ha dato i natali a Vincenzo Bandello, frate domenicano e autore di opere sacre; al pittore Alessandro Berri, allievo di Leonardo; a Guglielmo Butteri, comandante delle truppe della repubblica di Genova; al pittore Boxilio; al novelliere e poeta Matteo Maria Bandello.

Località

Gerbidi, Il Secco, Ova, Pilastro, Roggia Corsica

Gerbidi, Il Secco, Ova, Pilastro, Roggia Corsica

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castelnuovo Scrivia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.