Descrizione

Centro di antica origine ubicato in un'area di montagna, attivo nel settore primario ma con ben altro impulso nell'industria e nel terziario. La comunità dei carsolani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è sparpagliata in alcuni aggregati elementari (Montesabinese, Tufo Alto e Villetta) e nelle località di Colli di Monte Bove, Pietrasecca, Poggio Cinolfo, Tufo Basso e Villa Romana ma risiede soprattutto nel capoluogo comunale e più precisamente nella sua moderna espansione, sviluppatasi ai piedi del centro storico su entrambi i lati della statale Tiburtina Valeria. Il territorio comunale ha un profilo geometrico molto irregolare: abbraccia un'impervia area montana su cui abbondano i castagneti, poco diffusi nel resto della regione, ma anche uno spicchio della piana del Cavaliere, attraversata dall'alto corso del fiume Turano e particolarmente adatta all'intervento dell'uomo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, un'aquila troneggia su un portale ad arco a tutto sesto.

Centro di antica origine ubicato in un'area di montagna, attivo nel settore primario ma con ben altro impulso nell'industria e nel terziario. La comunità dei carsolani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è sparpagliata in alcuni aggregati elementari (Montesabinese, Tufo Alto e Villetta) e nelle località di Colli di Monte Bove, Pietrasecca, Poggio Cinolfo, Tufo Basso e Villa Romana ma risiede soprattutto nel capoluogo comunale e più precisamente nella sua moderna espansione, sviluppatasi ai piedi del centro storico su entrambi i lati della statale Tiburtina Valeria. Il territorio comunale ha un profilo geometrico molto irregolare: abbraccia un'impervia area montana su cui abbondano i castagneti, poco diffusi nel resto della regione, ma anche uno spicchio della piana del Cavaliere, attraversata dall'alto corso del fiume Turano e particolarmente adatta all'intervento dell'uomo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, un'aquila troneggia su un portale ad arco a tutto sesto.

Storia

L'equa CARSEOLI -così detta da una base mediterranea CARS 'roccia'-, fu distrutta dai romani, che sul posto dedussero un'importante colonia sullo scorcio del IV secolo a.C. La data di nascita del borgo medievale, sorto in un primo tempo come agglomerato di abitazioni intorno alla chiesa di Santa Maria in Cellis e poi distrutto da ungari e saraceni, è fissata da alcuni al 996 da altri al 1000, quando il conte Rainaldo munì il colle Sant'Angelo di un poderoso sistema difensivo successivamente ristrutturato dagli Angioini. Il castello fu dapprima possesso feudale del conte di Albe, poi sede della baronia di Tagliacozzo e, come tale, appartenne agli Orsini e quindi ai Colonna fino all'eversione dei diritti feudali. La popolazione del luogo, decimata dalla peste del 1656, conobbe numerosi lutti e sofferenze indicibili durante l'ultimo conflitto mondiale ma la sua memoria storica è vivida per l'abbondanza di testimonianze architettoniche: grande è il fascino dei resti dell'insediamento romano in località Piano della Civita, del castello diruto di cui sono visibili tre torri e un recinto, delle abitazioni medievali, della collegiata di Santa Vittoria, iniziata nel 1580 e restaurata nel 1676, della chiesetta tardo-gotica del Carmine e della chiesa romanica di Santa Maria in Cellis, con facciata rinascimentale e portale ligneo datato 1032.

L'equa CARSEOLI -così detta da una base mediterranea CARS 'roccia'-, fu distrutta dai romani, che sul posto dedussero un'importante colonia sullo scorcio del IV secolo a.C. La data di nascita del borgo medievale, sorto in un primo tempo come agglomerato di abitazioni intorno alla chiesa di Santa Maria in Cellis e poi distrutto da ungari e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=SARACENI'>saraceni</a>, è fissata da alcuni al 996 da altri al 1000, quando il conte Rainaldo munì il colle Sant'Angelo di un poderoso sistema difensivo successivamente ristrutturato dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ANGIOINI'>Angioini</a>. Il castello fu dapprima possesso feudale del conte di Albe, poi sede della baronia di Tagliacozzo e, come tale, appartenne agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ORSINI'>Orsini</a> e quindi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=COLONNA'>Colonna</a> fino all'eversione dei diritti feudali. La popolazione del luogo, decimata dalla peste del 1656, conobbe numerosi lutti e sofferenze indicibili durante l'ultimo conflitto mondiale ma la sua memoria storica è vivida per l'abbondanza di testimonianze architettoniche: grande è il fascino dei resti dell'insediamento romano in località Piano della Civita, del castello diruto di cui sono visibili tre torri e un recinto, delle abitazioni medievali, della collegiata di Santa Vittoria, iniziata nel 1580 e restaurata nel 1676, della chiesetta tardo-gotica del Carmine e della chiesa romanica di Santa Maria in Cellis, con facciata rinascimentale e portale ligneo datato 1032.

Economia

Lo stadio avanzato di sviluppo di questo comune non ha soffocato il respiro della tradizione. Gli elevati valori di reddito e di consumi che attualmente si registrano sono il prodotto di un'agricoltura vivace ma soprattutto il risultato della crescita e della diversificazione delle attività industriali -un polo tipografico di rilievo nazionale si affianca ad imprese produttrici di elaboratori elettronici, moduli continui per calcolatori, ceramica, mobili, abbigliamento e pelletteria lungo la Tiburtina Valeria e la provinciale Turanense-, degli esercizi commerciali e dei servizi, che includono anche quelli assicurativi e creditizi. Il comune non ospita importanti sedi burocratiche ma dispone di un liceo scientifico, oltre che delle scuole dell'obbligo; il suo apparato ricettivo annovera un'azienda agrituristica e svariati alberghi e ristoranti; gli impianti sportivi includono una palestra, una piattaforma polivalente e un campo di calcio a disposizione della squadra del posto (Carsoli Sezione Calcio); le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento e includono un consultorio familiare.

Lo stadio avanzato di sviluppo di questo comune non ha soffocato il respiro della tradizione. Gli elevati valori di reddito e di consumi che attualmente si registrano sono il prodotto di un'agricoltura vivace ma soprattutto il risultato della crescita e della diversificazione delle attività industriali -un polo tipografico di rilievo nazionale si affianca ad imprese produttrici di elaboratori elettronici, moduli continui per calcolatori, ceramica, mobili, abbigliamento e pelletteria lungo la Tiburtina Valeria e la provinciale Turanense-, degli esercizi commerciali e dei servizi, che includono anche quelli assicurativi e creditizi. Il comune non ospita importanti sedi burocratiche ma dispone di un liceo scientifico, oltre che delle scuole dell'obbligo; il suo apparato ricettivo annovera un'azienda agrituristica e svariati alberghi e ristoranti; gli impianti sportivi includono una palestra, una piattaforma polivalente e un campo di calcio a disposizione della squadra del posto (Carsoli Sezione Calcio); le strutture sanitarie offrono servizi ambulatoriali e di pronto intervento e includono un consultorio familiare.

Relazioni

Fra i suggestivi scorci offerti dalla montagna carsolana una forte attrattiva è rappresentata dalle grotte di Pietrasecca, protette da una riserva naturale: quella del Cervo, in particolare, è lunga ben 1.500 metri e con le sue gallerie sembra penetrare nel cuore della terra. Il centro abitato e il suo circondario fanno da teatro a numerose occasioni, sacre e profane, di incontro e di svago -il campionato di fisarmonica nell'ultima domenica di luglio; la mostra estemporanea di pittura "La Portella" (agosto), accompagnata da una fiera dell'artigianato locale e da manifestazioni culturali; la sagra autunnale della castagna e la celebrazione dell'Assunta, che prevede una fiaccolata dalla chiesa della Madonna delle Rose alla parrocchiale-. La Patrona Santa Vittoria si festeggia il 23 agosto.

Fra i suggestivi scorci offerti dalla montagna carsolana una forte attrattiva è rappresentata dalle grotte di Pietrasecca, protette da una riserva naturale: quella del Cervo, in particolare, è lunga ben 1.500 metri e con le sue gallerie sembra penetrare nel cuore della terra. Il centro abitato e il suo circondario fanno da teatro a numerose occasioni, sacre e profane, di incontro e di svago -il campionato di fisarmonica nell'ultima domenica di luglio; la mostra estemporanea di pittura "La Portella" (agosto), accompagnata da una fiera dell'artigianato locale e da manifestazioni culturali; la sagra autunnale della castagna e la celebrazione dell'Assunta, che prevede una fiaccolata dalla chiesa della Madonna delle Rose alla parrocchiale-. La Patrona Santa Vittoria si festeggia il 23 agosto.

Località

Colli di Montebove, Monte Fontecellese, Montesabinese, Pietrasecca, Poggio Cinolfo, Tufo, Tufo Alto, Tufo Basso, Villa, Villaromana

Colli di Montebove, Monte Fontecellese, Montesabinese, Pietrasecca, Poggio Cinolfo, Tufo, Tufo Alto, Tufo Basso, Villa, Villaromana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Carsoli rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.