Descrizione

Centro montano di antichissima origine, con una spiccata vocazione artigianale, commerciale e turistica. La comunità dei castellani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, risiede nella località di Roccacinquemiglia e nel capoluogo comunale, in espansione edilizia nell'omonima piana alluvionale; la domanda di seconde case per le vacanze, inoltre, ha portato alla costituzione del nucleo residenziale di Pontone, che prolunga nel comprensorio castellano gli insediamenti turistici del comune di Roccaraso. Il territorio comunale ha un profilo geometrico discontinuo: si estende su entrambi i versanti dell'alta valle del fiume Sangro, che in questo tratto scorre placido nel mezzo di una conca, sullo sfondo di rilievi coperti di pascoli e di faggete. Nello stemma comunale campeggia l'immagine di una rocca munita di due torrette e sormontata da una stella a sei raggi.

Centro montano di antichissima origine, con una spiccata vocazione artigianale, commerciale e turistica. La comunità dei castellani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, risiede nella località di Roccacinquemiglia e nel capoluogo comunale, in espansione edilizia nell'omonima piana alluvionale; la domanda di seconde case per le vacanze, inoltre, ha portato alla costituzione del nucleo residenziale di Pontone, che prolunga nel comprensorio castellano gli insediamenti turistici del comune di Roccaraso. Il territorio comunale ha un profilo geometrico discontinuo: si estende su entrambi i versanti dell'alta valle del fiume Sangro, che in questo tratto scorre placido nel mezzo di una conca, sullo sfondo di rilievi coperti di pascoli e di faggete. Nello stemma comunale campeggia l'immagine di una rocca munita di due torrette e sormontata da una stella a sei raggi.

Storia

L'attuale abitato fu edificato nel sito dell'antica AUFIDENA, roccaforte dei caracini passata in seguito ai romani, a cui si riferisce il materiale archeologico portato alla luce nel corso di innumerevoli campagne di scavi -in particolare, un bronzetto originariamente placcato in oro e un'urna cineraria-. Posto lungo il tracciato della cosiddetta Via degli Abruzzi, il borgo medievale fu teatro di scontri e di eventi cruciali: distrutto dopo essere stato fortificato dai Di Sangro, fu ricostruito per decreto di Federico II; saccheggiato da Giovanni di Brienne nel 1299, nel 1420 fu preso con la forza da Giacomo Caldora e nel 1456 si piegò alle onde d'urto di un violento sisma. Passò in seguito ai D'Aquino, ai D'Avalos, ai D'Afflitto e ai Caracciolo; da ultimo, già duramente provato dai bombardamenti del 1943 -si venne a trovare sulla linea difensiva tedesca "Gustav"-, fu colpito dal terremoto del 1984. Sul colle che sovrasta l'abitato si ergono antichissime mura ciclopiche, inglobate dalle opere di fortificazione romane e dai resti del castello dei Di Sangro. Importanti architetture religiose sono state lasciate in eredità dalle confraternite locali: si segnala, per la monumentalità della facciata e per i pregevoli dipinti che custodisce, la chiesa di Santa Maria Assunta (1695), costruita su progetto dell'architetto lombardo Ferradini.

L'attuale abitato fu edificato nel sito dell'antica AUFIDENA, roccaforte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACINI'>caracini</a> passata in seguito ai romani, a cui si riferisce il materiale archeologico portato alla luce nel corso di innumerevoli campagne di scavi -in particolare, un bronzetto originariamente placcato in oro e un'urna cineraria-. Posto lungo il tracciato della cosiddetta Via degli Abruzzi, il borgo medievale fu teatro di scontri e di eventi cruciali: distrutto dopo essere stato fortificato dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>, fu ricostruito per decreto di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FEDERICOII'>Federico II</a>; saccheggiato da Giovanni di Brienne nel 1299, nel 1420 fu preso con la forza da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=GIACOMOCALDORA'>Giacomo Caldora</a> e nel 1456 si piegò alle onde d'urto di un violento sisma. Passò in seguito ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAVALOS'>D'Avalos</a>, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAFFLITTO'>D'Afflitto</a> e ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>; da ultimo, già duramente provato dai bombardamenti del 1943 -si venne a trovare sulla linea difensiva tedesca "Gustav"-, fu colpito dal terremoto del 1984. Sul colle che sovrasta l'abitato si ergono antichissime mura ciclopiche, inglobate dalle opere di fortificazione romane e dai resti del castello dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DISANGRO'>Di Sangro</a>. Importanti architetture religiose sono state lasciate in eredità dalle confraternite locali: si segnala, per la monumentalità della facciata e per i pregevoli dipinti che custodisce, la chiesa di Santa Maria Assunta (1695), costruita su progetto dell'architetto lombardo Ferradini.

Economia

La comunità ha saputo abilmente combinare il suo vivace spirito imprenditoriale con le infinite risorse della tradizione, rispettando la pace che regna in questi luoghi. Nella piana circostante il capoluogo comunale, in direzione di Alfedena, si è insediata una zona industriale e commerciale caratterizzata dalla prevalenza di stabilimenti metalmeccanici e manifatturieri del legno, dell'abbigliamento e dei materiali edili. Inoltre prosperano ovunque le attività commerciali, favorite dal massiccio afflusso di turisti, e si moltiplicano di anno in anno i servizi -cresce in particolare il settore dell'intermediazione finanziaria-. L'inesauribile vitalità dei castellani è testimoniata dal numero di emittenti radiofoniche e televisive locali ma soprattutto dal complesso sistema delle infrastrutture, che assicura una discreta qualità della vita. Il comune ospita la Comunità montana, il distretto scolastico n. 4, una compagnia di carabinieri, pubblici uffici finanziari e giudiziari; è dotato di un liceo scientifico, di istituti tecnici e professionali, di una biblioteca, di un ricco archivio comunale, di una raccolta storica abruzzese-molisana e di un cinemateatro; usufruisce di un imponente apparato ricettivo e di un articolato complesso di impianti sportivi attrezzati per il gioco del tennis, dell'hockey, della pallavolo, della pallacanestro e del calcio -la squadra locale milita attualmente in serie B-; le strutture sanitarie annoverano un presidio ospedaliero, un poliambulatorio specialistico, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

La comunità ha saputo abilmente combinare il suo vivace spirito imprenditoriale con le infinite risorse della tradizione, rispettando la pace che regna in questi luoghi. Nella piana circostante il capoluogo comunale, in direzione di Alfedena, si è insediata una zona industriale e commerciale caratterizzata dalla prevalenza di stabilimenti metalmeccanici e manifatturieri del legno, dell'abbigliamento e dei materiali edili. Inoltre prosperano ovunque le attività commerciali, favorite dal massiccio afflusso di turisti, e si moltiplicano di anno in anno i servizi -cresce in particolare il settore dell'intermediazione finanziaria-. L'inesauribile vitalità dei castellani è testimoniata dal numero di emittenti radiofoniche e televisive locali ma soprattutto dal complesso sistema delle infrastrutture, che assicura una discreta qualità della vita. Il comune ospita la Comunità montana, il distretto scolastico n. 4, una compagnia di carabinieri, pubblici uffici finanziari e giudiziari; è dotato di un liceo scientifico, di istituti tecnici e professionali, di una biblioteca, di un ricco archivio comunale, di una raccolta storica abruzzese-molisana e di un cinemateatro; usufruisce di un imponente apparato ricettivo e di un articolato complesso di impianti sportivi attrezzati per il gioco del tennis, dell'hockey, della pallavolo, della pallacanestro e del calcio -la squadra locale milita attualmente in serie B-; le strutture sanitarie annoverano un presidio ospedaliero, un poliambulatorio specialistico, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

Relazioni

Le bellezze paesaggistiche e il clima salubre fanno del capoluogo comunale una ricercata stazione di soggiorno. Le acque del Sangro, inoltre, sono popolate da una ricca fauna ittica e si prestano a gare di pesca sportiva, che, insieme ai concorsi di pittura estemporanea, ai premi di poesia, alla regata di ferragosto sul fiume Sangro e alla festa della Madonna dell'Eremita (2 luglio), movimentano la stagione di maggiore afflusso turistico. La festa in onore del Patrono S. Rufo si celebra il 27 agosto. Ha dato i natali a Vincenzo Balzano (1866-1951), studioso di storia abruzzese e uomo di larghi interessi, e al pittore Teofilo Patini (1840-1906).

Le bellezze paesaggistiche e il clima salubre fanno del capoluogo comunale una ricercata stazione di soggiorno. Le acque del Sangro, inoltre, sono popolate da una ricca fauna ittica e si prestano a gare di pesca sportiva, che, insieme ai concorsi di pittura estemporanea, ai premi di poesia, alla regata di ferragosto sul fiume Sangro e alla festa della Madonna dell'Eremita (2 luglio), movimentano la stagione di maggiore afflusso turistico. La festa in onore del Patrono S. Rufo si celebra il 27 agosto. Ha dato i natali a Vincenzo Balzano (1866-1951), studioso di storia abruzzese e uomo di larghi interessi, e al pittore Teofilo Patini (1840-1906).

Località

Monte Arazzecca, Roccacinquemiglia

Monte Arazzecca, Roccacinquemiglia

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel di Sangro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.