Descrizione

Comune di origine medievale. La popolazione casolese, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuisce nelle località di Cavallano, Maggiano, Marmoraia, Mensano, Monteguidi e Pievescola; per oltre un terzo è disseminata anche nelle case sparse. Fra gli abitanti della zona, anche molti immigrati da altri paesi della Comunità europea, in specie dall'Inghilterra e dalla Svizzera, spesso proprietari di aziende agrituristiche. Al centro storico e ad uno sviluppo urbanistico moderno fuori le mura si aggiunge attualmente una ulteriore espansione edilizia. Il profilo del territorio comunale non presenta un'escursione altimetrica rilevante, contenuto com' è tra i 137 metri della quota minima e i 663 della massima; l'altitudine più elevata, tra le sue località, si raggiunge a Mensano, con 499 metri sul livello del mare. Lo stemma comunale dei Casolesi, concesso con Decreto del Capo del Governo il 24 settembre del 1931, è un semplice scudo bicolore, rosso e argento, che richiama, molto probabilmente, i colori di quello della famiglia dei Del Porrina, signori di queste terre e di quelle di Radi di Montagna.

Comune di origine medievale. La popolazione casolese, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, si distribuisce nelle località di Cavallano, Maggiano, Marmoraia, Mensano, Monteguidi e Pievescola; per oltre un terzo è disseminata anche nelle case sparse. Fra gli abitanti della zona, anche molti immigrati da altri paesi della Comunità europea, in specie dall'Inghilterra e dalla Svizzera, spesso proprietari di aziende agrituristiche. Al centro storico e ad uno sviluppo urbanistico moderno fuori le mura si aggiunge attualmente una ulteriore espansione edilizia. Il profilo del territorio comunale non presenta un'escursione altimetrica rilevante, contenuto com' è tra i 137 metri della quota minima e i 663 della massima; l'altitudine più elevata, tra le sue località, si raggiunge a Mensano, con 499 metri sul livello del mare. Lo stemma comunale dei Casolesi, concesso con Decreto del Capo del Governo il 24 settembre del 1931, è un semplice scudo bicolore, rosso e argento, che richiama, molto probabilmente, i colori di quello della famiglia dei Del Porrina, signori di queste terre e di quelle di Radi di Montagna.

Storia

Sebbene i primi statuti comunali risalgano agli inizi del Duecento, quando passò dall'influenza di Volterra a quella di Firenze, ed in seguito, dopo la battaglia di Montaperti del 1260, a quella di Siena nonostante i vari tentativi di affrancamento promossi dai Del Porrina, questa zona era già popolata in età preistorica e vi sono state rinvenute anche tracce della civiltà etrusca. Certo la sua storia più importante è legata alle vicende di feudi e castelli, appartenuti a nobili famiglie come quella degli Aldobrandeschi, signori del castello di Monteguidi, e al vescovo di Volterra, proprietario dei castelli di Casole, il più grande e famoso, e Mensano. Fra i monumenti storici più importanti della località, che agli inizi del Cinquecento divenne sede di capitanato, oltre a quelli dei castelli citati, i resti del castello di Marmoraia, la rocca, il Palazzo e la Torre dei Del Porrina, la collegiata di Santa Maria Assunta, la pieve di San Giovanni a Pievescola, la chiesa di S. Niccolò a Casole e la chiesa di S: Giovanni Battista a Mensano.

Sebbene i primi statuti comunali risalgano agli inizi del Duecento, quando passò dall'influenza di Volterra a quella di Firenze, ed in seguito, dopo la battaglia di Montaperti del 1260, a quella di Siena nonostante i vari tentativi di affrancamento promossi dai Del Porrina, questa zona era già popolata in età preistorica e vi sono state rinvenute anche tracce della civiltà etrusca. Certo la sua storia più importante è legata alle vicende di feudi e castelli, appartenuti a nobili famiglie come quella degli Aldobrandeschi, signori del castello di Monteguidi, e al vescovo di Volterra, proprietario dei castelli di Casole, il più grande e famoso, e Mensano. Fra i monumenti storici più importanti della località, che agli inizi del Cinquecento divenne sede di capitanato, oltre a quelli dei castelli citati, i resti del castello di Marmoraia, la rocca, il Palazzo e la Torre dei Del Porrina, la collegiata di Santa Maria Assunta, la pieve di San Giovanni a Pievescola, la chiesa di S. Niccolò a Casole e la chiesa di S: Giovanni Battista a Mensano.

Economia

La maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle industrie delle vicine Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi, e nella locale zona industriale del Piano, di recente istituzione. Le produzioni metalmeccaniche, la lavorazione di legno, lamierati e profilati metallici nonché la scultura artistica rappresentano gli indirizzi prevalenti. Altre attività di particolare interesse economico e di nuovo sviluppo, nonostante l'evoluzione dell'economia locale da agricola ad industriale e commerciale, sono quelle legate alla formula dell'agriturismo, che sta rilanciando  il turismo nella zona, benché le strutture ricettive non siano ancora molto numerose. Un certo sforzo si è compiuto per la realizzazione di strutture sportive e per il tempo libero, sia nel capoluogo comunale che nelle altre località: piscina, campo da tennis, campi di calcio, piste di pattinaggio. Si nota, invece, l'assenza di strutture culturali, a parte un museo, e scolastiche, essendo qui possibile frequentare soltanto la scuola dell'obbligo.

La maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle industrie delle vicine Colle di Val d'Elsa e Poggibonsi, e nella locale zona industriale del Piano, di recente istituzione. Le produzioni metalmeccaniche, la lavorazione di legno, lamierati e profilati metallici nonché la scultura artistica rappresentano gli indirizzi prevalenti. Altre attività di particolare interesse economico e di nuovo sviluppo, nonostante l'evoluzione dell'economia locale da agricola ad industriale e commerciale, sono quelle legate alla formula dell'agriturismo, che sta rilanciando  il turismo nella zona, benché le strutture ricettive non siano ancora molto numerose. Un certo sforzo si è compiuto per la realizzazione di strutture sportive e per il tempo libero, sia nel capoluogo comunale che nelle altre località: piscina, campo da tennis, campi di calcio, piste di pattinaggio. Si nota, invece, l'assenza di strutture culturali, a parte un museo, e scolastiche, essendo qui possibile frequentare soltanto la scuola dell'obbligo.

Relazioni

Oltre al patrimonio artistico-architettonico e a quello naturale costituito dai suoi suggestivi paesaggi, è di un qualche interesse il mercato che si svolge il primo e il terzo lunedì del mese. È di grande richiamo turistico la Festa patronale, che si celebra il 7 agosto in onore di San Donato, quando si corre, ad immagine di quello più famoso di Siena, un Palio equestre fra le contrade in cui si divide la località; la festa si conclude con lauti banchetti.

Oltre al patrimonio artistico-architettonico e a quello naturale costituito dai suoi suggestivi paesaggi, è di un qualche interesse il mercato che si svolge il primo e il terzo lunedì del mese. È di grande richiamo turistico la Festa patronale, che si celebra il 7 agosto in onore di San Donato, quando si corre, ad immagine di quello più famoso di Siena, un Palio equestre fra le contrade in cui si divide la località; la festa si conclude con lauti banchetti.

Località

Cavallano, Il Merlo, La Corsina, Lucciana, Maggiano, Mensano, Monteguidi, Pievescola

Cavallano, Il Merlo, La Corsina, Lucciana, Maggiano, Mensano, Monteguidi, Pievescola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Casole d'Elsa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.